sabato 5 maggio 2018

SALVIA OFFICINALIS


Creavit Deus medicamenta de terra  
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]


La nostra flora conta diverse specie di salvia, alcune molto comuni allo stato spontaneo, la più diffusa delle quali è la salvia officinalis, pianta aromatica tipica della vegetazione dell'Italia e coltivata da millenni per usi culinari e fitoterapeutici. È un arbusto perenne con foglie ovali corrugate, vellutate nella pagina superiore e fiori violetti riuniti in glomeruli ascellari. La salvie era utilizzata fin dall'antichità per le sue proprietà stimolanti ed estrogene: gli Egizi la somministravano alle donne per renderle più fertili. Le parti più utilizzate sono le fogli, che si raccolgono prima della fioritura, chiamate anche thè greco, hanno proprietà stimolanti per le funzioni dell'intestino e della colecisti. Sull'apparato respiratorio hanno effetto balsamico ed espettorante e sono benefiche negli accessi d'asma. La salvia ha inoltre la proprietà di diminuire la glicemia, di combattere la sudorazione eccessiva e giova in taluni disturbi ovarici. Per un'azione cardiotonica, si consiglia di masticare lentamente una foglia fresca ed ingerire poi la saliva prodotta.

Come si usa

Infuso: mettere una manciata di foglie fresche o essicate in 1 l. di acqua bollente, lasciare macerare per 15 minuti, filtrare e bere 3 bicchieri al giorno, prima o dopo i pasti.

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