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giovedì 21 giugno 2018

PLOV DELL'UZBEKISTAN




Come il cous cous per il Marocco, la pizza per l'Italia, i bliny per i Russi, il “plov” (Riso pilaf con agnello dell'Uzbekistan) è il piatto più caratteristico dei i popoli dell'Asia Centrale che facevano parte della ex Unione Sovietica. E come sempre in questi casi, ci sono rigide regole e tante varianti che spesso determinano una certa “ansia da prestazione”! Infatti la tensione per la preparazione a regola d'arte di un piatto nazionale è simile ad una operazione chirurgica per dividere due gemelli siamesi. Allora, se sei maschio e adulto questo è già un importante requisito per potersi cimentare nella preparazione del plov; poi occorre essere una persona “vera e sincera”, perché “il plov non ti inganni”, come dice il popolo, “se non lo fai così come si tramada di generazione in generazione da secoli, il plov non viene ne buono né bello”.
Ufff!!! Vien da sbuffare; ma superata la "rigida" selezione e seguendo la ricetta otterrete un piatto veramente appetitoso e spettacolare. Questa è la ricetta base, chiamiamola così; ho ridotto i grassi, infatti in quella “dura e pura” si usa il grasso del montone, qui olio di oliva. Ci sono inoltre delle varianti che prevedono l'aggiunta della frutta secca, piselli, uova, ceci e altre verdure oltre alla cipolla e alle carote che non devono mai mancare. Insomma un piatto sontuoso per festeggiare un matrimonio, una festa o essere generosi verso gli ospiti cari.

martedì 18 aprile 2017

ALLORO



Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea.
[Siracide, 38:4]


Il lauro, o alloro, è usato sia in cucina che per scopi ornamentali. Originario dell'Asia minore, fa parte ormai della vegetazione della macchia mediterranea. Presso gli antichi era l'albero sacro di Apollo e venivano incoronati con i suoi rami intrecciati poeti, atleti, generali vittoriosi e imperatori, ad indicare la gloria dell'azione compiuta. Nel Medioevo si coronavano con esso soprattutto gli artisti e i neodottori e da ciò ebbe origine la parola bacellariato (da "bacca lauris") e laurea (da "laurus").
In cucina le sue qualità aromatiche sono utilizzate per insaporire marinate, arrosti, selvaggina, brasati, salmì, pesce, conserve di frutta, verdure e funghi.
In erboristeria le foglie e le bacche sono impiegate per i disturbi dell'apparato digerente per cui sono molto efficaci.