giovedì 12 luglio 2018

NOCE


Creavit Deus medicamenta de terra  
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]



Il noce è un albero maestoso dalla chioma ampia, alto da 10 a 25 m. con fusto eretto coperto da una corteccia grigio-biancastra e foglie alterne, pennato composte. Originario dell'Asia occidentale, fu introdotto fin dall'antichità nei paesi mediterranei, dove si è ambientato crescendo spontaneo fino a mille metri di altitudine
È un albero di grande utilità sia per il suo legno pregiato che per i suoi frutti; questi sono molto nutrienti e contengono un olio grasso, sconsigliato a obesi e ipercoleterolemici. In fitoterapia si usano le foglie che vanno raccolte in maggio/giugno ed essicate all'ombra, conservandole poi in vasi di vetro. contengono acido malico, juglandina e sostanze tanniche che ne fanno un rimedio efficace contro diversi malanni, essendo astringenti, depurative, antiscorbutiche, antiartritiche, antidiabetiche e colagoghe. Si usano nel trattamento delle gastrointeriti e nelle artriti; hanno inolttre la capacità di diminuire il tasso di zucchero nel sangue e la pressione arteriosa e sono sedative del sistema nervoso. Sono infine consigliate nelle infiammazioni ghiandolari, nei disturbi epatici (itterizia e cirrosi) e nelle malattie della pelle.
Secondo quanto riportato nel Libro delle creature di Ildegarda Bingen, il succo delle foglie è efficace vermifugo esterno mentre ridotte in povere possono essere un vermifugo interno. Ma è importante considerare che "dopo l'ingrossamento e la maturazione dei frutti di qualunque albero da frutto, le foglie non hanno più utilità in medicina, poiché il loro succo è passato nei frutti. Raccogli dunque le foglie di quest'albero a partire dal momento in cui spuntano sino a quando i frutti crescono, cioè quando le noci non sono ancora mature e non possono essere mangiate: allora le foglie sono ancora fresche". Sempre secondo Ildegarda la terra raccolta intorno alle radici di questa pianta è utile per fare bagni contro la gotta.
Un conoscente mi ha riferito una ricetta: nella notte di san Giovanni si raccolgono i malli che poi vengono messi nell'alcol a macerare per qualche giorno e da questo si ricava aggiungendo zucchero e acqua un ottimo amaro con proprietà digestive, il "nocino".

Come si usa

Decotto: mettere una manciata di foglie essiccate in 1 L. di acqua: bollire per 5 minuti e berne 1 bicchiere dopo i pasti principali. Può essere utilizzato anche per fare pediluvi o impacchi locali contro le malattie della pelle.

Nessun commento:

Posta un commento