giovedì 3 settembre 2020

EQUISETO

Creavit Deus medicamenta de terra  
et vir prudens non abhorrebit ea.

[Siracide, 38:4]



L'equiseto, o coda di cavallo, è una pianta ampiamente diffusa, soprattutto in luoghi umidi, paludosi e argillosi. Fra le speci più comuni in Italia, vi sono l'equiseto dei campi e l'equiseto massimo: il primo cresce nei campi coltivati e umidi, il secondo, quello che abbiamo fotografato, nei luoghi paludosi e lungo i fossi. Le due specie, prima della comparsa della carta vetrata, venivano utilizzate per levigare il legno, l'avorio e i metalli. Vengono raccolti durante l'estate, si essicano all'ombra in luoghi ben arieggiati e si conservano in sacchetti di carta. La parte aerea di queste due piantine, contiene una forte quantità di acido salicilico, oltre ad acido aossalico, malico, resina, saponina ed equisetonina. Entrambe le specie sono fortemente diuretiche e hanno proprietà emostatiche, rimineralizzanti e astringenti. I decotti stimolano la diuresi e sono efficaci contro la cistite, la renella i dolori dei reni e delle vie urinarie. 

Come si usa

Decotto: prendere una manciata di pianta fresca o essicata, metterla in 1 litro di acqua e fare bollire per 5 minuti. Filtrare e berne 3/4 bicchieri al giorno.

Polvere: 1 cucchiaino di pianta in polvere impastata con miele o marmellata e presa 3 volte al giorno è utile come rimineralizzante, ricalcificante delle ossa, nei casi di anemia, emorragie, idropisia e oliguria.

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