domenica 8 novembre 2015

TRADIZIONE E CIBO - IL NUTRIMENTO

“Dall’alimento nascono le creature viventi che si trovano sulla terra. Dopo vivono ancora grazie al nutrimento e alla fine ad esso ritornano.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.

Taittirîya Upanishad, Adhyâya II, Anuvâka 2

(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)

sabato 7 novembre 2015

POLLO ARROSTO AL PROFUMO DI LAVANDA CON PESCHE

Con la fantasia dei ricordi e i fiori ormai secchi di una gita in campagna, prepariamo questa pietanza dagli aromi insoliti, gustosa, che si accompagna bene con patate arrosto e fagiolini verdi. Da provare, potrebbe superare persino le vostre aspettative.

venerdì 6 novembre 2015

TORTA DI PANE, ZENZERO E CIOCCOLATO AL PROFUMO DI TÈ AL CARDAMOMO

Ottimo abbinamento con un thè nero, magari Assam come quello usato nella preparazione, questo pane o torta, se preferite, sa alimentare bene la gioia di una merenda che comincia a risentire delle esigenze autunnali. 

MINESTRA DI CECI CON PUNTA, CODA E GUANCIALE DI VITELLO

Questa minestra è un "classico" della cucina regionale italiana e non deve mai mancare sulla tavola del giorno dei morti. Può esser fatta con ogni tipo di carne, anche se la migliore è quella che si mantiene morbida a fine cottura come il vitello appunto.

TRADIZIONE E CIBO - LA CUCINA DEI "MORTI"

Nell’immaginario collettivo arcaico i legumi, così come i semi, erano connessi al mondo dell’Oltretomba. Ancora oggi, in alcune plaghe rurali, fave e ceci sono il classico cibo del giorno dei morti. I rari ceci neri sono i protagonisti della cisrà monferrina, come dello zimino savonese. In Irpinia, il 2 novembre, le famiglie benestanti erano solite distribuire una zuppa di ceci bolliti ai meno abbienti. “Ceci cotti per l’anima dei morti” era la triste litania che frotte di poveretti, armati di cucchiai e scodelle, intonavano dinanzi alle case dei signorotti.

giovedì 5 novembre 2015

LEZIONI IN CUCINA DI CASA - GNIOCCHI E CANESTRELLI


Lezioni in cucina di casa,
rimettiamo il grembiule per cucinare insieme

 GNIOCCHI E CANESTRELLI


Vi aspettiamo per trascorrere insieme qualche ora in serentità imparando i "trucchi" per la buona riuscita di sue "paste" importanti della cucina italiana e infine degustare i nostri manufatti nelle:

 

 25 novembre 2015

 






FOCACCIA DI RECCO


Si torna da una giornata al mare e cosa meglio di una focaccia di Recco? Preparazione rapida, gusto appetitoso e quel "sapore di sale"...