giovedì 28 settembre 2017

VOLEMOSE BENE - IL PIATTO VUOTO CHE VERRÁ

Avevo posto una domanda qualche giorno addietro, "abbiamo mangiato ieri, ma oggi e domani?" Stando al rapporto annuale di Biodiversity International non dovrà essere un'abitudine scontata quella di avere cibo nel piatto perché sono a RISCHIO DI ESTINZIONE diverse varietà alimentari che faranno scendere sempre più il numero delle speci da cui proviene il cibo. Che dire... a mio avviso se non ci sarà un radicale cambiamento della mentalità e dello stile di vita, temo che ne vedremo delle brutte. 
O Signore benedici e proteggi la Tua Terra perché ci dia sempre buoni frutti e ci offra un luogo di sosta nel nostro viaggio che riconduce a Te.

(ANSA) - Roma, 26 settembre 2017
La sesta estinzione di massa non riguarda solo fauna e flora selvatica, ma minaccia anche le riserve di cibo del globo. A rischio scomparsa, infatti, non sono solo gli animali, ma anche molti semi di colture. A lanciare l'Sos è Biodiversity International, gruppo di ricerca internazionale con sede in Italia, in un rapporto che punta ad accendere i riflettori sull'importanza dell'agrobiodiversità.
"Specie come la tigre del Bengala o la balena blu stanno sparendo a una velocità allarmante", spiega in un intervento sul Guardian Ann Tutwiler, direttrice del gruppo. Tuttavia, rimarca, "una fetta enorme di specie di piante e animali che costituiscono le fondamenta della nostra riserva di cibo, conosciuta come agrobiodiversità, è altrettanto in pericolo, anche se non riceve la stessa attenzione". Almeno mille le specie coltivate già a rischio, mentre tre quarti del cibo odierno proviene da appena 12 specie di colture e da 5 specie di animali. A rischio, sottolinea Tutwiler, ci sono anche alcune delle golosità più gettonate: patatine fritte, cioccolato e caffè. Quasi un quarto delle specie di patate selvatiche (22%) potrebbe estinguersi entro il 2055 a causa dei cambiamenti climatici, scrive. In Ghana e Costa d'Avorio, che producono il 70% della materia prima per il cioccolato, gli alberi di cacao potrebbero non sopravvivere a un aumento di temperatura di 2 gradi nei prossimi 40 anni. I raccolti di caffè in Tanzania sono scesi del 50% dal 1960.

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