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sabato 25 aprile 2020

MI STAI LEGGENDO NEL PENSIERO - L'ESSENZIALE E IL NON ESSENZIALE


Quando l'uomo è in armonia con l'ambiente, non servono "trucchi" e migliori "politiche" per avere quanto è già disposto che abbia; ma quando quest'armonia viene meno perché la prosperità e la soddisfazione del proprio successo aprono le porte del cuore all'orgoglio e all'egoismo, la rovina è dietro l'angolo: dice un testo buddista, 

"Coloro che ritengono essenziale il non essenziale 
e considerano non essenziale ciò che è essenziale,
non ottengono l'essenziale,
vivono nel campo delle intenzioni erronee".

mercoledì 5 dicembre 2018

PARROZZO




Gabriele D'Annunzio inventò il nome e scrisse un madrigale: quale onore per un dolce regionale! Ma aveva ragione! Chi lo ha fatto per la prima volta, un pasticcere di Pescara nel 1920, ha proprio azzeccato la combinazione del gusti di mais, burro, aromi degli agrumi e cioccolato fondente. La pasta del Parrozzo, al inizio sembra un po' asciutta, ma abbinato con un tè o vino dolce si scioglie subito in bocca. Proponetelo anche ai vostri ospiti nel pranzo di Natale.

martedì 5 settembre 2017

VOLEMOSE BENE - DONNE DI MAIS




"Donne di mais" di Esther Vivas, fra gli articoli proposti della stessa autrice, presenta i maggiori connotati ideologici di impronta marxista. Seppure tutto è politica, si potrebbe dire, perché non c’è nulla di ciò che un individuo pensa e fa che non vada a influire sugli equilibri della “polis”, tuttavia ogni categoria ideologica in ultimo costituisce solo una gabbia, quindi un limite per la Verità. Pertanto tutti coloro che vorranno leggere questa pagina, se condividono quanto appena asserito, dovrebbero cercare solo di cogliere le informazioni, che danno la misura di cosa bolle in pentola, i tratti essenziali della "ricetta" che si sta preparando che per la sua natura presenta quegli "ingredienti" oppressivi di un sistema che affamando gli uomini li controlla e li domina come fossero animali. Non si può dunque che dissentire anche con le conclusioni perché un male come la “globalizzazione” non si può combatterlo con un’altra “globalizzazione parziale” (com’è la “resistenza al femminile”), ma semmai operando un raddrizzamento delle coscienze che si fondi sul riconoscimento di Principi Universali. Fatto ciò, “recuperare il nostro diritto a decidere su cosa, come e dove si produce ciò che mangiamo, della riappropriazione della terra, dell’acqua e delle sementi da parte dei contadini e di combattere il monopolio lungo la catena agroalimentare”, verrà da sé.



DONNE DI MAIS
 di Esther Vivas

Si calcola che nei paesi del Sud del mondo ricada sulle donne tra il 60 e  l’80%  della produzione alimentare (un 50% a livello mondiale): sono esse che si occupano della lavorazione della terra, della manutenzione delle sementi, della raccolta e dell’acqua. Sono loro che portano avanti le coltivazioni di alimenti, quali riso, grano e mais, che sfamano le popolazioni più povere del Sud del mondo, ma nonostante il loro ruolo fondamentale sono proprio le donne, insieme ai bambini, coloro che soffrono di più la fame.

venerdì 28 luglio 2017