Autunno! Si compie un ciclo con
la conclusione dei raccolti e ne inizia un altro con la semina per l’anno
futuro. In questo tempo la terra, anche
senza il concorso del lavoro dell’uomo, sembra offrire tutta sé stessa prima
del riposo invernale ed ecco funghi e tartufi! E se i primi possono abbastanza
facilmente arrivare sulle nostre tavole, il tubero pregiato non sempre è alla
portata di tutti. Proponiamo così una “variante” dolce, senza per questo
imporre una correzione dell’opera, come avvenne per quella omonima di Molière,
lasciando naturalmente a chi può la possibilità di degustare quello bianco su
risotti e antipasti, non rinunciando però a concludere con dolcezza con quello
nero di cioccolato.
domenica 8 novembre 2015
TARTUFI MUSCOVADO
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TRADIZIONE E CIBO - IL NUTRIMENTO
“Dall’alimento nascono le creature
viventi che si trovano sulla terra. Dopo vivono ancora grazie al
nutrimento e alla fine ad esso ritornano.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.
Taittirîya Upanishad, Adhyâya
II, Anuvâka 2
(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)
(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)
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sabato 7 novembre 2015
POLLO ARROSTO AL PROFUMO DI LAVANDA CON PESCHE
Con la fantasia dei ricordi e i fiori ormai secchi di una gita in campagna, prepariamo questa pietanza dagli aromi insoliti, gustosa, che si accompagna bene con patate arrosto e fagiolini
verdi. Da provare, potrebbe superare persino le vostre aspettative.
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venerdì 6 novembre 2015
TORTA DI PANE, ZENZERO E CIOCCOLATO AL PROFUMO DI TÈ AL CARDAMOMO
Ottimo abbinamento con un thè nero, magari Assam come quello usato nella preparazione, questo pane o torta, se preferite, sa alimentare bene la gioia di una merenda che comincia a risentire delle esigenze autunnali.
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MINESTRA DI CECI CON PUNTA, CODA E GUANCIALE DI VITELLO
Questa minestra è un "classico" della cucina regionale italiana e non deve mai mancare sulla tavola del giorno dei morti. Può esser fatta con ogni tipo di carne, anche se la migliore è quella che si mantiene morbida a fine cottura come il vitello appunto.
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TRADIZIONE E CIBO - LA CUCINA DEI "MORTI"
Nell’immaginario collettivo arcaico i legumi, così come i semi, erano
connessi al mondo dell’Oltretomba. Ancora oggi, in alcune plaghe rurali,
fave e ceci sono il classico cibo del giorno dei morti. I rari ceci
neri sono i protagonisti della cisrà monferrina, come dello zimino
savonese. In Irpinia, il 2 novembre, le famiglie benestanti erano solite
distribuire una zuppa di ceci bolliti ai meno abbienti. “Ceci cotti per
l’anima dei morti” era la triste litania che frotte di poveretti, armati di cucchiai e scodelle, intonavano dinanzi alle case dei
signorotti.
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giovedì 5 novembre 2015
LEZIONI IN CUCINA DI CASA - GNIOCCHI E CANESTRELLI
Lezioni in cucina di casa,
rimettiamo il grembiule per cucinare insieme
GNIOCCHI E CANESTRELLI
Vi aspettiamo per trascorrere insieme qualche ora in serentità imparando i "trucchi" per la buona riuscita di sue "paste" importanti della cucina italiana e infine degustare i nostri manufatti nelle:
25 novembre 2015
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FOCACCIA DI RECCO
Si torna da una giornata al mare e cosa meglio di una focaccia di Recco? Preparazione rapida, gusto appetitoso e quel "sapore di sale"...
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