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mercoledì 29 marzo 2017

TORTA VERDE (SPECIALITÁ PASQUALE PIEMONTESE)


НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

La torta verde è una tipica preparazione del Monferrato e delle Langhe sopratutto del piccolo comune di Castelletto Molina (AT), dove la “turta” si cucina in primavera specialmente nel periodo di Pasqua. Nella ricetta “ufficiale” sono indicati solamente gli spinaci e le bietole, ma si ricorda ancora che le nonne aggiungevano all'impasto un misto di erbe spontanee raccolte nei prati primaverili vicino alle vigne: erba medica, papaveri (“gentildöne”), borragine, punte di ortica, e salvia pratensis (“busom”) e altre... ingredienti che arricchivano non poco il sapore finale. Le cuocevano nelle teglie grandi di rame nei forni delle stufe a legna, le mangiavano a colazione o a merenda durante i giorni di lavoro, ma soprattutto nel pranzo della Pasqua. Questa “turta” ha il sapore di quella vita rustica, che la memoria fa sembrare anche un po' romantica, ma molto vera e sincera che ormai purtroppo è scomparsa: le nonne non escono più a cercare le erbe, il tempo per preparare le verdure è sempre poco e ci si fida sempre meno della terra che non essendo più rispettata produce grandi quantità a discapito della spontaneità naturale...

venerdì 27 gennaio 2017

SBRISOLONA (RICETTA CLASSICA)



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Tipica di Mantova, questa torta rustica deve il nome alla voce dialettale "birsa", briciola, perché è in briciole che deve restare l'impasto. Ed è proprio questo a conferirle la sua proverbiale friabilità. Già nel Cinquecento i contadini mantovani impastavano lo strutto con la farina di mais. Nel secolo successivo si cominciò ad arricchire questa loro corroborante colazione con le nocciole, più economiche delle pregiate mandorle. Poi più tardi la ricetta arrivò alla corte dei Gonzaga dove vennero aggiunte spezie, aromi e mandorle. Una volta cotta, si spezza di rigore, con le mani o con il manico del coltello.

giovedì 12 gennaio 2017

PIZZOCCHERI DELLA VALTELLINA



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Oggi pizzoccheri fatti in casa, il piatto tipico della Valtellina. Di solito, questo cibo scala la classifica del gradimento durante le vacanze invernali quando le piste sciistiche valtellinesi sono affollate e non si ravvisa niente di meglio, per recuperare le calorie consumate, che un bel piatto pieno di questa pasta, verdure, formaggio, burro e altro. A me piacciono sempre, soprattutto nelle giornate dalle temperature rigide, ma anche in estate con qualche variante alla ricetta per renderla più leggera, pur mantenendo il tutto molto appetitoso e nutriente.

venerdì 30 dicembre 2016

INSALATA RUSSA (ALLA PIEMONTESE)



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Un piatto della Belle Epoque dedicato alla nobiltà russa che a quei tempi “folleggiava” a Parigi. Nelle ricette storiche,  come in quella di Auguste Escoffier, grande cuoco francese di quegli anni, accanto alle verdure appaiano anche lingua o prosciutto magro, ma soprattutto aragosta o astice e caviale, tutti ingredienti preziosi e congeniali al palato dell'aristocrazia russa. Altre versioni contemplano più modestamente mortadella o salsiccia, ma anche tocchetti di carne lessata. La ricetta che vi propongo è quella classica, ma nella versione piemontese che prevede l'aggiunta del tonno; e sono sicura che se gusterete questa non rimpiangerete troppo quelle precedenti.

sabato 13 agosto 2016

PESCHE RIPIENE

La frutta come dolce o un dolce come fratta? Bé comunque sia è un classico della cucina regionale del Piemonte e ci sta proprio bene a fine pasto perché unisce nello stesso piatto frutta e dolce.

lunedì 20 giugno 2016

BIS DI FRITTATE





"Bis" di frittate: l'una, classico della cucina regionale della riviera ligure, l'altra della casa, con zucchine; entrambe semplici e gustose, richiedono pochi ingredienti, ma ricambiano con un "pieno" di sapore.
                                                                           

mercoledì 6 aprile 2016

PASTIERA





Secondo la leggenda questa torta nasce dal Mare; infatti le offerte per lui lasciate sulla spaiggia dalle mogli dei pescatori per propiziare il ritorno dei mariti a casa (ricotta, frutta candita, grano, uova, fiori d'arancio), durante la notte furono mescolate dalle onde e diedero vita alla Pastiera. La presenza del grano (simbolo dei germi che rinnovano la vita) fa pensare che questo dolce accompagnasse anche le feste pagane per il ritorno della Primavera. In ogni caso siamo alla presenza di un classico della pasticceria napoletana che ha superato i confini della regionalità per diventare famoso in tutto il mondo.


giovedì 3 marzo 2016

TORCETTI AL SUCCO D’UVA



Ce ne sono di diversi tipi; i più famosi quelli di Lanzo, Saint-Vincent e di Agliè, questi ultimi detti "ducali" perché viene aggiunto all'impasto il lievito di birra. Poi natutalmente ci sono i miei in cui a ricordare il principale luogo di provenienza è l'impiego di succo di uva dolcetto del Piemonte al naturale  che ho ricavato lo scorso autunno avvalendoci di un estrattore e poi conservato sotto vuoto. Anche la forma più grande e un po' grossolana, mi dice mio marito che ricorda quelli che preparava la sua nonna, così come la loro bontà.

sabato 16 gennaio 2016

MINESTRA DI FAVE CON CICORIELLA



Questa ricetta che unisce le buone proprietà nutritive al sapore appetitoso, è un classico della cucina regionale pugliese, ma è anche considerata una specialità della Basilicata, precisamente di Matera che con la Puglia confina. Da non scordare di prepararla soprattutto in primavera, quando l'orto fornisce verdure e legumi freschi.

mercoledì 13 gennaio 2016

GNOCCHI DI SEMOLINO, ALLA ROMANA


A guardarli, dopo averli sfornati, con un po' di fantasia sembra di vedere  tanti piccini che dormono sereni... ma sono solo gnocchi di semolino, alla romana, sotto una bella coperta di besciamella...


venerdì 13 novembre 2015

MES-CIÜA


È una tipica minestra ligure, più precisamente spezzina ed è considerata fra le più antiche. Gli ingredienti sono semplici, quindi si raccomanda che siano di ottima qualità per poter garantire la buona riuscita di questa minestra "povera".

martedì 10 novembre 2015

BAGNA CAÖDA come facciamo noi



Abbiamo parlato nei due post precedenti di acciughe e aglio. Proponiamo ora la ricetta in cui questi due doni del mare e della terra si uniscono in un connubio eccellente per palati che apprezzano i sapori decisi, ma anche per coloro che amano le cose appetitose e semplici. La bagna caöda (salsa calda) è un tipico piatto della cucina piemontese che deve il suo nome al modo in cui deve essere consumato, infatti la salsa va servita bollente.
Anticamente oltre ad aglio e acciughe sotto sale per la preparazione veniva usato olio di noci perché quello di oliva era caro e nelle campagne ci si aggiustava così come si poteva. Oggi le parti si sono invertite e occorrono circa 40,00/70,00 euro al litro per l’olio di noci, quindi se si userà l’olio di oliva sicuramente più economico, si può ricorrere a qualche gheriglio privo della pellicina per rievocare quel sapore di una volta frantumandolo nella bagna.

giovedì 5 novembre 2015

FOCACCIA DI RECCO


Si torna da una giornata al mare e cosa meglio di una focaccia di Recco? Preparazione rapida, gusto appetitoso e quel "sapore di sale"...