In attesa della mezzanotte tutto si quieta e una passeggiata nelle città decorate a festa infonde la luce della gioia agli occhi, mano nella mano, con la serenità nel cuore, in attesa di altre sorprese.
martedì 26 dicembre 2017
giovedì 21 dicembre 2017
MI STAI LEGGENDO NEL PENSIERO - STRENNA NATALIZIA
Questo vigore indomito oltre che la luce di cui è simbolo a pieno titolo, sono stati associati dalla nuova religione cristiana a Gesù Cristo, Sole e Salute delle genti; per cui oggi come allora ecco la strenna!
Quella che presentiamo si compone di "Biscottino" speziato (cannella e zenzero) e frollini scozzesi con un tocco di cioccolato.
Buon Natale a tutti gli uomini e le donne di buona volontà e auguri di Pace e prosperità.
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venerdì 15 dicembre 2017
MI STAI LEGGENDO NEL PENSIERO - 88° COMPLEANNO
Ne è passato di tempo... Anno dopo anno, ogni mese a far compagnia alle famiglie italiane con la tua presenza discreta, ricca di consigli e soprattutto di ricette, con cui nel corso di questi 88 anni spesso abbiamo imbandito le nostre tavole: buon compleanno a La Cucina italaiana!
E non scordiamo che come dici -mi permetto di darti del tu malgrado la veneranda età- "l'arte culinaria è il nesso essenziale dell'unione della famiglia".

La rubrica della Massaia moderna
La decadenza della cucina famigliare
Si può affermare che da qualche tempo la cucina famigliare è in decadenza.
... La prima causa di questa decadenza è la mancanza di tempo per il pasto giornaliero in comune e la seconda è quella che, con spirito sottile, denomina la mania della magrezza. Certo, molte altre se ne potrebbero enumerare e tutte più o meno in correlazione col nuovo, turbinoso ritmo della vita moderna, specialmente nei riguardi della donna che per un inspiegabile snobismo si è allontanata dalla cucina. Ecco perché l'arte di cucinare, se ha fatto grandi progressi nei ristoranti, è in assoluta decadenza nelle famiglie. Molto esiguo è il numero delle signore moderne che ancora non disdegnano di sorvegliare esse stesse la cucina ed indossare il grembiale bianco e mettersi davanti ai fornelli per preparare un buon pranzo... È veramente deplorevole vedere che talvolta si offre agli ospiti un pranzo al ristorante.
... Un secolo di abbandono non ci deve fare perdere il ricordo delle nostre tradizioni gastronomiche. Se nel secolo XIX ed al principio del nostro necessità superiori distolsero dalla cucina, occorre fare tornare in auge l'arte culinaria che è il nesso essenziale dell'unione della famiglia.
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domenica 10 dicembre 2017
PAIN D'ÉPICES
Pane speziato, e per questo, seppure la ricetta è d'oltralpe, più che "francesismi" si affacciano all'anima sensazioni, orientali ed esotiche; se poi lo si accompagna, a colazione come a merenda, a un thè Bois Chéri delle isole Mauritius, il sogno e l'incanto sono garantiti.
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venerdì 8 dicembre 2017
VOLEMOSE BENE - CONTROLLO DEL CIBO CONTROLLO DEI POPOLI
Un’analisi chiara e documentata sull’origine e l’attuazione delle politiche neomaltusiane.
Il ruolo non dichiarato delle sementi OGM.
«Chi controlla il cibo controlla i
popoli», ammoniva Kissinger, che fu tra i primi ad intravedere il filo
rosso che lega alimentazione e demografia. Ciò ha portato Engdahl ad
osservare che «i programmi per la riduzione della popolazione e per la
diffusione delle colture geneticamente modificate facevano parte della
stessa strategia ad ampio raggio: una drastica riduzione della
popolazione – o genocidio, che dir si voglia – attraverso la sistematica
eliminazione di intere etnie, come risultato di un preciso disegno
politico criminale, presentato sotto la presentabile etichetta di
“soluzione del problema della fame nel mondo”».
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domenica 3 dicembre 2017
VOLEMOSE BENE - IL SEME DEL DIAVOLO: STORIA DI TERRORE
"La Monsanto è il seme del diavolo, senza ombra di
dubbi". E per tale ragione come si diceva quando
si parlava schietto e rustico allo stesso modo in cui si mangiava sano, non
permettiamo a nessuno di "metter becco" nel nostro piatto, perché le
Corporation cominciano a esercitare il loro potere proprio controllando l’alimento,
dalla sua produzione sino alla sua lavorazione e distribuzione. Quindi
attenzione perché il cibo, da medicina universale,
non divenga in un "gioco di suggestione" perversa e persuasiva lo strumento più efficace di dominio e controllo con buona pace di "tutta" la libertà di cui crediamo di disporre.
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sabato 2 dicembre 2017
TROTA ALLA PIEMONTESE
Un secondo con gli ingredienti tipici della cucina piemontese, che anche quando incontra il pece ha il merito di mantenersi gustosa e leggera. Alla fine quindi, la "scarpetta" è d'obbligo!
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venerdì 1 dicembre 2017
TRADIZIONE E CIBO - IL RITO RUSSO DI BERE THÈ (II)

di Marina
Komarova
(parte II)
Con cosa si consuma?

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WELSH CAWL (ZUPPA GALLESE DI AGNELLO)
È il tipico piatto nazionale gallese e da quelle parti con cawl, sin dal XIV° secolo, si intende ne più ne meno qualsiasi minestra o brodo. Per tale ragione non prevede una ricetta unica, ma diverse varianti anche se, tenedo conto della grande diffusione di ovini in Galles, ritengo che quella più accreditata sia a base di carne di agnello. Con i primi fiocchi di neve fuori dalla finestra e dicembre sul calendario, welsh cawl è il piatto giusto che ti nutre scaldando.
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martedì 28 novembre 2017
RISOTTO ALLE RAPE ROSSE E GORGONZOLA
La rapa rossa che tinge il riso color lampone, mantenendo però il suo sapoore delicato e dolce! Unito a quello del gorgonzola danno vita a un primo davvero originale e dai colori vagamente natalizi.
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domenica 26 novembre 2017
PANE CON L'UVETTA
Tanto semplice ed economico quanto buono e soddisfacente. Il mio consiglio è di consumarlo dopo un paio di giorni dalla cottura in modo che divenga un po' raffermo e assuma una maggiore consistenza, ma guai a farlo seccare, mi raccomando !
sabato 25 novembre 2017
TRADIZIONE E CIBO - IL RITO RUSSO DI BERE THÈ (I)
Il rito
tradizionale russo di bere il tè
di Marina
Komarova
(parte I)
Il tè è una tra
le bevande più popolari in Russia, ed il suo uso, con tutto ciò che ruota
intorno ad esso, lo fa collocare come un elemento caratteristico del costume
nazionale. Il tè ti riscalda durante le fredde serate invernali, ti rincuora
durante i ricevimenti estivi, fa radunare intorno alla tavola gli ospiti o i
membri della famiglia. È il pretesto per una conversazione informale, molto
intima. Molta gente in Russia inizia la sua giornata con una tazza di tè, o
magari due. Proseguendo, anche negli uffici più efficienti, incontrarsi con i
colleghi a prenderne una tazza è segno di pausa conviviale; la sera è la
bevanda che ti “riconcilia” con la vita. Con il tè, si termina qualsiasi pasto,
ma si può prendere anche separatamente, ad esempio con i dolci: l’ingrediente
importante, comunque, è trovarsi in buona compagnia, berlo senza fretta,
insomma, goderselo. Nel mondo moderno, purtroppo, questi momenti sono sempre
più rari, ma la cultura del consumo, gli oggetti necessari per questo rito ed i
costumi si conservano tutt’oggi.
Lo spunto per
scrivere del tè mi è venuto ricordando un fatto. Un giorno stavo prendendo un
tè con una cara amica di Firenze, a casa mia, a Mosca. Per farlo raffreddare,
ho versato il liquido dalla tazza al piattino a bordo alto, “alla borghesina”,
come si faceva una volta. “Cosa ti è successo!? – esclamò stupita
l’amica – hai rovesciato il tè? Aspetta, ti do una salvietta!”. Questo
piccolo fatto è stato lo spunto per far conoscere alla mia amica (e a tanti
altri amici italiani) le usanze del “prendere il tè alla russa”. Ma proseguiamo
per gradi.
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PRENDER LA VIA - ACQUI&SAPORI
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giovedì 23 novembre 2017
BÔNÈT
Il bônèt, se volessimo
semplificare, potremmo dire che è un budino; in realtà è molto di più… infatti
è ricco di ingredienti pregiati: latte, uova, cacao, zucchero, amaretti, in
alcuni casi inzuppati nel vino aromatico liquoroso (marsala o moscato), in altri
nel caffè. Le sue origini si perdono nel tempo all’epoca del focolare e
probabilmente deve il suo nome allo
stampo di rame in cui veniva cotto a bagnomaria nel forno della stufa che
scherzosamente, data la sua forma simile a un berretto era chiamato appunto
“cappello da cucina”. In Piemonte di cui è originario, è uno dei “dolci modi”
con cui suggellare un convivio e separarsi in allegria.
Purtroppo non
disponiamo più del bônèt della nonna Giuseppina, sia lo stampo di rame che la
ricetta precisa, ne abbiamo usato quindi uno da plumcake e siamo andate a memoria, par cœur, perché certe cose e
cucinare è una di quelle, devono passare proprio dal cuore per riuscire bene.
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lunedì 20 novembre 2017
HAMBURGER
Ieri i bambini, ma devo cominciare a prendere in considerazione di chiamarli ragazzi, erano euforici perché ai fornelli si sono messi loro. E cosa di più desiderabile che prepararsi un bell'hamburger su misura? Tale per cui non rimani nella voglia e i sapori sono espressione dei tuoi gusti? Così via, cuochi mettetevi il grembiule; ed io per una volta mi son trovata il pranzo fatto: grazie Giovi e Emma, "servizio" completo, compresa la foto!
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giovedì 16 novembre 2017
BISCOTTI D'AVENA
Una colazione da
campioni, ma è solo un biscotto! I protagonisti sono i fiocchi
d'avena, il prodotto di punta nei paesi nordici, infatti la ricetta
-semplicissima- arriva da un libretto sovietico di pasticceria
casalinga dei primi anni '90. L'avena, tanto buona quanto salutare,
è adatta comunque a tutti i climi, anche a quelli di paesi più a
sud!
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lunedì 13 novembre 2017
INSALATA DI TRIPPA
La trippa è un cibo che non conosce le vie di mezzo: o piace davvero, allora ci si sbizzarrisce nei modi in cui cucinarla; oppure, nel caso contrario la si evita "garbatamente". L'invito comunque è di provarla perché i pregi superano di gran lunga i difetti: molto basso il contenuto di grassi, ricca di proteine, ad alto valore biologico, buone quantità di sali e di ferro; e perché no, economica, appetitosa.
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giovedì 9 novembre 2017
TORTA RIPIENA DI MELE
Stiamo “plagiando”!
Infatti questa ricetta è una variante della classica torta di mele
americana, la apple pie. Ma quando un dolce è così buono c'è da
aspettarsi che gli “ammiratori” siano tanti e che ciascuno provi
ad omaggiarlo a suo modo .
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mercoledì 1 novembre 2017
DIAMANTINI AL CARAMELLO
Mmmmm... che bontà!!! L'esperienza ci porta ad affermare che davvero la semplicità porta in sè la bontà! In effetti questi biscotti, ma sarebbe meglio dire dolcezze, friandises, pasticcini, ne sono un chiaro esempio: semplici da preparare, semplici da gustare (fin troppo dato che uno tira l'altro), semplici da offrire, per tutte le occasioni.
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TRADIZIONE E CIBO - NORME ALIMENTARI INDUISTE
“Occorre cautelarsi nei riguardi di quel male che ha
il nome di avidità. Si usi pertanto la carità come medicinale e così
venga considerato il nutrimento che viene offerto e ricevuto. Non si desideri
quindi un cibo raffinato”.
Sri Shankarâchârya
Addentrandosi un po' nelle norme alimentari indù (senza ovviamente aver la pretesa di essere esaustivi) si ha la sensazione di entrare in un ginepraio in cui è più facile perdersi che trovare quello che si stava cercando; per tale ragione è opportuno non scordare mai che essendo l'India la culla della Tradizione, nella sua società le basi non possono che essere solide e i principi precisi, meglio dire immutabili, quindi non si possono leggere certi dati con le categorie di pensiero moderne che tendono a dividere piuttosto che cogliere l'elemento unificante di tutto. Per tali ragioni anche lo "stile alimentare" di questa civiltà, come di tutte quelle che hanno ancora una connotazione tradizionale, deve essere considerato nella prospettiva che l'alimento è parte integrante di un Rito che ha come scopo primario di mantenere l'armonia e indicare la strada che ricongiunge gli esseri al loro Principio Eterno. Quindi il pasto di un uomo o del suo gruppo di appartenenza, rivela quella che è la natura propria e l’aspirazione che hanno: cosa si mangia e cosa si rifiuta di mangiare; come si mangia e dalle mani di chi si accetta cibo stabiliscono un ordine gerarchico naturale e “il principio, per dirla con una boutade, è che più la mia casta è elevata più sono schizzinoso ed esigente in tutte queste cose.
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