Prima di tutto riteniamio che sia una
questione di "mentalità"; ma questa è pur vero che per formarsi da
qualche parte deve pur prendere. E siccome oggi gli autentici Principi, quelli
spirituali per intenderci sono stasti riposti in soffitta come "cose vecchie", è più facile essere
esposti a correnti di pensiero di equivoca provenienza e indotti ad arte al
solo scopo di "asservire", seppure mai come oggio si abbia la sensazione di essere liberi. In taluni casi una buona coscienza critica
potrebbe giovare, ma se le fondamenta non sono solide è comunque come costruire
sulla sabbia, fatica sprecata. Per tale ragione le domande che si trovano nell'articolo che
segue dovrebbero se non altro scuotere le coscienze e fare aprire gli occhi sul
fatto che davvero "il consumo consuma" e "la felicità non si
compra a colpi di buoni sconto" che va quasi sempre a scapito della qualità. E se dunque all'inizio è una questione di
mentalità, alla fine questa determina uno stile di vita.
Consumare danneggia gravemente la tua salute… e quella del pianeta
di Esther Vivas
“Una signora,
per ottenere le migliori offerte nel discount Wal-Mart, è arrivata al punto di
spruzzare con uno spray al peperoncino gli altri clienti, con l’intenzione di
allontanarli dalla merce desiderata”. Questa potrebbe essere la scena di un film
di Pedro Almodóvar se non fosse che l’immagine appartiene alla realtà e la
storia è stata pubblicata, il 25/11/2011, sul quotidiano Los Angeles Times.


















