Visualizzazione post con etichetta Alimento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alimento. Mostra tutti i post

lunedì 9 luglio 2018

VOLEMOSE BENE - COMPORTAMENTI ALIMENTARI DEI GIOVANI



Avendo dei figli in crescita, e cercando di fornire loro tutto quanto serve per un corretto sviluppo, quindi non solo buon cibo, ma "istruzioni per l'uso", tali per cui riflettano il più possibile su cosa fanno, accolgo con favore questa piccola indagine effettuata in un liceo italiano che a mio avviso costituisce un campione e fornisce qualche dato su cui riflettere per una migliore messa a punto di quegli stili che alla lunga determineranno benessere o malessere e che il più delle volte sono determinati dalla presenza o meno di adeguata informazione, sensibilità e cura verso sé stessi e l'ambiente in cui si vive.
 
Comportamenti alimentari dei giovani

Gli studenti del Liceo Scientifico Majorana di Latina mi hanno invitato a discutere dei risultati di una loro indagine condotta facendo riempire un questionario a circa 300 ragazzi tra i 13 e i 19 anni.
In sintesi hanno rilevato:

mercoledì 4 luglio 2018

VOLEMOSE BENE - CIBO SPAZZATURA O ALIMENTAZIONE SPAZZATURA?


Mantenere un stile di vita sano, implica quella sobrietà che poi si traduce in attenzione, scrupolo, diffidenza verso le molte sirene che cantano in modo ammaliante le meraviglie dei ritrovati moderni. Così, detto in soldoni, se si tenesse sempre desto lo spirito critico si eviterebbe di farsi prendere per il naso senza neppure accorgersene. Ma se è vero che non è tutto oro quello che luccica, è altrettanto vero che bisogna saper discernere con giudizio perché si potrebbero pregiudicare, per partito preso, delle possibilità vantaggiose. Così questa breve lettura nei miei intendimenti si propone di fornire qualche dato per aiutare a rimettere un po' le cose a posto, senza pregiudizio né fanatismo, ricordando che stiamo parlando di uno dei beni più preziosi, l'ntegrità fisica e la salute.


Cibo spazzatura o alimentazione spazzatura?*

Tra i giovani e i giovanissimi, ma non solo, è molto diffuso il consumo di cibi ipercalorici. Questi vanno dalle merendine alle bevande gassate zuccherate, dai pasti veloci nei fast food ai tanti snack salati, di cui molti ignorano le elevate quantità di grasso. A questo tipo di alimentazione viene associata una vita sedentaria, che non si limita al periodo di tempo in cui si è impegnati nelle attività lavorative e di studio, ma anche ai momenti di libertà. Il divano di casa posto davanti al televisore o le attività ludiche esercitate con i videogiochi, infatti, oltre che molto gettonate sono spesso accompagnate da un voluttuoso consumo di caramelle, cioccolatini, noccioline, e magari un “salutare” bicchiere di bevanda analcolica o moderatamente alcolica. 

lunedì 4 giugno 2018

VOLEMOSE BENE - IL NOSTRO FUTURO È IL DIGIUNO?




Vero che quando le cose non si sapevano, tanti pensieri e problemi non li avevamo; ma è altresì vero che oggi l'invadenza della chimica nel settore agro-alimentare e i cibi preconfezionati industriali hanno fatto esplodere il "caso"; del resto la comparsa di malattie che fino a pochi decenni addietro non si sapeva nemmeno cosa fossero conferma a mio avviso che è proprio il caso di prestare la massima attenzione, non solo a cosa mangiamo, ma anche allo "stile di vita" che teniamo.

giovedì 22 marzo 2018

venerdì 16 marzo 2018

LIBRI - IL BANCHETTO DEGLI DEI


Bronislav Malinowski asserisce che il mito "fa rivivere una realtà originaria. Lungi dall'essere una favola, è al contrario una realtà vivente, alla quale non si cessa di ricorrere con la conseguenza che il mito, forzando l'uomo a trascendere i suoi limiti, lo colloca accanto agli dei e agli eroi", Così, per chi avesse occasione di leggere il breve saggio di Anna Rita Zara, Il banchetto degli Dèi, si potranno aprire orizzonti inaspettati, riguardo alla comprensione di cosa sia veramente la tavola e l'alimento che seppure in questo caso sono considerati prevalentemente nella prospettiva della mitologia greca, sono presenti in tutte le tradizioni in modo fondante. 
Nelle fonti mitiche e letterarie lo scenario drammatico del banchetto divino dal caos alla rigenerazione abbatte le barriere che separano questo dall'altro mondo e conferma le dinamiche che determinano, conservano e perpetrano la vita.

Pagine 117
Euro 9,00

martedì 13 marzo 2018

VOLEMOSE BENE - IL FUTURO DEL CIBO 2



Proseguo con la pubblicazione del Manifesto sul futuro del cibo; come si vedrà, per chi ha potuto conoscere la realtà rurale solamente di 25 anni fa, si auspica un “ritorno all’antica”, quindi nulla di nuovo sotto il sole; un ritorno a quella conduzione dell’agricoltura e produzione dell’alimento che vedeva protagonista l’uomo e la famiglia, a garanzia di una sana competizione per la qualità che dopo è stata soppiantata da una subdola propaganda industriale che ha cominciato a fare concorrenza con il prezzo più “economico” e ha finito per distruggere una intera realtà produttiva. I contadini ci sono ancora, è vero, ma ormai il gran flusso di cibo che produce la terra è commissionato e convogliato verso l’industria alimentare che purtroppo cura maggiormente l’etichetta che la sostanza e la qualità. Così mi dico, mettiamo uno stop alle idee balzane che quotidianamente ci insinuano nella testa perché quando una riforma è fatta, una legge entra in vigore, una consuetudine si è affermata, anche se sono pessime, è difficile se non proprio impossibile tornare indietro. E questo a me non sembra certo progresso.

lunedì 12 marzo 2018

PORRO

Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

venerdì 9 febbraio 2018

BURRO



Leggo nella mia rivista preferita:

È una vera e propria rivoluzione copernicana quella con cui gli studiosi stanno riabilitando il ruolo dei grassi nella nostra dieta. Finalmente possiamo dirlo: il burro fa bene. 
Recenti studi, diffusi dall'Associazione Italiana Lattiero Casearia, dimostrano che non solo causa obesità, ma contribuisce a controllarla. Inoltre fornisce energia immediata, è molto digeribile, salutare per le ossa e per il rinnovamento delle cellule. Una svolta... anche se, naturalmente, non bisogna eccedere: la dose quotidiana consigliata è di soli 20 grammi (i "burrini" che troviamo sul tavolo apparecchiato per la colanegli negli hotels pesano 10/12,5 grammi)
In Italia ne mangiamo circa 2,5 Kg a testa  all'anno: possiamo concederci un aumento!

Ho ripreso la notizia riportata ne La Cucina Italiana di febbraio 2018, perché dopo anni trascorsi sul "banco degli imputati", accusato di ogni male possibile e immaginabile, giustizia sembra essere fatta: il burro non fa male, anzi, fa bene! Del resto da quando i consumi sono determinati solo dalla "moda" e dal "profitto" che vedono negli influencer gli alfieri di una  persuasione neppure troppo occulta di quello che dobbiamo dire, fare, mangiare, scrivere e testare, non stupisce che anche nel campo alimentare, per l'importanza che ha, si assista periodicamente alle alterne fortune/sfortune di cibi e stili. Ripensando alla rilevanza che avevano in una casa i grassi, sia vegetali che animali -con il burro per restare in tema, si lenivano persino i bernoccoli- una domanda mi si affaccia alla mente: al di là delle statistiche, anche esse funzionali come gli influencer a consumi pilotati, non è che questo ci ha cambiati e per rincorrere troppa innovazione abbiamo anche perso ragionevolezza e capacità di discernimento? Gli antichi, che non sono più di moda altri che come archeologia, ma detengono tutt'ora la perpetuità della saggezza, ci ricordano che "come il burro pervade il latte", in medio stat virtus.

giovedì 18 gennaio 2018

VOLEMOSE BENE - IL PREZZO DELLA VITA



Vero è che in questa intervista si parla prevalentemente del cotone, ma come si potrà comprendere se si arriva a leggere sino alla fine, questo è solo il punto d’inizio. La strategia che la Monsanto sta perseguendo è chiara: creare un monopolio con il proprio materiale geneticamente modificato, in modo che poi nessuno possa competere sul mercato con prodotti derivanti da sementi completamente pure. Attenzione perché melanzane, cipolle, cavolfiori, senape ed altro sono già in cantiere: preoccupiamoci sempre di cosa portiamo in tavola e impariamo a diffidare, perché come dice un vecchio proverbio russo, il formaggio gratis è solo nella trappola per i topi. 

venerdì 8 dicembre 2017

VOLEMOSE BENE - CONTROLLO DEL CIBO CONTROLLO DEI POPOLI

Un’analisi chiara e documentata sull’origine e l’attuazione delle politiche neomaltusiane. Il ruolo non dichiarato delle sementi OGM.
«Chi controlla il cibo controlla i popoli», ammoniva Kissinger, che fu tra i primi ad intravedere il filo rosso che lega alimentazione e demografia. Ciò ha  portato Engdahl ad osservare che «i programmi per la riduzione della popolazione e per la diffusione delle colture geneticamente modificate facevano parte della stessa strategia ad ampio raggio: una drastica riduzione della popolazione – o genocidio, che dir si voglia – attraverso la sistematica eliminazione di intere etnie, come risultato di un preciso disegno politico criminale, presentato sotto la presentabile etichetta di “soluzione del problema della fame nel mondo”».

mercoledì 1 novembre 2017

TRADIZIONE E CIBO - NORME ALIMENTARI INDUISTE



“Occorre cautelarsi nei riguardi di quel male che ha il nome di avidità. Si usi pertanto la carità come medicinale e così venga considerato il nutrimento che viene offerto e ricevuto. Non si desideri quindi un cibo raffinato”. 
Sri Shankarâchârya 


Addentrandosi un po' nelle norme alimentari indù (senza ovviamente aver la pretesa di essere esaustivi) si ha la sensazione di entrare in un ginepraio in cui è più facile perdersi che trovare quello che si stava cercando; per tale ragione è opportuno non scordare mai che essendo l'India la culla della Tradizione, nella sua società le basi non possono che essere solide e i principi precisi, meglio dire immutabili, quindi non si possono leggere certi dati con le categorie di pensiero moderne che tendono a dividere piuttosto che cogliere l'elemento unificante di tutto. Per tali ragioni anche lo "stile alimentare" di questa civiltà, come di tutte quelle che hanno ancora una connotazione tradizionale, deve essere considerato nella prospettiva che l'alimento è parte integrante di un Rito che ha come scopo primario di mantenere l'armonia e indicare la strada che ricongiunge gli esseri al loro Principio Eterno. Quindi il pasto di un uomo o del suo gruppo di appartenenza, rivela quella che è la natura propria e l’aspirazione che hanno: cosa si mangia e cosa si rifiuta di mangiare; come si mangia e dalle mani di chi si accetta cibo stabiliscono un ordine gerarchico naturale e “il principio, per dirla con una boutade, è che più la mia casta è elevata più sono schizzinoso ed esigente in tutte queste cose.

giovedì 28 settembre 2017

VOLEMOSE BENE - IL PIATTO VUOTO CHE VERRÁ

Avevo posto una domanda qualche giorno addietro, "abbiamo mangiato ieri, ma oggi e domani?" Stando al rapporto annuale di Biodiversity International non dovrà essere un'abitudine scontata quella di avere cibo nel piatto perché sono a RISCHIO DI ESTINZIONE diverse varietà alimentari che faranno scendere sempre più il numero delle speci da cui proviene il cibo. Che dire... a mio avviso se non ci sarà un radicale cambiamento della mentalità e dello stile di vita, temo che ne vedremo delle brutte. 
O Signore benedici e proteggi la Tua Terra perché ci dia sempre buoni frutti e ci offra un luogo di sosta nel nostro viaggio che riconduce a Te.

giovedì 21 settembre 2017

VOLEMOSE BENE - ABBIAMO MANGIATO IERI, MA OGGI E DOMANI?




Abbiamo mangiato ieri, ma oggi e soprattutto domani, avremo qualche cosa nel piatto? A dispetto dell'apparenza la domanda non è affatto retorica e se si considerano le politiche che quasi tutti i governi che si sono succeduti alla guida dei diversi paesi hanno perpetrato nel corso degli anni, c'è poco da stare allegri riguardo alla risposta che si potrà dare. Infatti è evidente che a parte qualche eccezione isolata, i settori che producono l'alimento, quindi in primis l'agricoltura, sono stati via via sempre più mortificati per non dire "devastati"; naturalmente pensiamo alle piccole aziende domestiche e non alle culture intensive che fanno capo alle solite multinazionali.

martedì 5 settembre 2017

VOLEMOSE BENE - DONNE DI MAIS




"Donne di mais" di Esther Vivas, fra gli articoli proposti della stessa autrice, presenta i maggiori connotati ideologici di impronta marxista. Seppure tutto è politica, si potrebbe dire, perché non c’è nulla di ciò che un individuo pensa e fa che non vada a influire sugli equilibri della “polis”, tuttavia ogni categoria ideologica in ultimo costituisce solo una gabbia, quindi un limite per la Verità. Pertanto tutti coloro che vorranno leggere questa pagina, se condividono quanto appena asserito, dovrebbero cercare solo di cogliere le informazioni, che danno la misura di cosa bolle in pentola, i tratti essenziali della "ricetta" che si sta preparando che per la sua natura presenta quegli "ingredienti" oppressivi di un sistema che affamando gli uomini li controlla e li domina come fossero animali. Non si può dunque che dissentire anche con le conclusioni perché un male come la “globalizzazione” non si può combatterlo con un’altra “globalizzazione parziale” (com’è la “resistenza al femminile”), ma semmai operando un raddrizzamento delle coscienze che si fondi sul riconoscimento di Principi Universali. Fatto ciò, “recuperare il nostro diritto a decidere su cosa, come e dove si produce ciò che mangiamo, della riappropriazione della terra, dell’acqua e delle sementi da parte dei contadini e di combattere il monopolio lungo la catena agroalimentare”, verrà da sé.



DONNE DI MAIS
 di Esther Vivas

Si calcola che nei paesi del Sud del mondo ricada sulle donne tra il 60 e  l’80%  della produzione alimentare (un 50% a livello mondiale): sono esse che si occupano della lavorazione della terra, della manutenzione delle sementi, della raccolta e dell’acqua. Sono loro che portano avanti le coltivazioni di alimenti, quali riso, grano e mais, che sfamano le popolazioni più povere del Sud del mondo, ma nonostante il loro ruolo fondamentale sono proprio le donne, insieme ai bambini, coloro che soffrono di più la fame.

domenica 20 agosto 2017

VOLEMOSE BENE - GIUSTA MISURA E CORRETTA ALIMENTAZIONE








Il discorso vien lungo, verrebbe subito da dire; ma come spesso capita occorre andare al punto centrale per cogliere l’ampiezza di una circonferenza, perché altrimenti, prendendo dei riferimenti impropri si finisce per disperdersi. Così come quando oggi parliamo di alimentazione, rimedi naturali, proprietà dei cibi, delle erbe e delle bevande, se non contestualizziamo rischiamo di compilare una sorta di lista della spesa che ci fa spendere tempo e denaro con pochi risultato. Per questo accostando le opere di Saggi e di Santi, prima ancora di affrontare i contenuti occorre rifarsi al Contenente: tutti costoro infatti, a qualsiasi religione appartengano, hanno una cosa che li unisce, sono credenti nell’Essere Supremo. Non meraviglia pertanto che anche quando parlino delle cose che riguardano più da vicino l’essere umano, come l’alimentazione e le cure, lo facciano non per sentito dire o per “studio” acquisito, ma per conoscenza ed esperienza diretta; ciò naturalmente implica però un ordine e un’armonia che seppure ancora oggi sono presenti, l’uomo moderno è un po’ desueto e insensibile a cogliere. Leggendo dunque anche solo queste poche note che proponiamo sotto a cura della dottoressa Guarato, occorre avere in vista l’Unità del mosaico e non considerare le diverse pietruzze che lo compongono come a sé stanti; i risultati di questo cambio di prospettiva che di questi tempi può apparire certamente “rivoluzionario” possono essere davvero inaspettati, riportando in tutte le cosea a quella "giusta misura"  che come diceva Ildegarda "l'uomo non può che imporsi da solo".
 


L’alimentazione secondo Santa Ildegarda 
Dott.ssa Katie Alessia Guarato (biologa nutrizionista)


Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), monaca benedettina, fu una personalità straordinariamente eclettica. E’ considerata una delle figure più significative del Medioevo. Ultima figlia di una famiglia aristocratica, entrò in convento all’età di 8 anni e vi rimase fino alla morte, avvenuta all’età, per quei tempi straordinaria, di 81 anni. Ildegarda definisce subtilitates le forze curative che la natura nasconde dentro gli alimenti. 

venerdì 10 febbraio 2017

NATURA “FUNZIONALE” DEL CIBO



UNA RIFLESSIONE SULLA NATURA “FUNZIONALE” CIBO

(Tratto da: Ibn Tufayl, Hayy ibn Yaqzan, cap. Dai 35 ai 49 anni)

Vide che sarebbe stato nel giusto se avesse potuto tutto d'un tratto astenersi dal cibo. Ma non gli fu possibile, poiché vide che, se si fosse astenuto dal cibo, questo lo avrebbe portato alla corruzione del corpo, e questo avrebbe voluto dire ostacolare ancora di più il Creatore, poiché egli era più nobile di quelle altre cose la cui corruzione era causa della sua sopravvivenza. Cedette al minore dei mali, accondiscese alla più lieve delle due opposizioni: decise di prendere di queste specie, se fossero venute a mancare, quelle che gli fosse facile prendere, nella quantità che in seguito gli sarebbe apparsa essere quella giusta.

martedì 14 giugno 2016

ALIMENTO

“Dall’alimento nascono le creature viventi che si trovano sulla terra. Dopo vivono ancora grazie al nutrimento e alla fine ad esso ritornano.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.

Taittirîya Upanishad, Adhyâya II, Anuvâka 2

[Immagine: Era di Jahangir 1605 – 1627, L’albero della Vita]

domenica 8 novembre 2015

TRADIZIONE E CIBO - IL NUTRIMENTO

“Dall’alimento nascono le creature viventi che si trovano sulla terra. Dopo vivono ancora grazie al nutrimento e alla fine ad esso ritornano.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.

Taittirîya Upanishad, Adhyâya II, Anuvâka 2

(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)