Mantenere un stile di vita sano, implica quella sobrietà che poi si traduce in attenzione, scrupolo, diffidenza verso le molte sirene che cantano in modo ammaliante le meraviglie dei ritrovati moderni. Così, detto in soldoni, se si tenesse sempre desto lo spirito critico si eviterebbe di farsi prendere per il naso senza neppure accorgersene. Ma se è vero che non è tutto oro quello che luccica, è altrettanto vero che bisogna saper discernere con giudizio perché si potrebbero pregiudicare, per partito preso, delle possibilità vantaggiose. Così questa breve lettura nei miei intendimenti si propone di fornire qualche dato per aiutare a rimettere un po' le cose a posto, senza pregiudizio né fanatismo, ricordando che stiamo parlando di uno dei beni più preziosi, l'ntegrità fisica e la salute.
Cibo spazzatura o alimentazione spazzatura?*
Tra i giovani e
i giovanissimi, ma non solo, è molto diffuso il consumo di cibi ipercalorici.
Questi vanno dalle merendine alle bevande gassate zuccherate, dai pasti veloci
nei fast food ai tanti snack salati, di cui molti ignorano le elevate quantità
di grasso. A questo tipo di alimentazione viene associata una vita sedentaria,
che non si limita al periodo di tempo in cui si è impegnati nelle attività
lavorative e di studio, ma anche ai momenti di libertà. Il divano di casa posto
davanti al televisore o le attività ludiche esercitate con i videogiochi,
infatti, oltre che molto gettonate sono spesso accompagnate da un voluttuoso
consumo di caramelle, cioccolatini, noccioline, e magari un “salutare”
bicchiere di bevanda analcolica o moderatamente alcolica.
Sembra essere
fuori discussione che questi stili di vita siano i responsabili della
preoccupante comparsa dell’obesità e del soprappeso in molti giovani. È facile
prevedere che questi giovani una volta divenuti adulti non cambieranno facilmente
il loro “stile” di vita. Con ogni probabilità tenderanno anche ad accentuare i
comportamenti scorretti, magari introducendo anche il fumo e l’alcool.
L’aumento di peso è un fattore di rischio da non sottovalutare, in quanto
indica il possibile insorgere di malattie come il diabete, l’ipertensione,
l’infarto, i problemi cardiocircolatori e certi tipi di cancro.
Molte sono le
voci che si scagliano contro alcuni alimenti chiamandoli “spazzatura”.
Probabilmente si parla spesso senza conoscere le tecnologie che sono alla base
di questo tipo di alimenti. Anche se sembra paradossale, si tratta di prodotti
molto sicuri e, forse purtroppo, anche molto gradevoli. Le aziende che li
producono sono ovviamente interessate a venderne le maggiori quantità possibili
e i consumatori non sanno resistere alle “lusinghe” delle tante golosità.
Esistono delle situazioni “limite”, come alcune “barrette” che sono un
concentrato di calorie e possono contenerne un centinaio per ogni dieci grammi.
In qualche caso vengono addirittura chiamate con nomi che evocano una certa
“leggerezza”.
L’Unione Europea
con il Regolamento 1165 del 2012 ha lanciato un chiaro segnale sulla necessità
di informare ed educare i cittadini ad un consumo consapevole degli alimenti,
suggerendo loro di andare a leggere le etichette dove sono riportate le calorie
per ogni 100 grammi. Questo però viene spesso ignorato dai consumatori. Cosa
che porta le Autorità a intervenire con soluzioni più o meno bizzarre, che
vanno dai “semafori” proposti dagli inglesi, alla tassazione delle bevande
zuccherate proposte dai francesi.
In Italia ci
ancoriamo alla “dieta mediterranea”, senza renderci conto che alla base di
questa dieta, assolutamente ipercalorica, c’era una imponente attività fisica.
Se oggi ogni giorno mangiassimo mezzo chilo di pane, due etti di pasta ben
condita, un pezzo di formaggio, un chilo di frutta matura, innaffiando il tutto
con del buon vino rosso, probabilmente avremmo delle percentuali di persone
obese molto superiori a quelle esistenti. Andrebbe anche sottolineato che
nostri nonni o bisnonni praticanti della dieta mediterranea, spesso non
mangiavano carne per il semplice motivo che non ne avevano.
Salvo rare
eccezioni non esistono quindi “cibi spazzatura”, ma soltanto “comportamenti
alimentari spazzatura”, o quanto meno disdicevoli. Le informazioni su come
comportarsi, come più volte dimostrato scientificamente, ci sono. Basta
soltanto andarle a cercare.
La realtà è che
tutti noi cerchiamo delle argomentazioni che giustifichino i nostri
comportamenti scorretti, anche nei confronti dei nostri figli. Eppure la
soluzione c’è ed è molto semplice. Basta mangiare e bere moderatamente i tanti
alimenti di origine vegetale e animale a nostra disposizione nei limiti delle
1800 – 2000 kcal al giorno e fare un adeguato movimento fisico.
Per il calcolo
delle calorie si possono leggere le etichette che accompagnano gli alimenti
trasformati. Per gli altri (frutta verdura, carne, pane, pesce), le
informazioni sono facilmente disponibili e reperibili da tanti siti
istituzionali come quello dell’ex INRAN sopra indicato.
* Agostino Macrì, biologo e medico veterinario, ha
lavorato per oltre 45 anni all’Istituto Superiore di Sanità svolgendo attività
di ricerca in materia di sicurezza alimentare, veterinaria e impatto ambientale
di contaminanti chimici. Ha collaborato con la Commissione ed il Consiglio
europeo, ha ricoperto incarichi di docenza presso molte Università e collabora
con l’Unione Nazionale Consumatori.
http://www.lastampa.it/2014/04/06/blogs/cibo-e-salute/cibo-spazzatura-o-alimentazione-spazzatura-fOuHbWThP1W4w2ibomaq7I/pagina.html
Nessun commento:
Posta un commento