Gabriele D'Annunzio
inventò il nome e scrisse un madrigale: quale onore per un dolce
regionale! Ma aveva ragione! Chi lo ha fatto per la prima volta, un
pasticcere di Pescara nel 1920, ha proprio azzeccato la combinazione
del gusti di mais, burro, aromi degli agrumi e cioccolato fondente.
La pasta del Parrozzo, al inizio sembra un po' asciutta, ma abbinato
con un tè o vino dolce si scioglie subito in bocca. Proponetelo anche ai vostri ospiti nel pranzo di Natale.
Ingredienti
(per 8-10 persone)
170 gr. zucchero semolato
150 gr. farina di mandorle
150 gr. semola di grano duro rimacinata
più un po'
100 gr. burro
100 gr. cioccolato fondente
50 gr. farina di mais gialla
5 uova
limone – arancia
lievito in polvere per dolci
Preparazione
Separate i tuorli
dagli albumi. Montate i tuorli con lo zucchero, finché non saranno
ben schiumosi. Aggiungete la scorza grattugiata di un limone e
di un'arancia.
Mescolate e unite
anche 100 gr. di burro fuso, infine le farine, un cucchiaino da caffè
di lievito.
Montate a neve i 5
albumi e incorporateli delicatamente al composto.
Imburrate e
infarinate con la semola uno stampo semisferico (capienza 1,5 litri)
e versatevi il composto.
Sciogliete il
cioccolato con 15 gr. di burro a bagnomaria.
Sfornate il dolce,
capovolgetelo su una gratella e colatevi sopra il cioccolato fuso.
Lasciatelo
raffreddare e servitelo.
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