venerdì 24 giugno 2016

IPERICO


Creavit Deus medicamenta de terra  
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]


L'iperico, o pilatro, o "erba di san Giovanni" è una pianta molto comune, presente nel nostro paese in varie speci.
Nell'antichità si credeva che allontanasse i demoni e il male in senso generale, da cui il soprannome di "cacciadiavoli". Cresce nei campi incolti, nelle boscaglie, lungo i fossi e i bordi delle strade, nei luoghi caldi e assolati. I fiori numerosi e raggruppati in infiorescenze apicali, sono giallodorati, punteggiati da macchioline nere: si tratta di piccole ghiandole ricche di olii e resine. Le infiorescenze si usano sia fresche che essicate. Si riuniscono in piccoli mazzetti da essicare all'ombra e si conservano in sacchetti di carta; il lungo periodo di fioritura, da maggio ad agosto, ne permette una raccolta prolungata.

L'iperico ha proprietà balsamiche, anticatarrali, analgesiche, astringenti, antisettiche, colagoghe, diuretiche e vulnerarie.

Infuso: mettere un cucchiaio di sommità fiorite in mezzo litro di acqua bollente e berne 2/3 bicchieri al giorno

Olio rosso: mettere per 10 giorni 500 gr. di sommità fiorite fresche in un litro di olio di oliva e lascire esposto al sole. Ha potere ciccatrizzante ed è efficace contro le scottature, in particolare quelle solari, irritazioni, pruriti, punture di insetti, reumatismi, artrite e sciatica. Frizionare sulla parte interessata

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