Si
confeziona il giorno del 8 marzo per festeggiare le Donne. É di
facile esecuzione soprattutto se la "Donna festeggiata" la prepara precedentemente.E perché no, può costituire una variante della
terapia di coppia...
Teresio Busnelli Manuale della PANIFICAZIONE italiana Chiriotti editori 351 pagine 40,00 euro
Per Teresio Busnelli, che abbiamo avuto l'onore di conoscere personalmente, tutto ha inizio con il Gigi, il suo lievito madre che da vita alle 239 ricette contenute in questo bellissimo libro.
Un corposo manuale non solo per panificatori e pasticceri professionisti, ma anche per semplici appassionati di "arte bianca" e specialità da forno.
Dalle materie prime alle diverse tecniche di impasto, tante cose da scoprire e imparare per migliorare i vostri prodotti non solo all'insegna della tecnica, ma soprattutto della qualità.
Il nome del piatto fa pensare che
la "ricettina" me l'abbia passata il cuoco della mensa di una casa di cura o di un
asilo... Ma si sa che la bontà e sapidità del piatto dipendono tanto dagli
ingredienti scelti che dalla preparazione; questa inoltre si presta bene a diverse variazioni: mettete i formaggi e i vegetali che vi piacciono di più;
consumatelo come un piatto quasi completo a pranzo o a cena; altrimenti è un
contorno complesso da valutare bene per abbinarlo a un secondo adeguato, in questo caso sarà sufficiente per 8/10
persone.
Un grande piatto della cucina italiana
popolare, con ingredienti che cambiano di regione in regione e di
stagione in stagione. Adesso – con i fagioli secchi e il
concentrato di pomodoro, in estate – con i borlotti e pomodori
freschi.
Questa ricetta e questo piatto per me sono veramente qualche cosa di speciale, un cibo che trasforma in festa qualsiasi giorno della settimana perché da allegria col suo sapore gustoso e i suoi colori. Innauguro così le mie "ricette da vedere" e uon appetito a tutti!
Di semplice preparazione
con ingredienti usuali, ma con il rispetto di tutte le regole del
“genere” romanticheria, cioccolato, lampone, amarezza, dolcezza,
il cuore, il rosso... E non dimentichiamoci della passione! La
passione per cucinare come minimo! Che è l'ingrediente segreto delle
vostre preparazioni.
(Tratto da: Ibn Tufayl, Hayy ibn
Yaqzan, cap. Dai 35 ai 49 anni)
Vide che sarebbe stato nel giusto se avesse potuto
tutto d'un tratto astenersi dal cibo. Ma non gli fu possibile, poiché vide che,
se si fosse astenuto dal cibo, questo lo avrebbe portato alla corruzione del
corpo, e questo avrebbe voluto dire ostacolare ancora di più il Creatore,
poiché egli era più nobile di quelle altre cose la cui corruzione era causa
della sua sopravvivenza. Cedette al minore dei mali, accondiscese alla più
lieve delle due opposizioni: decise di prendere di queste specie, se fossero
venute a mancare, quelle che gli fosse facile prendere, nella quantità che in
seguito gli sarebbe apparsa essere quella giusta.
Anche banali
polpette possono diventare romantiche -e non solo per San Valentino- quando si è innamorati! Non è
richiesta grande esperienza e ingredienti particolari, è sufficiente
cucinare, come si dice, col cuore! Letteralmente e non.
A volte, in modo del tutto
inaspettato, con la giusta tecnica di cottura per l'ingrediente principale e la
combinazione azzeccata di quelli accessori,si può cucinare un pranzo veramente soddisfacente. Come terzo elemento -
e neanche troppo trascurabileper una
sana alimentazione - la compagnia gradevole dei commensali, ciò che contribuisce anche alla buona digestione.
Eccola qui la ricetta classica
del dolce più irresistibile del Carnevale. Ne vengono due piattoni colmi di
rettangoli leggeri, croccanti, moderatamente dolci; difficile poi fermarsi: una tira l'altra. Se qualcuno vi offrirà un
aiuto, accettatelo, perché sarà prezioso durante la cottura.
Una ciotola di haroseth: simbolo
dell'impasto di paglia e fango del Nilo, con cui gli Ebrei costruivano i
mattoni delle piramidi. Di questa ricetta se ne conoscono svariate versioni, anche
con fichi o prugne secchi, chiodi di garofano, cannella... A parte l’importanza
che riveste nella ritualità della cena pasquale ebraica, risulta una merenda o una
colazione sana e buonissima.
“Ma va che non sei neppure capace
di fare un uovo alla coque!” Di solito si apostrofa così chi non è bravo a
cucinare per poca capacità o per svogliatezza. Eppure un uovo alla coque fatto
a regola d’arte non è certo la cosa più facile da cuocere, perché il risultato
dipende dal combinato di una serie di variabili che trascurate potrebbero
pregiudicare la buona riuscita.
Questa non è proprio una ricetta,
ma piuttosto un suggerimento tratto dalla “mia” rivista preferita "La
cucina italiana". Cibi umili come una barbabietola tornano in auge e si
accostano a ingredienti insoliti.
Tipica di Mantova, questa torta rustica
deve il nome alla voce dialettale "birsa", briciola, perché è in
briciole che deve restare l'impasto. Ed è proprio questo a conferirle la sua
proverbiale friabilità. Già nel Cinquecento i contadini mantovani impastavano
lo strutto con la farina di mais. Nel secolo successivo si cominciò ad arricchire
questa loro corroborante colazione con le nocciole, più economiche delle
pregiate mandorle. Poi più tardi la ricetta arrivò alla corte dei Gonzaga dove
vennero aggiunte spezie, aromi e mandorle. Una volta cotta, si spezza di
rigore, con le mani o con il manico del coltello.
Il sapore è
deciso con una sapidità che va bene non solo per la stagione invernale. Ecco il salmone affumicato nella torta salata che viene veramentegustosa e anche bella al taglio. Insomma,
consigliatissima! La ricetta è stata presa dal numero di dicembre 2016 della
nostra rivista preferita "La cucina italiana" con una piccola
variante.
Il solito hamburger si trasforma in tramezzino! Sono
divertenti questi triangolini ripieni e stupiscono tanti commensali, soprattutto
i bambini ed i ragazzi. Ma anche un ottimo street food da portare con sé sia per la pausa pranzo al lavoro, come per la sosta di ristoro durante una camminata o una gita.