Mi ricordo molto bene l’odore di questa minestra che si diffondeva dalla cucina della casa di campagna dove allora abitavano i miei suoceri. L’odore e questa minestra per la verità non hanno niente di particolare, anzi, è una minestra povera, rustica che in Piemonte “insistono” a preparare prevalentemente nel periodo “dei morti”. È di cottura lenta e lunga come le notti di novembre; è appetitosa e riscalda e sicuramente poteva essere necessaria per avere un piacevole ristoro negli umidi e freddi anni del passato, quando la stufa della cucina provvedeva a tutta la casa. Negli odierni giorni novembrini, forse abbiamo bisogno piuttosto di un calore che ci scaldasse l’anima o rinfrancasse l’umore. Questa umile minestra a me dà anche questo, facendo riaffiorare i ricordi dei cari che non sono più qui con me, i cari che mi regalavano il senso rassicurante della protezione famigliare degli anziani. Proprio quello di cui ho bisogno in questi giorni, quando dalla finestra scorgo solo una nebbia ceca. Mia suocera cuoceva delle quantità esagerate di cisrò che poi mangiavamo per 3/4 giorni: è l’uso antico! Potete sostituire la carne di maiale con altri tipi: vitello, manzo, anche l’agnello – viene ugualmente buona. E se volete avere una cisrò più gustosa, d’altri tempi, aggiungete anche qualche pezzo di testina, un orecchio e il codino del maiale.
sabato 7 novembre 2020
CISRÒ (Minestra di ceci alla peimontese)
martedì 27 ottobre 2020
TORTA SALATA DI PANE SECCO E POMODORI
Un'ottima ricetta dove si intersecano molte delle nostre necessità: smaltire il pane raffermo dell'altro ieri; con un leggero movimento della mano, impastare quasi tutti gli ingredienti senza trucchi; mangiare verdure (pomodori), che significa salute. Tutto ciò risulta gustoso e versatile - per cena con un'insalata fresca o per pranzo al lavoro, o a fine giornata con un aperitivo, se non proprio ore, almeno un momento di appagante felicità.
lunedì 12 ottobre 2020
SBRISOLONA AL CACAO
martedì 29 settembre 2020
TORTA DI MELE DI NONNA KLUGMANN
НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ
Perché fare questa torta?
Perché il suo impasto è veramente soffice e aromatico, umido al punto giusto; si prepara come tutte le torte di mele, con semplicità. Ma confesso che nella “tappa” di mondatura delle mele mi annoio un po'. Poi quando la torta è pronta le mele rimangono leggermente croccanti, il giusto contrasto con il morbido impasto.
Quando fare questa torta?
Facciamola adesso per dare il benvenuto all’ autunno: al tempo delle mele e delle melanconie, del novello e delle sciarpe color arancione.
E la nonna?
La ricetta della torta non me l’ha passata direttamente la nonna Klugmann perché neppure la conosco; la ricetta l’ho trovata nella rivista dedicata alla nipote, Antonia Klugmann, una chef di Trieste con idee limpide e una stella Michelin.
mercoledì 23 settembre 2020
GALETTE DI FICHI E NOCI
sabato 19 settembre 2020
PANCAKES
giovedì 17 settembre 2020
CAPPERO
martedì 15 settembre 2020
CHOCO ACQUI 2020
lunedì 14 settembre 2020
CREMA DI LATTUGA
sabato 12 settembre 2020
TRADIZIONE E CIBO - REGOLE ALIMENTARI DEL CRISTIANESIMO ORTODOSSO
venerdì 11 settembre 2020
LATTUGA
lunedì 7 settembre 2020
POLPETTINE DI MELANZANE ALLA SICILIANA
venerdì 4 settembre 2020
CRESPELLE SALATE CON...
giovedì 3 settembre 2020
EQUISETO
domenica 30 agosto 2020
LUMACHE A ZIMINO
mercoledì 26 agosto 2020
SAGRA DELLE LUMACHE A MOLINI DI TRIORA
martedì 25 agosto 2020
CON LE LUMACHE SI VA PIANO, MA SANI E LONTANO
Con i temporali di agosto, riappaiono sui muretti, negli orti e sui cigli di sentieri e strade, le lumache, quasi a preannunciare che l'autunno ormai è alle porte. L'articolo proposto, a cui farà seguito una gustosa ricetta, informa su tante cose che della lumaca forse non sapevamo.
A molti può sembrare curioso che recentemente i Carabinieri del NAS abbiano scoperto e denunciato alle competenti Autorità Sanitarie un allevamento di lumache che presentava carenze igienico sanitarie. Non tutti sanno infatti che si tratta di una importante realtà nel nostro Paese. Dai dati dall’Associazione Nazionale di Elicicoltura (ANE) risulta l’esistenza di 870 aziende che impiegano 8900 persone; la produzione annuale è di circa 44.000 tonnellate per un volume di affari di circa 290 milioni di euro. Infine ogni anno si svolgono 900 manifestazioni (fiere, sagre, feste, ecc.) dedicate alle lumache.