sabato 24 giugno 2017

TRADIZIONE E CIBO - ACQUA DI SAN GIOVANNI


Un nome universale come la Vita che anche per quanto riguarda la “storia sacra” trova riscontro in tutte le forme tradizionali ortodosse sotto varie vestigia. Per Ebraismo, Cristianesimo e Islam Giovanni è un Profeta e presenta sempre le stesse relazioni fondamentali con la Vita e l'acqua; figura eminente in questo mondo e nell'altro.

Il nome di Giovanni è un nome nuovo che mai prima era stato dato; il significato che ha lo pone in stretta relazione con la Vita, infatti la sua radice (ya in arabo) è la stessa di al-Hayy (il Vivente, Colui che vivifica tutte le cose, uno dei Nomi di Dio). La relazione stretta con l'acqua, l'elemento prodromo alla vita, sembra dunque la conseguente trasposizione analogica nel mondo fisico di questo Principio che l'attività di Giovanni ha messo in opera attraverso il battesimo -l'immersione e la fuoriuscita dall'acqua attraverso cui si trae alla luce una nuova vita- che gli valse l'epiteto di Battista; ma si potrebbe anche dire, senza per questo essere irriguardosi, "Levatrice", "Osterico" .
Forse potrebbe essere anche questa una delle ragioni che hanno dato origine all'uso popolare di preparare “l'acqua di San Giovanni” nella notte fra il 23 e il 24 giugno. Diverse sono le ricette che si conoscono e prevalentemente tutte propiziano la buona salute, la fecondità e la lunga vita.
Si prepara mettendo in una bacinella acqua pulita, fiori profumati e foglie che poi vengono lasciati esposti alla notte e alla sua rugiada. Naturalmente non devono mancare i fiori del Santo, l'iperico (fiore di san Giovanni), la lavanda (spighetta di San Giovanni), la ruta e il rosmarino. Ma anche per chi ne avesse a disposizione l'agnocasto, i grappoletti di ribes rosso, l'astro giallo che cresce spontaneo sulle Alpi, la carruba (pane di San Giovanni perché costituiva il nutrimento del Battista nella sua vita eremitica), la felce, la saggina.
Al mattino ci si può bagnare con quest'acqua e anche berne con la buona intenzione di rinnovamento e purificazione; così “l'uomo propone e Dio dispone”


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