Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
Salmo 50,9
["Asperges me" dovrebbe
esser recitata all'inizio di ogni Messa, salvo nel periodo che va da Pasqua a
Pentecoste, durante l'aspersione con acqua benedetta dei fedeli da parte del
sacerdote celebrante]

Nel
Nuovo testamento figura sul Calvario a sostenere la spugna imbevuta d’aceto che
viene porta a Cristo prima della morte (Giov. XIX, 28-30) e questo ha conferito il carattere della sacralità a quest'erba. "Ecco come due umili vegetali entrano storicamente, al momento più tragico, nella futura emblematica del sacrificio divino: la spugna, proveniente dal fondo delle acque marine che purificano tutte le cose che serve alle quotidiane pulizie della vita corrente, e l'issopo che la legge mosaica utilizza nei riti di purificazione... la spugna e l'issopo furono così i due ultimi oggetti che toccarono, mentre viveva ancora, il Purificatore supremo" (L. Charbonneau-lassay, Il giardino del Cristo ferito).

In Sicilia il 25 aprile, giorno di san Marco, dopo la benedizione dei campi le donne raccoglievano issopo che portavano nelle loro case e che aveva la proprietà di allontanare il malocchio e ogni altra influenza negativa.
In Sicilia il 25 aprile, giorno di san Marco, dopo la benedizione dei campi le donne raccoglievano issopo che portavano nelle loro case e che aveva la proprietà di allontanare il malocchio e ogni altra influenza negativa.
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