Tomatl lo chiamano gli Aztechi, nome tradotto quasi letteralmente nelle principali lingue europee, tranne in italiano perché il botanico senese Pierandrea Mattioli, ispirato dal colore del frutto che originariamente era giallo dorato, lo battezzò pomo d'oro; sopravvive tuttavia l'idioma originario in diverse accezioni dialettali. Fra Bernardino de Sahagùn riferiva, dopo la conquista del Messico, che si vendeva al mercato di Tenochtitlàn, un sugo a base di pomodoro mescolato a peperoncino, semi di zucca, peperoncini verdi piccanti insieme con altri ortaggi che lo rendevano particolarmente saporito. Ma il pomodoro accompagnava anche carni e pesci.