et vir prudens non abhorrebit ea
[Siracide, 38:4]
Originario
del Messico e del Perù, il girasole è diffuso in Italia, dove nasce
spontaneamente ed è coltivato a scopo commerciale. È una pianta annua robusta,
con busto eretto, alto fino a tre metri e foglie ovali coperte da una fitta
peluria; i fiori sono grossi capolini con petali giallo oro, al c cui interno
si trovano numerosi semi.
I suoi usi
sono molteplici: l'olio, leggero e digeribile, è spesso presente sulle
nostre tavole; i semi, tostati e macinati, vengono impiegati come
succedaneo del caffè; le foglie essiccate possono sostituire il tabacco
da sigaretta. Se ne ricava anche un miele giallo arancio che
cristallizza in modo compatto ed è poco aromatico, con proprietà importanti
quale febbrifugo e regolatore del colesterolo.
In
fitoterapia se ne
utilizzano i semi, le foglie e i gambi più teneri, efficaci per combattere
l'emicrania, il raffreddore, le febbri malariche, il mal di stomaco.
Infuso: con i semi
di girasole usati al posto del caffe si ottiene una bevanda gradevole ed utile
a calmare gli stati ansiosi.
Tintura: lasciare
macerare 2 gr. di foglie secche di girasole in 20 gr. di alcol a 60° per 10
giorni, quindi filtrare. In caso di febbre prenderne 20 gocce 3/4 volte al
giorno, è un efficace febbrifugo.
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