mercoledì 13 settembre 2017

PAPPA DI POMODORO

Questa zuppa come spesso accade con quelle toscane, è fatta con poco, ma in cambio da molto, profumo, colore, sapore e soprattutto l'allegria che unisce tutto il resto nella soddisfazione della tavola e dei commensali.


martedì 12 settembre 2017

TRADIZIONE E CIBO - LA VALENZA SIMBOLICA DEL CIBO NEL MONDO INDIANO

In un altro post ho fatto riferimento alla Traittirîya Upanishad per evidenziare come l'alimento per gli Indù sia assimilabile se non addirittura coincidente con il Brahman stesso, la Realtà Assoluta. Prima di "dare la parola"  a Laura Scopela, riportando un estratto di "Le prescrizioni alimentari di carattere religioso", vorrei aggiungere per completezza come si conclude  l'Anuvâka 2 dell'Adhyâya II della Umanishad menzionata:


In vero, al di là di quello, che è questo [corpo] costituito dall’essenza del cibo, vi è un altro e [più] interno sé [=veicolo-corpo] costituito di energia vitale. Da questo [corpo costituito di energia vitale] è riempito quello [costituito di cibo]. In vero, questo stesso [veicolo costituito di energia vitale] ha ancora fattezza umana. Questo [sé di energia vitale] dalla fattezza umana è conforme alla fattezza umana di quello [più esterno costituito di cibo].

Di questo, il prāna[1] stesso è il corpo. 
Il vyāna[2] è il lato destro [meridionale]. 
L’ apāna[3] è il lato sinistro [settentrionale]. 
Lo spazio è l’Ātmā [il tronco]. 
La Terra è l'estremità quale base stabile.  
Anche a tale riguardo vi è questo Śloka[4].

Questo consente di lasciare intravedere molto di più di quanto non possa emergere da scritti come quello della Scopel che pure hanno l'indubbio merito di sensibilizzare e avvicinare il pubblico a un argomento così importante come quello dell'alimentazione tradizionale, proponendolo inoltre in una prospettiva non molto usaule per questi tempi che il lettore interessato potrà senz'altro approfondire per conto proprio.



La valenza simbolica del cibo nel mondo indiano
di Laura Scopel



L’Induismo, confessione religiosa che in Italia conta circa cinquemila fedeli e tiene rapporti con cinquanta­mila induisti immigrati, ha fatto dell’alimentazione uno dei suoi dogmi di maggior spessore. Il cibo nelle sue diverse modalità di cottura e consumazione, sommate alle differenti fasi di elaborazione che il corpo umano gli riserva, ha assunto una valenza simbolica e spirituale fin dal Vedismo, considerato ormai unanimemente l’origine di quello che noi oggi definiamo Induismo.
Gli induisti ritengono che la posizione sociale di un uomo o di un gruppo dipenda anche dagli alimenti che rifiuta di mangiare, poiché l’appartenenza a un casta gerarchicamente superiore comporta maggiori restrizio­ni alimentari.
Il cibo è un veicolo di scambio poiché attraverso l’alimentazione si condividono meriti e demeriti sociali e, inoltre, può comportare conseguenze negative sul piano del ciclo delle rinascite poiché, se proibito, conta­mina i tessuti del corpo in cui si è trasformato. La marginalità sociale trova spesso espressione attraverso riferimenti alla sfera del cibo invero quelli che vengono chiamati “fuori casta” vengono definiti “gente che cucina cani”.

lunedì 11 settembre 2017

VERDURE RIPIENE

La cucina ligure è spesso di “magro”: buona parte è giocata proprio dalle verdure fresche, che possono giovarsi dei più aromatici arricchimenti, come basilico, aglio, anche funghi secchi. Provate queste verdure ripiene di semplice esecuzione, ma ottime quanto ad aspetto e sapore!


sabato 9 settembre 2017

PANINO DI PESCE

НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

Abbiamo preso spunto per questa preparazione da una chiacchierata con la nostra amica Laura che a New York ha assaporato degli ottimi lobster roll (farcitura con astice); certo il nostro è un semplice panino di pesce e perciò anche il prezzo è decisamente più abbordabile rispetto a quello newyorkése, ma non per questo meno buono.

venerdì 8 settembre 2017

PETITS-BEURRE

Petits-beurre in 11 mosse, si potrebbe dire; ma in realtà è talmente semplice fare questi biscotti che sembra già di assaporarli fin dalla lavorazione. Genuini e fragranti, con un nome dolce che sembra uscito da una fiaba.

mercoledì 6 settembre 2017

DECOTTO DI GINEPRO, LIQUERIZIA E ZENZERO


Dal Medio Evo una ricetta del "Libro delle creature" di Ildegarda di Bingen, bedessa benedettina. Indicata a digiuno o dopo i pasti perché "addolcisce e diminuisce i dolori del petto, del polmone e del fegato" (quindi presumiamo che abbia proprietà calmanti, lenitive per le vie respiratorie, benefiche per l'apparato digerente). L'abbiamo provata e se non possiamo "certificare" immediatamente le virtù terapeutiche indicate, certo rimane un sapore gradevole e aromatico con sfumature di resine che rendono questa bevanda piacevole e rilassante.

martedì 5 settembre 2017

MINESTRA IN BRODO DI PESCE



Questa minestra tipica della zona di Bitonto, viene di solito servita senza il nasello che viene consumato come secondo piatto. Per parte nostra invece la proponiamo con la polpa del pesce e volendo con qualche crostino di pane raffermo tostato in padella; in ogni caso il risultato è sempre ottimo.

VOLEMOSE BENE - DONNE DI MAIS




"Donne di mais" di Esther Vivas, fra gli articoli proposti della stessa autrice, presenta i maggiori connotati ideologici di impronta marxista. Seppure tutto è politica, si potrebbe dire, perché non c’è nulla di ciò che un individuo pensa e fa che non vada a influire sugli equilibri della “polis”, tuttavia ogni categoria ideologica in ultimo costituisce solo una gabbia, quindi un limite per la Verità. Pertanto tutti coloro che vorranno leggere questa pagina, se condividono quanto appena asserito, dovrebbero cercare solo di cogliere le informazioni, che danno la misura di cosa bolle in pentola, i tratti essenziali della "ricetta" che si sta preparando che per la sua natura presenta quegli "ingredienti" oppressivi di un sistema che affamando gli uomini li controlla e li domina come fossero animali. Non si può dunque che dissentire anche con le conclusioni perché un male come la “globalizzazione” non si può combatterlo con un’altra “globalizzazione parziale” (com’è la “resistenza al femminile”), ma semmai operando un raddrizzamento delle coscienze che si fondi sul riconoscimento di Principi Universali. Fatto ciò, “recuperare il nostro diritto a decidere su cosa, come e dove si produce ciò che mangiamo, della riappropriazione della terra, dell’acqua e delle sementi da parte dei contadini e di combattere il monopolio lungo la catena agroalimentare”, verrà da sé.



DONNE DI MAIS
 di Esther Vivas

Si calcola che nei paesi del Sud del mondo ricada sulle donne tra il 60 e  l’80%  della produzione alimentare (un 50% a livello mondiale): sono esse che si occupano della lavorazione della terra, della manutenzione delle sementi, della raccolta e dell’acqua. Sono loro che portano avanti le coltivazioni di alimenti, quali riso, grano e mais, che sfamano le popolazioni più povere del Sud del mondo, ma nonostante il loro ruolo fondamentale sono proprio le donne, insieme ai bambini, coloro che soffrono di più la fame.

lunedì 4 settembre 2017

GINEPRO

Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

BRUSCHETTA CON FICHI E ROBIOLA

На русском языке ниже

I francesi la chiamano “canapé de figues au fromage de brebis et chevre”, e certamente, al orecchio suona cosi melodioso, armonico...come un concerto di François Couperin. Ma più di tutto, la melodia e l'armonia in cucina la si deve sentire al palato, quando la dolcezza del fico si incontra con l'acidulo del formaggio fresco. Oh, yeah! Il tutto adagiato sul pane buono di casa...

mercoledì 30 agosto 2017

PANETTONE GENOVESE

На русском языке ниже

Il "panettone" di Genova si mangia tutto l'anno e se avete degli amici genovesi, sicuramente la loro visita sarà sempre accompagnata da questo dolce "antico". Altrimenti potete anche farlo da voi seguendo la ricetta che non presenta particolari difficoltà a fronte di un manufatto di rara bontà: friabile, ricco di sapore e molteplici sfumature. La versione che proponiamo risulta "mora" perché fatta con lo zucchero muscovado e con il tamarindo concentrato: il risultato non ne perde, anzi!

NOCCIOLO


Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]



martedì 29 agosto 2017

VOLEMOSE BENE - MANGIARSI IL MONDO





"Questo modello di alimentazione chilometrica e viaggiante, così come l’uso di agrochimici derivati dal petrolio, implica una forte dipendenza dalle risorse fossili. Di conseguenza, nella misura in cui il modello produttivo agricolo e dell’allevamento industriale dipendano fortemente dal petrolio, la crisi alimentare, la crisi energetica e la crisi climatica sono intimamente relazionate".

sabato 26 agosto 2017

COOKIES

Biscotti friabili, ricchi di burro con pezzetti di cioccolato, complici e testimoni della vostra meritata pausa-caffè.

martedì 22 agosto 2017

"CAVIALE" DI MELANZANE (Baklazhannovaya ikra)



Il sapore che appaga il palato non ha un prezzo: sia una prelibatezza del valore di 40\ per 50 gr. come nel caso del caviale nero del Volga, sia come per questa ricetta popolare russa che in euro non arriva neanche a 5. Le dosi sono abbondanti, perciò basteranno a 4 persone per 3 volte e l'impiego molto versatile (si abbina bene con pesce e carne grigliata) anche se suggeriamo di consumarlo semplicemente su una fetta di pane a mo' di bruschetta; anche i più esigenti e affamati non rimarranno delusi, garantito!

MANGIAMO FAGIOLI

Sempre considerati come cibo umile, adatto alle tavole dei contadini e degli operai, piuttosto che a quelle dei potenti, sono capaci di sostituire le proteine animali se li si accompagna con cereali, formaggi e uova. Contengono infatti il 22% di protidi, un'altissima percentuale di carboidrati, le vitamine A, B; C, oltre ad abbondanti sali minerali. E allora cosa aspettiamo, mangiamo fagioli!

lunedì 21 agosto 2017

PASTA ALLA CARBONARA PER FINTA


A volte le cose non sono come sembrano; ma meglio! Questa “finta” carbonara è tutta vegetariana, fatta con le verdure d'agosto, gustosa, ma leggera e ugualmente fine e bella da vedere.

domenica 20 agosto 2017

VOLEMOSE BENE - GIUSTA MISURA E CORRETTA ALIMENTAZIONE








Il discorso vien lungo, verrebbe subito da dire; ma come spesso capita occorre andare al punto centrale per cogliere l’ampiezza di una circonferenza, perché altrimenti, prendendo dei riferimenti impropri si finisce per disperdersi. Così come quando oggi parliamo di alimentazione, rimedi naturali, proprietà dei cibi, delle erbe e delle bevande, se non contestualizziamo rischiamo di compilare una sorta di lista della spesa che ci fa spendere tempo e denaro con pochi risultato. Per questo accostando le opere di Saggi e di Santi, prima ancora di affrontare i contenuti occorre rifarsi al Contenente: tutti costoro infatti, a qualsiasi religione appartengano, hanno una cosa che li unisce, sono credenti nell’Essere Supremo. Non meraviglia pertanto che anche quando parlino delle cose che riguardano più da vicino l’essere umano, come l’alimentazione e le cure, lo facciano non per sentito dire o per “studio” acquisito, ma per conoscenza ed esperienza diretta; ciò naturalmente implica però un ordine e un’armonia che seppure ancora oggi sono presenti, l’uomo moderno è un po’ desueto e insensibile a cogliere. Leggendo dunque anche solo queste poche note che proponiamo sotto a cura della dottoressa Guarato, occorre avere in vista l’Unità del mosaico e non considerare le diverse pietruzze che lo compongono come a sé stanti; i risultati di questo cambio di prospettiva che di questi tempi può apparire certamente “rivoluzionario” possono essere davvero inaspettati, riportando in tutte le cosea a quella "giusta misura"  che come diceva Ildegarda "l'uomo non può che imporsi da solo".
 


L’alimentazione secondo Santa Ildegarda 
Dott.ssa Katie Alessia Guarato (biologa nutrizionista)


Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), monaca benedettina, fu una personalità straordinariamente eclettica. E’ considerata una delle figure più significative del Medioevo. Ultima figlia di una famiglia aristocratica, entrò in convento all’età di 8 anni e vi rimase fino alla morte, avvenuta all’età, per quei tempi straordinaria, di 81 anni. Ildegarda definisce subtilitates le forze curative che la natura nasconde dentro gli alimenti. 

sabato 19 agosto 2017

TISANA DI ROSA CANINA

Per affrontare le “intemperie” della giornata, a volte dobbiamo ricorre all'aiuto di un surplus di alimenti rigeneranti: i frutti di rosa canina sono fra questi. Per dare poi ulteriormente “manforte ai rinforzi” aggiungete nella tisana anche un po' di ginseng coreano. Assumetene una tazza per due settimane la mattina a digiuno: potrete così beneficiare della sua azione psicostimolante, energetica e di rafforzo immunitario.

FAGIOLI

Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]