lunedì 8 ottobre 2018

MELO


Creavit Deus medicamenta de terra   
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]



Il melo è una pianta diffusa allo stato selvatico in tutta l'Europa occidentale e in Asia. Da esso, attraverso l'incrocio con altre specie dello stesso genere, sono derivate tutte le varietà coltivate.
Come il pero, viene innestato sul melo selvatico e su quello cotogno. Il suo frutto contiene fosforo, potassio, sodio, vitamine A, B, C, E, PP ed è quindi un ottimo alimento.
La mela è attiva nell'assimilazione del calcio nelle ossa e contro l'artrite; è antianemica, cura la bronchite, scioglie i calcoli biliari, renali e vescicali, combatte la stitichezza e il nervovismo.
"Le migliori sono le dolci grosse, colorite e soprattutto ben mature", così Castor Durante ne Il tesoro della sanità; pertanto consumata cruda e ben matura è un ottimo disinfettante della bocca; inoltre mangiata prima dei pasti, attenua l'appetito, mentre dopo i pasti aiuta la digestione. È molto utile ai sofferenti di acido urico, renella, calcoli renali, gotta, artrite e reumatismi. Ildegarda di Bingen sostiene che le mele crude facciano meglio ai sani e siano da sconsigliarsi per i malati, salvo quando in inverno la loro buccia raggrinzisca, allora possono essere consumate crude anche dai malati.


[Nell'immagine sopra mela Carlo e i quella grande sotto mela ruggine]


Come si usa

Decotto: bollire la buccia di tre mele per 10 minuti con un po' di zucchero (e per chi vuole 2/3 cucchiai di vino); questa bevanda svolge un'azione anti infiammatoria, calma la febbre e la sete, ha effetti benefici sul fegato, la cistifelia e i reni, nonché sulla vescica stimolando le sue funzioni.


Thè: con le foglie secche del melo si può preparare un thè astringente utile contro i dolori di stomaco di origine nervosa.




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