venerdì 31 marzo 2017

MI STAI LEGGENDO NEL PENSIERO - SFACELO

Lo sfacelo non è nei gabinetti, ma nelle teste.


Secondo l'etimologia, sfacelo può derivare dal greco sphàchelos, latino sphacelus, che oltre al significato generico di “disfare”, ha anche quello di “flagello” e nella sua accezione medica di “cancrena”. Nel contesto del passaggio riportato si capisce bene che i vari significati si fondono e offrono maggiore forza espressiva a quanto viene narrato.



“È lo sfacelo, Filìpp Filìppovič”.

“No”, obbiettò con sicurezza assoluta Filìpp Filìppovič, “No. Lei per primo caro Ivàn Arnòl'dovič, si astenga anche dall'uso di questa parola. È miraggio, fumo, finzione”.


Filìpp Filìppovič allargò le dita corte: due ombre simili a tartarughe si agitarono sulla tovaglia “Cos'è poi questo sfacelo? Una vecchia, una strega col bastone che ha spaccato tutti i vetri e fulminato tutte le lampadine? Ma non esiste nulla di simile! Cosa intende dire con questa parola?” Furioso Filìpp Filìppovič subito rispose: “Ecco cos'è: se, invece di operare, ogni sera io mimettessi a cantare in coro qui, in casa, da me, ci sarebbe lo sfacelo. Se io, entrando nel gabinetto, cominciassi, scusate l'espressione, a orinare per terra accanto al water e lo stesso facessero Zina e Dar'ja Petrovna, nel gabinetto comincerebbe lo sfacelo. Ne consegue che lo sfacelo non è nei gabinetti, ma nelle teste. Quindi quando questi lazzaroni gridano “Dagli!”, mi vien da ridere”, il viso di Filìpp Filìppovič era così stravolto che Ivàn Arnòl'dovič aprì la bocca. “Vi giuro, mi fa ridere! Questo significa che ognuno di loro dovrebbe darsele da sé. Ed ecco che quando, a furia di botte, si sarà liberato da queste allucinazioni e si metterà a ripulire legnaie, a fare cioè il proprio mestiere, lo sfacelo finirà da sé. Non si possono servire due divinità. Non è possibile pulire le rotaie del tram e contemporaneamente occuparsi della sorte di non so più quale pezzenti spagnoli!”.



Tratto da Michail Bulgakov, Cuore di cane, terzo capitolo.





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