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Un piatto della Belle Epoque
dedicato alla nobiltà russa che a quei tempi “folleggiava” a Parigi. Nelle
ricette storiche, come in quella di Auguste
Escoffier, grande cuoco francese di quegli anni, accanto alle verdure appaiano
anche lingua o prosciutto magro, ma soprattutto aragosta o astice e caviale,
tutti ingredienti preziosi e congeniali al palato dell'aristocrazia russa.
Altre versioni contemplano più modestamente mortadella o salsiccia, ma anche
tocchetti di carne lessata. La ricetta che vi propongo è quella classica, ma nella
versione piemontese che prevede l'aggiunta del tonno; e sono sicura che se gusterete questa non rimpiangerete troppo quelle precedenti.