Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea
[Siracide, 38:4]
La liquirizia è una pianta perenne cespugliosa che cresce spontanea nelle regioni meridionali dell'Italia. Le foglionine sono appiccicose al tatto per l'umore vischioso che secernono e i fiori di colore violetto riuniti in spighe all'ascella delle foglie e sbocciano fra giugno e luglio.
In fitoterapia si utilizzano gli stoloni e le radici che hanno proprietà emollienti, lassative, antispasmodiche e antiflogistiche. La liquirizia viene dunque impiegata contro tosse, rafreddore, gastrite, ulcera gastrica, stitichezza e come rinfrescante nelle infiammazioni del cavo orale.
Dalle radici di questa pianta, previa opportuna lavorazione, si estrae una pasta con cui si ottiene la liquirizia nera che si consuma abitualmente sotto forma di caramelle e bastoncini. Ma la radice è ottima anche da tenere in bocca perché oltre al sapore caratteristico contiene sostanze come la glicirrizina, che permette di garantire un'azione che combatte i virus e gli stati infiammatori.
In ambito culinario, la liquirizia viene utilizzata piuttosto
assiduamente all'interno della realizzazione di dolci tipici; inoltre,
presenta anche un ottimo sapore per rendere più dolci le tisane.
Nel Libro delle creature di Ildegarda di Bingen, alla liquirizia si attribuisce quanto segue: "La liquirizia è di colore temperato e schiarisce la voce dell'uomo, in qualunque modo la assuma; gli addolcisce lo spirito, gli schiarisce la vista, gli ammorbidisce lo stomaco per favorire la digestione. Ha un buon impatto sulla frenesia (oggi potremmo dire lo stres n.d.c.) perché spegne il furore che si trova nel cervello".
Dato l'effetto che svolge sulla pressione sanguigna è sconsigliata a chi soffre di ipertensione mentre è ottima per chi soffre di pressione bassa.
Nel Libro delle creature di Ildegarda di Bingen, alla liquirizia si attribuisce quanto segue: "La liquirizia è di colore temperato e schiarisce la voce dell'uomo, in qualunque modo la assuma; gli addolcisce lo spirito, gli schiarisce la vista, gli ammorbidisce lo stomaco per favorire la digestione. Ha un buon impatto sulla frenesia (oggi potremmo dire lo stres n.d.c.) perché spegne il furore che si trova nel cervello".
Dato l'effetto che svolge sulla pressione sanguigna è sconsigliata a chi soffre di ipertensione mentre è ottima per chi soffre di pressione bassa.
Come si usa
Tisana: preparare una miscela con un pugno di radice di liquirizia, uno di rabarbaro e uno di foglie di menta. Bollire per qualche minuto, quindi filtrare. Ottimo dopo i pasti come digestivo.
Decotto: bollire 250 gr. di liquirizia in 1 l. di acqua; lasciare intiepidire e filtrare. Utilizzare per sciacqui e gargarismi per disinfettare il cavo orale.
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