Abbiamo parlato nei due post
precedenti di acciughe e aglio. Proponiamo ora la ricetta in cui questi due
doni del mare e della terra si uniscono in un connubio eccellente per palati
che apprezzano i sapori decisi, ma anche per coloro che amano le cose
appetitose e semplici. La bagna caöda (salsa calda) è un tipico piatto della
cucina piemontese che deve il suo nome al modo in cui deve essere consumato,
infatti la salsa va servita bollente.
Anticamente oltre ad aglio e
acciughe sotto sale per la preparazione veniva usato olio di noci perché quello
di oliva era caro e nelle campagne ci si aggiustava così come si poteva. Oggi le
parti si sono invertite e occorrono circa 40,00/70,00 euro al litro per l’olio
di noci, quindi se si userà l’olio di oliva sicuramente più economico, si può
ricorrere a qualche gheriglio privo della pellicina per rievocare quel sapore
di una volta frantumandolo nella bagna.
Intorno al tavolo delle case
rurali poi si radunava tutta la famiglia e si poneva al centro un piccolo braciere
da cucina con appoggiata sopra una casseruola in terracotta, non molto grande,
ma piuttosto profonda in cui tutti potevano intingere le verdure (crude o
lessate) che costituivano il cibo con cui la bagna veniva degustata. Ma è anche
buona con la polenta, con l’uovo fritto, per condire una pasta, magari
aggiungendo un po’ di peperoncino.
Riteniamo che i “gobbetti” di
Nizza (ossia il cuore dei cardi gobbi della valle Belbo) siano l’abbinamento
migliore perché uniscono la freschezza aspro/dolce a questa salsa saporita
mitigandone l’esuberanza; ma anche finocchi, carote, sedano, peperoni,
tapinanbùr, foglie di verza, cavolfiore fanno bene la loro parte. Secondo l’usanza
di Pinerolo le verdure si accompagnano lesse: cipolle al forno cotte intere,
barbabietole, rape, patate, carote.
Ci sono diverse ricette per la
bagna caöda; a noi piace questa che abbiamo imparato dalla nonna Giuseppina tanti
anni fa, nella sua cucina fra le colline del Monferrato, e che si presenta semplice da realizzare,
rustica nella consistenza e nell’aspetto, non troppo raffinata e dal sapore
deciso, come la bagna caöda deve essere.
INGREDIENTI
(per 4 persone)
Per ciascuno 3 acciughe salate
per 1 testa di aglio di 60 gr. circa
Olio di noci o di oliva circa 250
ml.
PREPARAZIONE
Mentre si puliscono le acciughe,
togliendo la lisca e il sale, ma senza lavarle, si porti ad ebollizione una pentola
d’acqua in cui sono stati messi a bagno gli spicchi d’aglio puliti e proseguire
per circa due minuti, poi scolare, ciò per “alleggerire” l’aglio dei suoi olii
essenziali e avere un sapore meno piccante. Mettere quindi acciughe e aglio in
una casseruola di terracotta o in alternativa in acciaio con fondo spesso,
unire l’olio e cominciare la cottura rimescolando con un cucchiaio e schiacciando
di tanto in tanto con la forchetta fino a che l’aglio non diviene una purea completamente
amalgamata con le acciughe; ci vorranno circa 20 minuti. La bagna non deve
essere mai asciutta, quindi accurarsi che sia durante la cottura sia dopo,
quando la si tiene in caldo mentre la si gusta, sia sempre coperta
completamente con l’olio.
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