Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea.
Il lauro, o alloro, è usato sia in cucina che per scopi ornamentali. Originario dell'Asia minore, fa parte ormai della vegetazione della macchia mediterranea. Presso gli antichi era l'albero sacro di Apollo e venivano incoronati con i suoi rami intrecciati poeti, atleti, generali vittoriosi e imperatori, ad indicare la gloria dell'azione compiuta. Nel Medioevo si coronavano con esso soprattutto gli artisti e i neodottori e da ciò ebbe origine la parola bacellariato (da "bacca lauris") e laurea (da "laurus").
In cucina le sue qualità aromatiche sono utilizzate per insaporire marinate, arrosti, selvaggina, brasati, salmì, pesce, conserve di frutta, verdure e funghi.
In erboristeria le foglie e le bacche sono impiegate per i disturbi dell'apparato digerente per cui sono molto efficaci.
Infuso: mettete un cucchiaio di foglie essicate e tritate in una tazza di acqua bollente e lasciate riposare per 10 minuti, quindi filtrate e bevete (anche nel corso di una giornata). Agevola la digestione e l'eliminazione dei gas intestinali; è altresì efficace contro stanchezza e insonia, l'influenza e i raffreddori.
Olio: mettere in un bicchiere di olio di oliva una manciata di bacche dopo averle sbiciolate nel mortaio e lasciate in infusione per dieci giorni; trascorso il tempo spremete e filtrate. L'olio così ricavato, si applica sulla parte dolorante e risulta un buon lenitivo in caso di contusioni, reumatismi ed emorroidi.
Decotto: mettete due manciate di foglie fresche in un litro d'acqua e fate bollire per circa 5 minuti, poi filtrate il decotto e versatelo nella vasca già piena d'acqua e mescolate bene, vi concederete così un bagno rilassante e deodorante. Aggiunto ai pediluvi combatte i cattivi odori della sudorazione.
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