mercoledì 12 aprile 2017

TRADIZIONE E CIBO – CARNE E SACRIFICIO




Due sono le forme del Brahman nel suo aspetto di luce: una è quella pura, l'altra è quella destinata a crescere. Perciò bisogna sacrificare sull'altare con formule, erbe, burro fuso, carne, focacce, riso bollito e cose di questo genere e pure con i cibi e le bevande lasciate dal fuoco, bisogna sacrificare nella bocca per aumentare il vigore, per ottenere il mondo beato, per ottenere l'immortalità.

[MAITRAYANIYA UPANISAD II 16/17]


Che utilità può avere sacrificare le vacche che hanno bevuto acqua, che si sono nutrite di erba, che sono state munte, o che sono scarne o mutilate? In verità, colui il quale offre tali doni (agli dei) si avvia verso mondi privi di gioia e dove regna il buio più profondo.

[KATHA UPANISAD, Parte prima, Canto I

Per ciò è detto dalla Parola di Dio: "Voi tutti dovrete nascere un'altra volta, poiché ciò che nasce dalla carne è carne, e ciò che è nato dallo Spirito è Spirito”.

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