Il bônèt, se volessimo
semplificare, potremmo dire che è un budino; in realtà è molto di più… infatti
è ricco di ingredienti pregiati: latte, uova, cacao, zucchero, amaretti, in
alcuni casi inzuppati nel vino aromatico liquoroso (marsala o moscato), in altri
nel caffè. Le sue origini si perdono nel tempo all’epoca del focolare e
probabilmente deve il suo nome allo
stampo di rame in cui veniva cotto a bagnomaria nel forno della stufa che
scherzosamente, data la sua forma simile a un berretto era chiamato appunto
“cappello da cucina”. In Piemonte di cui è originario, è uno dei “dolci modi”
con cui suggellare un convivio e separarsi in allegria.
Purtroppo non
disponiamo più del bônèt della nonna Giuseppina, sia lo stampo di rame che la
ricetta precisa, ne abbiamo usato quindi uno da plumcake e siamo andate a memoria, par cœur, perché certe cose e
cucinare è una di quelle, devono passare proprio dal cuore per riuscire bene.
Ingredienti
(per
8 persone)
500
gr. late fresco intero
170
gr. zucchero
50
gr. amaretti + qualcuno
50
gr. cacao amaro
4
uova
Preparazione
Scaldate 100 gr. di zucchero con un
goccio di acqua in un pentolino fino a farlo caramellare. Versatelo in uno
stampo da plumcake.
Sbriciolate gli amaretti a seconda dei
gusti (in modo da ottenere quasi una polvere o in modo più grossolano).
Mescolate con la frusta le uova in una
ciotola e aggiungete lo zucchero rimasto.
Unite gli amaretti sbriciolati e il
cacao, passandolo attraverso un setaccio. Amalgamate bene con la frusta,
facendo attenzione a non incorporare troppa aria, in modo da ottenere un budino
liscio e omogeneo senza bolle.
Aggiungete il latte a filo sempre
mescolando con la frusta.
Versate il composto nello stampo,
immergetelo fino a 3/4 in un altro recipiente con acqua calda (bagnomaria).
Infornate a 170° per circa 1 ora.
Sfornate, lasciate raffreddare bene, poi capovolgetelo in un piatto. Servitelo
con amaretti interi o sbriciolati.
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