lunedì 22 ottobre 2018

CASTAGNO


Creavit Deus medicamenta de terra   
et vir prudens non abhorrebit ea


[Siracide, 38:4]


sabato 20 ottobre 2018

CIABATTA CON OLIVE E NOCI

Quando voglio fare qualche cosa di semplice quasi sempre penso al pane; se poi mi viene voglia di dare un connotato più appetitoso, lo condisco con quanto offre la terra e la stagione. In questo caso le noci e le olive.

sabato 13 ottobre 2018

giovedì 11 ottobre 2018

VOLEMOSE BENE - COME "GESTIRE" IL PEPERONCINO


In casa mia è uno di quegli alimenti che non mancano mai e che viene impiegato con maggiore frequenza. Propongo questa nota informativa a cui farò seguire nei prossimi post, qualche cosa di più specifico riguardo alle sue proprietà e modi di impiego.

martedì 9 ottobre 2018

CODA ALLA VACCINARA "ALLEGGERITA"


"Alleggerita" perché non sempre si può "avere stomaco" per affrontare l'originale; ricordo che quando la mangiai questo piatto per la prima volta in una trattoria romana in zona via del Tritone, non riuscendo a resistere alla tentazione di rosicchiare, presi le ossa con le mani che così si "profumarono" per i successivi tre giorni! Comunque è una pietanza deliziosa e per questo non voglio rinunciare a prepararla.

lunedì 1 ottobre 2018

PRENDER LA VIA - FESTA NAZIONALE DEL TARTUFO DI MILLESIMO



Millesimo Festa del tartufo 2018: ricetta “approvata” per trascorrere un bel pomeriggio:
prendere un ingrediente praticamente sconosciuto (una Sagra del Tartufo conosciuta per sentito dire), “cucinarlo” in modo improvvisato senza precisi tempi di cottura (a che ora partiamo??), condimento giusto – partire senza aspettative, a cuor leggero e senza pretese.

domenica 30 settembre 2018

TORTA DI GAMBERI CON POMODORINI




Proteine, grassi e carboidrati; ma anche la fibra e gli aromi dal gusto mediterraneo; colori accesi, appetitosa, morbida e croccante insieme: tutto ciò figura in questa torta!





mercoledì 26 settembre 2018

VOLEMOSE BENE - ZUCCHERO, MORTE BIANCA?


In casa sullo zucchero ho sempre delle dispute con marito e figli, che seppure non ne fanno grande uso lo difendono dalla mia "tolleranza 0". In Francia ed Inghilterra ci sono anche tassazioni ad hoc per scoraggiare il consumo di alimenti ad alto contenuto di zuccheri, il tutto reinvestito in campagne di sensibilizzazione dei consumatori. Mio marito dice che oggi qualsiasi cosa muove interessi enormi e siccome è venuto meno il buon senso, quello della giusta proporzione, tutto crea problemi. L'articolo che ho scelto aiuta a capirne qualche cosa di più.

PENNE IN UMIDO ROSSO DI CEFALO



Per chi, come me, cerca di cucinare piatti buoni, salutari, non costosi, non impegnativi, che possano soddisfare la famiglia e anche eco-sostenibili, quindi non nocivi per il pianeta, forse ha trovato una ricetta che ha queste caratteristiche, quella che propongo oggi! Ma voglio spendere anche due parole per il cefalo che ho usato: è un po' come Cenerentola tra altri pesci, snobbato anche da me fino a poco tempo fa. Ma faccio notare che questo pesce arriva nei banchi dei pescivendolo solamente pescato, a costo bassissimo, addirittura meno delle acciughe, si presta alle varie cotture, al gusto non è forte come può essere lo sgombro, non è grasso e dirigibile a differenza di altri pesci pregiati, ma allevati. Insomma, vi invito a provarlo, magari cominciando con la mia ricetta.

martedì 18 settembre 2018

MELA "TENEREZZA"



Propongo una ricetta che imita un "articolo" dell'industria alimentare sovietica, la purea di mela cotta alla panna che si chiama "La tenerezza". Insomma, una ricetta tutta nostalgia per me: le mele cotte ridotte in una purea mi fanno pensare all'infanzia quando i bimbi con le guance rosa e rotonde assaggiano i loro primi cibi durante lo svezzamento. E poi ricordo il libro della mia mamma con le ricette degli anni '60, le fotografie dei preparati tra cui uno era simile alla Tenerezza e io che sognavo di assaggiarli.
Se riempite i baratoli sterilizzati con la purea bollente raffreddandosi andranno in sotto vuoto, conservateli nel frigo. Per conto mio ho voluto provare a tenerli nella dispensa, per il momento è passato un mese ed è tutto ok.

sabato 15 settembre 2018

TRADIZIONE E CIBO - LIBERTÁ ALIMENTARE CRISTIANA


Riprendo la disamina cominciata nella sezione "Tradizione e cibo" con la cucina Indù e quella Giudaica, proponendo ora qualche nota sulle norme alimentari Cristiane che si caratterizzano per lo più con il criterio della "libertà alimentare", anche se a ben vedere Cristo, per come ci viene presentato nei Vangeli, non sembra mangiare proprio di tutto in omaggio a quel principio per cui è venuto a dare compimento alla Legge di Mosè e non ad abrogarla.

[Nell'immagine sopra Giotto, Le nozze di Cana]

VERBENA ODOROSA (ERBA LUISA O LIMONCINA)



Creavit Deus medicamenta de terra   
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

venerdì 7 settembre 2018

VELLUTATA DI ZUCCHINI



La cucina classica distingue le minestre “legate” in vellutate e creme: le vellutate prevedono di addensare una base di purè di verdura con un roux (miscela di burro e farina) e di stabilizzarle con una liaison (legante) di panna e uova. Molto fini e lisce (devono “vellutare” il cucchiaio), si preparano con verdure polpose e delicate come asparagi e zucchine, ma anche con insalate e spinaci. Le creme, invece, solitamente sono a base di verdure come cavolfiori, broccoli, zucca, e si legano con un composto di latte e farina di riso. Se sono a base di legumi o di patate, amidacei che hanno già una funzione addensante, non è necessario legarle con la farina di riso, ma è sufficiente frullarle o passarle al passaverdura, ottenendo le passate. Le creme e le passate rimangono meno fine rispetto alle vellutate.

giovedì 6 settembre 2018

mercoledì 5 settembre 2018

martedì 4 settembre 2018

PLUM CAKE DI FICHI E NOCI


Per ammorbidire, o meglio, per addolcire il passaggio dall'estate all'autunno, questi plum cake sono un mezzo proprio giusto! I tortini aromatici, morbidi, con i fichi dentro mi riconciliano con la legge del tempo, gustandoli alla fine accetto le ore di luce più corte e l'aria frizzante che mi costringe a tirar fuori dall'armadio una felpa.

venerdì 31 agosto 2018

PESTO ALLA TRAPANESE CON BUCATINI



Conoscere la gente giusta in questi tempi un po' confusi ti torna sempre utile. Così un amico siciliano, anche lui amante della cucina verace e pure raffinata, dopo la mia domanda sul pesto alla trapanese, non solo mi ha fornito indicazioni sulla ricetta, ma mi ha scritto anche un bel racconto sulla cucina regionale che mi mancava. Per il pesto mi ha suggerito la ricetta di Giuseppe Coria, che è di fatto una autorità, la "Bibbia" della cucina Siciliana. Scrive Coria: “Il pesto non è una specialità esclusiva della Liguria, come dimostra questa antica ricetta siciliana del trapanese. I due piatti differiscono comunque per il formaggio - qui non si usa - e per l'aggiunta di pomodoro fresco”. Si deve considerare peraltro che il pesto trapanese nasce proprio dal fatto che Trapani era un porto frequentato dai Genovesi che si portavano dietro l'agliata di basilico, senza formaggio e senza pinoli, quindi sul posto venne integrata con quanto vi era di disponibile: mandorle e pomodori. Il risultato per me è stato soddisfacente e inaspettato quanto ad equilibrio di sapore e intensità di gusto che si mantiene comunque molto gentile. Come d'usanza, con il pesto alla trapanese si condiscono o i bucatini o una specialità trapanese, la pasta di nome «busiata». Per le dosi del pesto riportate sono sufficienti 500 gr. di pasta.