lunedì 15 maggio 2017

ORTICA


Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea.

[Siracide, 38:4]

Al genere delle orticacee, piante erbacee perenni originarie dell'Asia occidentale e dell'Africa e oggi presentei in tutto il mondo,  appartengono diverse specie, fra le più diffuse l'ortica diotica e quella minore; la prima è perenne, con rizoma strisciante e ramificato, fusto alto che a volte supera il metro, grandi foglie picciolate e seghettate: è una pianta dioica, ovvero con fiori maschili e femminili che si trovano su piante diverse, riuniti in spighe all'ascella delle foglie superiori.
La pianta è interamente ricoperta di peli che a contatto con la pelle rilasciano un liquido irritante: questa caratteristica le valse il nome di "urtica" dal latino urere, bruciare. L'ortica ha incontrato grande favore nell'antica farmacopea ed è tutt'ora usata per le preziose sostanze contenute: oltre all'acido formico presente nei peli, l'intera pianta contiene silice, potassio, clorofilla, tannino, glucochimene, vitamine A e C e istamina.
Ha proprietà diuretiche, depurative, antianemiche, antidiabetiche, ipocolesterolemizzanti, emostatiche e antilitisiache. È indicata contro la diarrea, l'enterite, il diabete, l'eccesso di colesterolo, i calcoli epatobiliari e renali, il reumatismo, l'artrite e la gotta.

L'ortica è utile come alimento: le foglie più giovani, le cosiddette "punte", si possono utilizzare in cucina per la preparazione di minestre, frittate e "torte" di verdura, sono infatti efficaci contro certe forme influenzali tipiche della stagione invernale e primaverile. Le lozioni a base di succo della pianta sono utilizzate per contrastare la forfora e la caduta dei capelli. Applicata esternamente, l'ortica cura le ferite, le emoragie e l'irritazione provocata dal contatto con la pianta stessa. Inoltre può essere assunta in tisane che sono efficaci contro il diabete, la gotta.
Grazie all'attività esercitata dai lignani e dalle lectine presenti all'interno delle radici di ortica, l'uso di questa pianta può costituire un ottimo rimedio coadiuvante nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna. A tale scopo, l'ortica deve essere utilizzata internamente. Generalmente, per trattare questo disturbo, si consiglia l'assunzione di circa 4-6 grammi di droga al giorno.

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