et vir prudens non abhorrebit ea
Il fagiolo è una pianta dal fusto rampicante o eretto e cespuglioso, con foglie sparse composte, trifogliate, a foglioline ovali e fiori in grappoli ascellari; se ne registrano diverse varietà autoctone fin dall'antichità, ma con la scoperta dell'America giunsero nuove specie di fagioli, più carnose e vellutate che furono subito coltivate con successo negli orti vaticani. Il più diffuso oggi è il Phaseolus vulgaris, di cui esistono 14.000 varietà. I legumi sono pendenti, lunghi 10/20 cm., con semi di grandezza e colore variabile. La pianta, nana o rampicante, è coltivata sia per i semi, che costituiscono un'eccellente alimento, sia per i fagiolini.
In fitoterapia vengono usate solo le bucce, che coontengono allantoina, betaina, tirosina, aminoacidi, trigonellina, zucchero e sali minerali, in particolare potassio. Diuretiche e ipoglicemizzanti, sono impiegate contro le malattie renali e cardiache, i reumatismi, la gotta, l'arteriosclerosi iniziale, l'ipercolesterolemia e l'ipertensione. L'acqua di cottura dei fagiolini si può assumere come bevanda ricostituente, nella miura di 3 bicchieri al giorno. I semi, fatti tostare, sono un ottimo surrogato del caffè.
Decotto: bollite per qualche minuto una manciata di baccelli freschi in 1 l. di acqua. Lasciate riposare per 15 minuti e berne 3 bicchieri al giorno a digiuno.
Infuso: versate 1 l. di acqua bollente in un recipiente con una manciata di baccelli essicati e sminuzzati. Lasciate riposare per 20 minuti e bevetene 3 bicchieri al giorno.
Polvere: ridurre una manciata di baccelli in polvere finissima. Prendetene 1 cucchiaio in ostia o cachet oppure misto a miele o marmellata.
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