Cucinando questo sformato mi è sorto il dubbio che la diaspora degli ebrei sia partita dal Piemonte, tanto gli ingredienti impiegati mi ricordano quelli preferiti dalla cucina piemontese. Il risultato è semplicemente gustoso, per questa che è una
delle portate che viene consumata nella prima cena pasquale (la vigilia
del primo e secondo giorno di pasqua).
Per i veri cultori della Tradizione può essere interessante sapere che Pesach (Pasqua) è una delle feste più importanti del calendario ebraico, si celebra il 14 del mese di Nisan e dura 7 giorni. Pesach significa "passare oltre" e commemora l'Esodo dall'Egitto. Prima di celebrare la solennità si svolge la "bediqat chametz", la ricerca e rimozione di ogni cibo lievitato a ricordo di quanto avvenne quella notte.
Ora non mi resta che concludere con il saluto che "sigilla" la cena pasquale: "Quest'anno siamo qui, il prossimo a Gerusalemme".