lunedì 24 aprile 2017

ROSMARINO




Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea.

[Siracide, 38:4] 



Il rosmarino è un arbusto sempreverde con fusto legnoso e foglie sottili lanceolate, color verde-grigio nella pagina inferiore, quasi argentee in quella superiore; i fiori, raggruppati in spighe terminali, hanno corolle azzurre/violacee. La pianta cresce allo stato spontaneo specialmente nelle zone costiere, ma può essere coltivata con successo negli orti o in vaso; si riproduce per talea e predilige i terreni asciutti e soleggiati, mentre teme il freddo eccessivo. 



Il nome deriva dalle parole greche "rops" arbusto, e "myrinòs" odoroso:
È ampiamente utilizzato sia in cucina come aromatizzante per le vivande, che in medicina, grazie al suo contenuto di principi attivi quali tannino, olio essenziale, acidi organici, pinene e canfora. In fitoterapia si usano le foglie, fresche o essiccate. Il rosmarino ha effetto tonico sul sistema nervoso, stimola gli astenici, rinforza la memoria e dà vigore in caso di esaurimento fisico e intellettuale.
È indicato inoltre contro la colicistite, l'ittero, la congestione epatica e la litiasi biliare.

Come si usa

Contro la stanchezza psicofisica, si consiglia un bagno tiepido nella cui acqua sia stata bollita una buona dose di rosmarino: l'effetto che produce è quello di un notevole rinvigorimento generale.

Infuso: mettere una manciata di foglie in un litro di acqua bollente; lasciare riposare per 10 minuti; bere tre bicchieri al giorno dopo i pasti.

Impiastro: una buona manciata di foglie fresche cotte nell'olio o burro, è un buon rimedio per il reumatismo articolare, le slogature, le contusioni e la dermatosi in genere.

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