lunedì 2 luglio 2018

TIMO


Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]



Il timo è un piccolo arbusto cespuglioso perenne, con fusto legnoso ramificato, piccole foglie lanceolate o lineari fornite di ghiandole oleifere e fiori rossi o rosati riuniti in fiorescenze terminali che compaiono dall'inizio della primavera a metà estate. Cresce spontaneamente nelle zone a clima mite del nostro paese, ma viene coltivato a scopo commerciale in tutta l'Europa centro-meridionale; poiché richiede poche cure si coltiva facilmente anche negli orti o in vaso. È una pianta aromatica dal gusto amaro, largamente impiegata in cucina e in fitoterapia per il suo contenuto di principi attivi: olio essenziale, responsabile della sua piccata azione antisettica, saponina, tiamina, acido caffeico, tannini, composti amari. L'erborista ne utilizza le cime fiorite, fresche o essicate, e l'olio: i fiori si raccolgono nei mesi di maggio e giugno, al principio della fioritura, e si fanno poi seccare all'ombra. Il timo ha proprietà antisettiche, digestive, carminative, verfifughe, emmenagoghe ed è impiegato con successo nella cura del catarro bronchiale e delle infezioni intestinali; l'olio essenziale in particolare distrugge i vermi intestinali. 

Come si usa

 

Infuso: in presenza di tosse asinina, versare un pugno di timo in un litro d'acqua. Lasciare in infusione per qualche ora, quindi filtrare il liquido e berne una tazza al giorno. Per fare gargarismi contro le afte e le infiammazioni della bocca, preparare un infuso con 3 cucchiaini di timo e 5 foglie di salvia in 1 litro di acqua.

Decotto: in caso di tosse convulsiva, fare bollire per qualche minuto un pugno di timo in 100 gr. di acqua, filtrare e berne.


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