lunedì 23 novembre 2015
PIZZA CHIC
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Pizza
venerdì 20 novembre 2015
TORTA DI CAROTE CON RICOTTA
Una torta di semplice fattura, ma che da soddisfazione; piena di carote e quindi ricca di vitamine dalla A alla Z, in più quel tocco arancione la rende "simpatica anche alla prima occhiata.
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Torte
TRADIZIONE E CIBO - NON DI SOLO PANE
Se la divinità
lo vuole,
desidera un nutrimento per essa,
allora tutto il cosmo diventa cibo.
Se la divinità lo vuole,
allora tutto il cosmo diventa cibo.
Se la divinità lo vuole,
desidera un nutrimento per noi,
ecco il pasto come essa lo vuole.
La sua volontà corrisponde al suo desiderio.
Dite dunque a proposito di questo che essa lo vuole: essa è dunque ciò che è voluto.
ecco il pasto come essa lo vuole.
La sua volontà corrisponde al suo desiderio.
Dite dunque a proposito di questo che essa lo vuole: essa è dunque ciò che è voluto.
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Tradizione e cibo
sabato 14 novembre 2015
CRESPELLE DI GRANO SARACENO
Abbiamo "arrangiato" questa ricetta de “La Cucina italiana” (numero di marzo 2015).
La nostra variante non prevede il prosciutto perché usando un formaggio gustoso come la fontina, l’abbinamento con il salume a nostro parere “mortificherebbe” il terzo ingrediente del ripieno, le erbette. Inoltre fatto così questo piatto soddisfa anche le esigenze di altre diete.
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venerdì 13 novembre 2015
MES-CIÜA
È una tipica minestra ligure, più precisamente spezzina ed è considerata fra le più antiche. Gli ingredienti sono semplici, quindi si raccomanda che siano di ottima qualità per poter garantire la buona riuscita di questa minestra "povera".
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PANE, ALIMENTO QUOTIDIANO
Per introdurre l'argomento e meditrci un po' sopra:
"Beith-El, «casa di Dio», divenne Beith-Lehem, «casa del pane», la città in cui nacque Cristo; e ancora a proposito del pane che si identifica con la «carne» del Verbo manifestato, può essere interessante notare che la parola araba lahm, che è la stessa dell’ebraico lehem, ha appunto il significato di «carne» invece di quello di «pane»".
IL BUON PANE LO RICONOSCI ALLA SERA
Potrebbe sembrare un titolo di qualche racconto o
lo slogan per una campagna pubblicitaria, invece corrisponde a un dato di
fatto, basta provare. Oggi viviamo tempi in cui, avendo l'apparenza soppiantato
la sostanza, è fin troppo facile comperare al mattino un pane che è croccante e
profumato (il sapore ahimé non tradisce), mentre già dopo poche ore si sgonfia
e diviene gommoso. Ciò naturalmente non solo per l’imperizia dei panettieri che
purtroppo si vedono quasi tutti costretti a lavorare con quello che passa il
convento: farine di qualità sempre più scadente e preconfezionate per
realizzare i diversi tipi di pane. E se da un lato in ciò si può scorgere il costante
processo di infiltrazione dell’industria nelle attività produttive, agricole e artigianali,
dall’altro occorre altresì tener in conto che a seguito di una
esponenziale crescita dei costi di impresa, spesso
per cercare di non perdere quote di mercato ci si aggiusta come si può, magari
anteponendo un prezzo più economico alla qualità. Così è questa a farne le
spese e i consumatori ne pagano il prezzo vedendo aumentare in modo sempre più
diffuso intolleranze quali la ciliachia.
Per tali e altre ragioni, un
alimento di base che ci sostiene tutti i giorni come il pane, dovrebbe essere
fatto in casa come una volta, per recuperare le sue proprietà nutrizionali, sfatando
così anche la “superstizione” che la sua realizzazione richieda ore e ore di
faticoso lavoro: di fatto occorrono 30 minuti di impasto (per il quale ci si
può avvalere di una impastatrice elettrica), 35/45 minuti per la cottura; mentre
per la lievitazione che però non richiede attività da parte dell’attore, circa
10 ore.
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Tradizione e cibo
giovedì 12 novembre 2015
ROBIOLA
Il nome deriverebbe dal termine tardo-latino "rubeolus" riferito
alla colorazione rosata rossastra assunta dalla superficie dei formaggi
con l'avanzare della stagionatura; il toponimo è legato a Roccaverano,
un comune in provincia di Asti, ma l'area di produzione della robiola
comprende il territorio a cavallo fra le province di Asti e di
Alessandria nella parte orientale delle Langhe.
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mercoledì 11 novembre 2015
PASTA CON ZUCCA E CAVOLINI DI BRUXELLES
Una pasta dai colori autunnali, sfumati... cremosa; dal sapore delicato che unisce bene due ortaggi classici di stagione.
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Zucca
martedì 10 novembre 2015
AGLIO
Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea.
et vir prudens non abhorrebit ea.
[Siracide, 38:4]
Va bene per tutte le stagioni, se si semina a ottobre lo si potrà gustare nelle bruschette a primavera, se si semina a marzo sarà pronto per la bagna caöda autunnale. È uno di quegli ingredienti che da solo fa "ricetta", pasta aglio e olio insegna.
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Rimedi naturali
lunedì 9 novembre 2015
PESCI AZZURRI
Vengono generalmente definite PESCI AZZURRI alcune specie di pesci
caratterizzati da colorazione dorsale tendente spesso al blu, in qualche
caso verde e da colorazione ventrale argentea. I piatti preparati con
tali specie di pesce sono spesso considerati "cucina povera", ma il
pesce azzurro è molto apprezzato in cucina per le qualità nutrizionali
delle carni.
PANE AL ROSMARINO CON UVETTA E NOCI
“Quando ogni cosa è considerata Una, noi torniamo alla fonte e restiamo dove siamo sempre stati”
(Seng-T’San)
domenica 8 novembre 2015
TARTUFI MUSCOVADO

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Tartufi
TRADIZIONE E CIBO - IL NUTRIMENTO
“Dall’alimento nascono le creature
viventi che si trovano sulla terra. Dopo vivono ancora grazie al
nutrimento e alla fine ad esso ritornano.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.
Taittirîya Upanishad, Adhyâya
II, Anuvâka 2
(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)
(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)
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Tradizione e cibo
sabato 7 novembre 2015
POLLO ARROSTO AL PROFUMO DI LAVANDA CON PESCHE
Con la fantasia dei ricordi e i fiori ormai secchi di una gita in campagna, prepariamo questa pietanza dagli aromi insoliti, gustosa, che si accompagna bene con patate arrosto e fagiolini
verdi. Da provare, potrebbe superare persino le vostre aspettative.
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Pesche,
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Secondi piatti
venerdì 6 novembre 2015
TORTA DI PANE, ZENZERO E CIOCCOLATO AL PROFUMO DI TÈ AL CARDAMOMO
Ottimo abbinamento con un thè nero, magari Assam come quello usato nella preparazione, questo pane o torta, se preferite, sa alimentare bene la gioia di una merenda che comincia a risentire delle esigenze autunnali.
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Thè,
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Zenzero
MINESTRA DI CECI CON PUNTA, CODA E GUANCIALE DI VITELLO
Questa minestra è un "classico" della cucina regionale italiana e non deve mai mancare sulla tavola del giorno dei morti. Può esser fatta con ogni tipo di carne, anche se la migliore è quella che si mantiene morbida a fine cottura come il vitello appunto.
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Vitello
TRADIZIONE E CIBO - LA CUCINA DEI "MORTI"
Nell’immaginario collettivo arcaico i legumi, così come i semi, erano
connessi al mondo dell’Oltretomba. Ancora oggi, in alcune plaghe rurali,
fave e ceci sono il classico cibo del giorno dei morti. I rari ceci
neri sono i protagonisti della cisrà monferrina, come dello zimino
savonese. In Irpinia, il 2 novembre, le famiglie benestanti erano solite
distribuire una zuppa di ceci bolliti ai meno abbienti. “Ceci cotti per
l’anima dei morti” era la triste litania che frotte di poveretti, armati di cucchiai e scodelle, intonavano dinanzi alle case dei
signorotti.
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Tradizione e cibo
giovedì 5 novembre 2015
LEZIONI IN CUCINA DI CASA - GNIOCCHI E CANESTRELLI
Lezioni in cucina di casa,
rimettiamo il grembiule per cucinare insieme
GNIOCCHI E CANESTRELLI
Vi aspettiamo per trascorrere insieme qualche ora in serentità imparando i "trucchi" per la buona riuscita di sue "paste" importanti della cucina italiana e infine degustare i nostri manufatti nelle:
25 novembre 2015
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Gniocchi,
Lezioni di cucina,
Pasta frolla
FOCACCIA DI RECCO
Si torna da una giornata al mare e cosa meglio di una focaccia di Recco? Preparazione rapida, gusto appetitoso e quel "sapore di sale"...
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