Il bônèt, se volessimo
semplificare, potremmo dire che è un budino; in realtà è molto di più… infatti
è ricco di ingredienti pregiati: latte, uova, cacao, zucchero, amaretti, in
alcuni casi inzuppati nel vino aromatico liquoroso (marsala o moscato), in altri
nel caffè. Le sue origini si perdono nel tempo all’epoca del focolare e
probabilmente deve il suo nome allo
stampo di rame in cui veniva cotto a bagnomaria nel forno della stufa che
scherzosamente, data la sua forma simile a un berretto era chiamato appunto
“cappello da cucina”. In Piemonte di cui è originario, è uno dei “dolci modi”
con cui suggellare un convivio e separarsi in allegria.
Purtroppo non
disponiamo più del bônèt della nonna Giuseppina, sia lo stampo di rame che la
ricetta precisa, ne abbiamo usato quindi uno da plumcake e siamo andate a memoria, par cœur, perché certe cose e
cucinare è una di quelle, devono passare proprio dal cuore per riuscire bene.