lunedì 23 luglio 2018

GINESTRA




Creavit Deus medicamenta de terra  
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]



È un arbusto dai rami eretti e flessibili, con foglie ovali o lanceolate e grandi fiori gialli, solitari o a coppie ascellari o riuniti in grappoli alla sommità dei rami. Cresce nei boschi silicei e cedui dell'area submontana e montana di tutta Italia. Di essa si utilizzano i fiori e le sommità fiorite che vengono raccolte in maggio e giugno. Si essicano rapidamente all'ombra e si conservano in sacchetti di carta. Le foglie contengono un alcaloide, la sparteina, mentre i fiori sono ricchi di scoparina, ginestrina, sarotamnina e ossitiranina (ad azione vasocostrittrice). Quest'ultima in passato era chiamata "adrenalina vegetale", per la sua capacità di aumentare la pressione arteriosa. Da secoli la pianta è ritenuta un efficace cardiotonico: la sparteina in essa contenuta è utile come tonico dei nervi inerenti al cuore, mentre la vigitalina è tonica del muscolo cardiaco. La ginestra è indicata negli edemi cardio-renali, nell’insufficienza cardiaca (bradicardia, aritmia), nella gotta, nel reumatismo articolare e in caso di marcata ipotensione arteriosa.


Come si usa

 

Infuso: mettere un cucchiaio di fiori in mezzo litro d'acqua. Bollire per 5 minuti e lasciare raffreddare. Berne da 1 a 3 bicchieri al giorno.


Nel Libro delle creature, Ildegarda di Bingen dice che "Colui al quale gli occhi si annebbiano e si indeboliascono, guardi fisso dei fiori di ginestra fino a quando gli occhi si inumidiranno, metta anche quei fiori sugli occhi e dorma così. Lo faccia spesso: schiarirà gli occhi. Se i suoi occhi sono sani, queesto rimedio è buono e sano; se sono ammalati è buono e utile li risanerà".




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