Ho una
discreta raccolta dei numeri della mia rivista gastronomica preferita
“La cucina italiana”, sono più di centoquaranta! E in questi
mesi estivi i numeri di stagione li tengo sotto la mano, una
accettabile pila sul tavolo. E ogni tanto, sfogliandoli in cerca di
ispirazioni, trovo spesso ricette di gelati, coppe, torte di gelati,
gelati-biscotti... Così passando continuamente davanti agli occhi,
il condizionamento “estivo” ha selezionato e fissato nella mia
mente il “gelato-biscotto”. I figli poi ci hanno messo del loro,
dato che scelgono sempre un gelato-biscotto al bar per far merenda
dopo un giro in bicicletta.
Ok, è
scattata la scommessa con il mondo dell'“industria alimentare”!
Deciso: faccio gelato al fior di latte, la ricetta è già collaudata
e anche postata su blog, lo abbino con biscotti al cioccolato, perché
… avete ancora da chiedere il “perché”!? Perché sicuramente
viene una bomba! Mi mancano dei biscotti al cioccolato, bene bene. A
questo punto entra in scena una razionalità fredda e indispensabile
nella vita di una cuoca appassionata si, ma anche umana. Nessuno qui
presente, inclusa la mia passione, se la sente di accendere il forno
per far dei biscottini con temperature percepite da 42°C.
E allora
dopo aver preso una saggia decisione di acquistare un sacchetto di
biscottini al cioccolato li ho riempiti con il mio buonissimo gelato
di fior di latte pronto, li ho incartati come caramelle e lasciati
per due-tre ore nel freezer per farli un po' un inumidire e
adattare meglio al gelato che così si solidifica anche un po', ma la
degustazione deve avvenire solo dopo avere messo in tavola il
gelato-biscotto #homemade toglietelo dal freezer qualche minutino
prima. Riconosco che la scommessa è finita a 1 pari, ma dal punto di
vista gustativo ho vinto io!
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