et vir prudens non abhorrebit ea
[Siracide, 38:4]
La maggiorana è una pianticella erbacea perenne dal fusto ramoso, con foglie ovali picciolate e fiori bianchi o rosati che sbocciano in estate, riunite in spighe terminali; i frutti sono acheni contenenti piccoli semi. Originaria del Nord Africa e dell'Asia centrale è ampiamente coltivata in Europa in terreni asciutti e soleggiati, sia per l'uso alimentare che medicinale. Già nell'antichità i Greci la usavano come stimolante della circolazione sanguigna, mentre nel Medioevo veniva prescritta nei casi di epilessia, tremori e vertigini, grazie al suo grande potere antispasmodico.
Nella medicina familiare si usano le sommità fiorite, raccolte e fatte essicare all'ombra: ricche di principi attivi, quale l'olio essenziale, sostanze amare e acido tannico, hanno virtù espettoranti, digestive, carminative, antispasmodiche, antisettiche e leggermente ipotensive.
In cucina è un ottimo aromatizzante per le vivande.
Come si usa
Infuso di fiori: come rimedio al raffreddore, in 1 l. di acqua bollente versate un pugno di sommità fiorite ed essicate, filtrare ed inalarne i vapori più volte al giorno.
Infuso di foglie: per rilassare il sistema nervoso, versate 1 cucchiaio di foglie sminuzzate in una tazza di acqua bollente, quindi filtrate e bevete; consigliato 2 volte al giorno.
Polvere: per liberare il naso in caso di rafreddore, ridurre in polvere una manciata di fiori; annusare come starnutatorio.
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