“La favolosa sagra
della nocciola” a Cortemilia è davvero favolosa: eventi e
manifestazioni numerosi e divertenti, gustosi e invitanti, come dal
corno magico, appaiono sulle strade della città ogni giorno della
settimana fino a domenica 26 agosto che si terrà il gran finale!
Ho visitato la sagra nel
giorno dell'inaugurazione (19 agosto) e sono stata testimone di
grande attenzione e affetto verso questa manifestazione non solo da
parte degli amanti della nocciola.
Fin dal primo giorno la
festa è partita con il ritmo e l'energia imposti dalle trombe e dai
tamburi degli sbandieratori albesi.
Ovviamente la maggior
parte dei banchi gastronomici presenti riguardano le eccellenze
locali, su tutti quelli dei coltivatori di nocciole, ma non solo; e
domenica 26 agosto saranno ancora più numerosi.
Con uno dei produttori ho
fatto una chiacchierata interessante, anzi si può dire
entusiasmante! Massimiliano Baldizzone, che propone alla sagra i
prodotti della sua Azienda Agricola Baldaiassa di Cortazzone (AT), in
una ventina di minuti mi ha raccontato il percorso naturale della
nocciola: mi ha fatto notare che le nocciole che si raccolgono in
questi giorni sono pronte al consumo solamente per novembre-dicembre.
Ho degustato poi l'olio di nocciola di due tipi: al naturale e di
nocciola tostata e appreso come viene ottenuto. Massimiliano ha
ricordato che la famosa e unica bagna caoda piemontese era fatta
anticamente proprio con olio di nocciola.
Così ho conosciuto
Massimiliano, una persona che ha in mano una materia preziosa e le
porta prima di tutto un gran rispetto; un vero artigiano, formatosi
con l'esperienza di diverse generazioni che lo hanno preceduto, un
professionista che fa quanto è nelle sua possibilità per difendere,
esaltare e diffondere le favolose proprietà sia gastronomiche che
salutari di questi frutti.
Ecco, dopo un incontro di questo genere,
spesso nasce in me un senso di profonda gratitudine verso persone
come lui e anche entusiasmo, forse perché in questo mondo che ti
spinge a un consumo dissennato, al mordere e fuggire, all'usare e poi
gettare, esistono ancora come isole, posti dove si crea e si
conserva, dove rispettano e non ignorano.
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