Questa è una "ricetta" che non si prepara rosolando e cuocendo in padella o nel forno; insegna piuttosto ad assegnare il giusto valore alle cose, ma questo non può essere riconosciuto fino a quando gli organi di percezione sensoriale e il cuore non vengono liberati dai veli e dalle sovrapposizioni che li suggestionano; solo così si potrà arrivare ad assaporare il pane e capire che chiunque ne disponga sulla faccia della terra, non ha eguali in ricchezza.
domenica 17 gennaio 2016
TRADIZIONE E CIBO - IL VALORE DEL PANE
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sabato 16 gennaio 2016
MINESTRA DI FAVE CON CICORIELLA
Questa ricetta che unisce le buone proprietà nutritive al sapore appetitoso, è un classico della cucina regionale pugliese, ma è anche considerata una specialità della Basilicata, precisamente di Matera che con la Puglia confina. Da non scordare di prepararla soprattutto in primavera, quando l'orto fornisce verdure e legumi freschi.
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venerdì 15 gennaio 2016
POPPY SEED CITRUS CAKE
Proponiamo una ricetta che ci è piaciuta subito per varie ragioni: l’estrema semplicità
di realizzazione, la sua bontà rustica, senza pretese; e infine perché gli ingredienti
sono propri di questa stagione e non così “audaci” da far luogo alla “gola”.
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mercoledì 13 gennaio 2016
GNOCCHI DI SEMOLINO, ALLA ROMANA
A guardarli, dopo averli sfornati, con un po' di
fantasia sembra di vedere tanti piccini che
dormono sereni... ma sono solo gnocchi di semolino, alla romana, sotto una
bella coperta di besciamella...
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martedì 5 gennaio 2016
HUBZ MA'RŪK
Nulla supera il pane che vidi un giorno
Passando per Karkh [1].
Uno spettacolo imperdibile.
Lo vidi dapprima nelle mani del panettiere,
schiacciato e impastato sul tavolo,
trasformato poi in perle saltellanti.
Egli prese una perla, e più veloce del Destino,
la restituì sotto forma di scudo [rotondo].
Come esperto nell’arte della rotazione,
fece girare il pane fra le sue mani,
esso si fece piatto,
simile all’aureola della luna,
sfolgorante di bellezza.
Visione fugace:
bianco come la luna piena entrò nel forno
e subito ne uscì dorato come il sole più splendente.
Ibn al-Rumi (836-896) famoso poeta abbaside di Bagdad
[1 ] quartiere nord occidentale di Bagdad
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mercoledì 30 dicembre 2015
FORESTA NERA
Un’alternativa al classico
panettone con cui si concludono prevalentemente cene e pranzi di Natale; una
torta di non semplice realizzazione (media difficoltà) che sa sprigionare
sapori e aromi importanti, decisi e delicati allo stesso tempo: un’armonia che
si gusta in tutta la sua pienezza.
Preparazione 50 minuti
cottura 25 minuti
refrigerazione 1h 30
dosi per 8 persone
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Torte
venerdì 25 dicembre 2015
FORESTA NERA
Un’alternativa al classico
panettone con cui si concludono prevalentemente cene e pranzi di Natale; una
torta di non semplice realizzazione (media difficoltà) che sa sprigionare
sapori e aromi importanti, decisi e delicati allo stesso tempo: un’armonia che
si gusta in tutta la sua pienezza.
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giovedì 24 dicembre 2015
TRADIZIONE E CIBO - NON DI SOLO PANE
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sabato 12 dicembre 2015
CUORE DI CIOCCOLATO
Si tratta di una torta che si può confezionare, se non si dispone di uno stampo
a forma di cuore, anche con uno stampo tondo. Il risultato è veramente gradevole;
al primo assaggio l’impressione è quella di gustare un cioccolatino cremino; proseguendo la degustazione l’abbinamento classico pere/ cioccolato esprime tutta la sua
armonia impreziosita dagli aromi di limone e cardamomo. Se possiamo dare un consiglio è quello di provarla, ma occorre dedicare circa due ore.
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sabato 5 dicembre 2015
MENÚ POVERO D’AUTUNNO
Cominciamo subito col dire che
se la leggerezza dei cibi proposti in questo menù sembrerebbe indicata per
consumarlo a cena, la presenza di carboidrati e zuccheri semplici suggeriscono
di farlo per pranzo. In ogni caso si può scegliere e se lo cucinerete vedrete
che la semplicità e i sapori delicati, nulla toglieranno alla gustosità di
questi abbinamenti.
I piatti proposti sono tre, un
antipasto, un primo e un dolce:
-fetta di pane nero di segale
con formaggio fresco di capra, barbabietola rossa ed erba cipollina;
-minestra di orzo ;
-castagnaccio con ricotta.
[Nell'immagine Pomeriggio d'autunno di Enrico Garavelli, olio su tela 1985]
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venerdì 4 dicembre 2015
TRADIZIONE E CIBO - UOVO
Le due metà in cui si divide l’“Uovo del Mondo”, secondo uno degli
aspetti più comuni del suo simbolismo, diventano rispettivamente il cielo e la terra.
C’è
l’indicazione di un’identità, almeno sotto un certo aspetto, fra il
simbolismo del cuore e
quello dell’“Uovo del Mondo”, e da ciò si può anche capire perché il
nome di “germoglio” sia applicato al Messia in vari passi della Bibbia. È
soprattutto l’idea
del germe nel cuore che deve attirare la nostra attenzione; tanto più
in quanto tale idea è in diretta relazione con il significato profondo
di una delle più celebri parabole evangeliche, quella del grano di
senape"[1].
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giovedì 3 dicembre 2015
ANICINI
Un biscotto dal sapore delicato, "antico", ma che fa l'occhiolino al palato; va bene a colazione come a merenda, col thè poi... un tocco di croccante dolcezza.
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ZUPPA DI SALMONE FINLANDESE
Facciamo un salto in Finlandia e torniamo con questa ottima minestra che conforta le lunghe notti a cavallo fra la fine dell'autunno e l'inverno. Buon appetito e se potete state
al calduccio!
lunedì 23 novembre 2015
PIZZA CHIC
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venerdì 20 novembre 2015
TORTA DI CAROTE CON RICOTTA
Una torta di semplice fattura, ma che da soddisfazione; piena di carote e quindi ricca di vitamine dalla A alla Z, in più quel tocco arancione la rende "simpatica anche alla prima occhiata.
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Pasticceria,
Torte
TRADIZIONE E CIBO - NON DI SOLO PANE
Se la divinità
lo vuole,
desidera un nutrimento per essa,
allora tutto il cosmo diventa cibo.
Se la divinità lo vuole,
allora tutto il cosmo diventa cibo.
Se la divinità lo vuole,
desidera un nutrimento per noi,
ecco il pasto come essa lo vuole.
La sua volontà corrisponde al suo desiderio.
Dite dunque a proposito di questo che essa lo vuole: essa è dunque ciò che è voluto.
ecco il pasto come essa lo vuole.
La sua volontà corrisponde al suo desiderio.
Dite dunque a proposito di questo che essa lo vuole: essa è dunque ciò che è voluto.
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Pane,
Tradizione e cibo
sabato 14 novembre 2015
CRESPELLE DI GRANO SARACENO
Abbiamo "arrangiato" questa ricetta de “La Cucina italiana” (numero di marzo 2015).
La nostra variante non prevede il prosciutto perché usando un formaggio gustoso come la fontina, l’abbinamento con il salume a nostro parere “mortificherebbe” il terzo ingrediente del ripieno, le erbette. Inoltre fatto così questo piatto soddisfa anche le esigenze di altre diete.
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venerdì 13 novembre 2015
MES-CIÜA
È una tipica minestra ligure, più precisamente spezzina ed è considerata fra le più antiche. Gli ingredienti sono semplici, quindi si raccomanda che siano di ottima qualità per poter garantire la buona riuscita di questa minestra "povera".
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PANE, ALIMENTO QUOTIDIANO
Per introdurre l'argomento e meditrci un po' sopra:
"Beith-El, «casa di Dio», divenne Beith-Lehem, «casa del pane», la città in cui nacque Cristo; e ancora a proposito del pane che si identifica con la «carne» del Verbo manifestato, può essere interessante notare che la parola araba lahm, che è la stessa dell’ebraico lehem, ha appunto il significato di «carne» invece di quello di «pane»".
IL BUON PANE LO RICONOSCI ALLA SERA
Potrebbe sembrare un titolo di qualche racconto o
lo slogan per una campagna pubblicitaria, invece corrisponde a un dato di
fatto, basta provare. Oggi viviamo tempi in cui, avendo l'apparenza soppiantato
la sostanza, è fin troppo facile comperare al mattino un pane che è croccante e
profumato (il sapore ahimé non tradisce), mentre già dopo poche ore si sgonfia
e diviene gommoso. Ciò naturalmente non solo per l’imperizia dei panettieri che
purtroppo si vedono quasi tutti costretti a lavorare con quello che passa il
convento: farine di qualità sempre più scadente e preconfezionate per
realizzare i diversi tipi di pane. E se da un lato in ciò si può scorgere il costante
processo di infiltrazione dell’industria nelle attività produttive, agricole e artigianali,
dall’altro occorre altresì tener in conto che a seguito di una
esponenziale crescita dei costi di impresa, spesso
per cercare di non perdere quote di mercato ci si aggiusta come si può, magari
anteponendo un prezzo più economico alla qualità. Così è questa a farne le
spese e i consumatori ne pagano il prezzo vedendo aumentare in modo sempre più
diffuso intolleranze quali la ciliachia.
Per tali e altre ragioni, un
alimento di base che ci sostiene tutti i giorni come il pane, dovrebbe essere
fatto in casa come una volta, per recuperare le sue proprietà nutrizionali, sfatando
così anche la “superstizione” che la sua realizzazione richieda ore e ore di
faticoso lavoro: di fatto occorrono 30 minuti di impasto (per il quale ci si
può avvalere di una impastatrice elettrica), 35/45 minuti per la cottura; mentre
per la lievitazione che però non richiede attività da parte dell’attore, circa
10 ore.
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Tradizione e cibo
giovedì 12 novembre 2015
ROBIOLA
Il nome deriverebbe dal termine tardo-latino "rubeolus" riferito
alla colorazione rosata rossastra assunta dalla superficie dei formaggi
con l'avanzare della stagionatura; il toponimo è legato a Roccaverano,
un comune in provincia di Asti, ma l'area di produzione della robiola
comprende il territorio a cavallo fra le province di Asti e di
Alessandria nella parte orientale delle Langhe.
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