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venerdì 1 aprile 2016

ORIGANUM VULGARE

Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea.

[Siracide 38:4]

Un aroma importante della cucina; è altresì utile per la sua azione diuretica, anti spasmodica, ammenagoga ed espettorante in caso di raffreddore ed eccessi d'asma; ma anche contro i disturbi gastro intestinali quali indigestione o coliche.

mercoledì 23 marzo 2016

CAFFÈ, VINO DELL'ISLAM



La maggior parte dei moderni bevitori di caffè sono probabilmente inconsapevoli di dover molto del loro giornaliero piacere alle turuq del Sud della penisola arabica. Tradizionalmente si narra che alcuni membri della tariqa Shadhiliyya abbiano diffuso la bevanda del caffè in tutto il mondo islamico all’incirca tra il 13° e il 15° secolo. Venne fatto assaggiare per la prima volta a uno Shaykh della Shadhiliyya, in Etiopia, dove la pianta del caffè cresce spontanea sugli altipiani e dal cui frutto si ricavava una bevanda nota come bun. È possibile che lo shaykh fosse Abu’l Hasan’ Ali ibn Umar, il quale risiedette per un certo tempo alla corte di Sadaddin II, un sultano del sud dell’Etiopia. ‘Ali ibn Umar successivamente fece ritorno nello Yemen con le preziose bacche, cibo commestibile dalle straordinarie proprietà stimolanti. Ancora oggi questo shaykh è considerato il santo patrono dei coltivatori di caffè, dei proprietari dei luoghi dove lo si serve e di tutti i suoi bevitori e amanti. Talvolta, in Algeria, il caffè è chiamato shadhiliyye, in suo onore. 

venerdì 11 marzo 2016

TRADIZIONE E CIBO - SACRALITÁ DELLA TAVOLA



Om. Possa Quello proteggerci entrambi!
Possa nutrirci entrambi!
Che noi due possiamo acquisire insieme il vigore.
[Kena Upanashad]

«C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
[Giovanni, 6:9/12]

"Gli angeli non cessano di benedire i commensali, per tutto il tempo del pasto fino a che la tavola è apparecchiata".
[Detto del Profeta Muhammad]


venerdì 4 marzo 2016

TRADIZIONE E CIBO - IL VALORE DEL GRANO E QUELLO DELL'ORO





Questo breve racconto riporta la coscienza a interrogarsi su quelle che sono le gerarchie e di conseguenza il giusto valore da assegnare alle cose. Ogni cosa ha un prezzo ma il denaro non può comperare tutto, semmai solo quello che rimane; prima ce ne accorgeremo e meglio sarà perché le false idee che animano questo mondo se non si dipaneranno, c'è il rischio che lo accompagnino alla fine.


domenica 17 gennaio 2016

TRADIZIONE E CIBO - IL VALORE DEL PANE

Questa è una "ricetta" che non si prepara rosolando e cuocendo in padella o nel forno; insegna piuttosto ad assegnare il giusto valore alle cose, ma questo non può essere riconosciuto fino a quando gli organi di percezione sensoriale e il cuore non vengono liberati dai veli e dalle sovrapposizioni che li suggestionano; solo così si potrà arrivare ad assaporare il pane e capire che chiunque ne disponga sulla faccia della terra, non ha eguali in ricchezza.

giovedì 24 dicembre 2015

venerdì 4 dicembre 2015

TRADIZIONE E CIBO - UOVO

"Simbolo molto diffuso, quello dell’uovo, che significa risurrezione e immortalità.
Le due metà in cui si divide l’“Uovo del Mondo”, secondo uno degli aspetti più comuni del suo simbolismo, diventano rispettivamente il cielo e la terra.
C’è l’indicazione di un’identità, almeno sotto un certo aspetto, fra il simbolismo del cuore e quello dell’“Uovo del Mondo”, e da ciò si può anche capire perché il nome di “germoglio” sia applicato al Messia in vari passi della Bibbia. È soprattutto l’idea del germe nel cuore che deve attirare la nostra attenzione; tanto più in quanto tale idea è in diretta relazione con il significato profondo di una delle più celebri parabole evangeliche, quella del grano di senape"[1].

venerdì 20 novembre 2015

TRADIZIONE E CIBO - NON DI SOLO PANE

NON DI SOLO PANE VIVRÁ L’UOMO, MA ANCHE DI OGNI PAROLA USCITA DALLA BOCCA DI DIO


Se la divinità lo vuole, 
desidera un nutrimento per essa,
allora tutto il cosmo diventa cibo.
Se la divinità lo vuole, 
desidera un nutrimento per noi,
ecco il pasto come essa lo vuole.
La sua volontà corrisponde al suo desiderio.
Dite dunque a proposito di questo che essa lo vuole: essa è dunque ciò che è voluto.

venerdì 13 novembre 2015

PANE, ALIMENTO QUOTIDIANO

Per introdurre l'argomento e meditrci un po' sopra:

"Beith-El, «casa di Dio», divenne Beith-Lehem, «casa del pane», la città in cui nacque Cristo; e ancora a proposito del pane che si identifica con la «carne» del Verbo manifestato, può essere interessante notare che la parola araba lahm, che è la stessa dell’ebraico lehem, ha appunto il significato di «carne» invece di quello di «pane»".


IL BUON PANE LO RICONOSCI ALLA SERA

Potrebbe sembrare un titolo di qualche racconto o lo slogan per una campagna pubblicitaria, invece corrisponde a un dato di fatto, basta provare. Oggi viviamo tempi in cui, avendo l'apparenza soppiantato la sostanza, è fin troppo facile comperare al mattino un pane che è croccante e profumato (il sapore ahimé non tradisce), mentre già dopo poche ore si sgonfia e diviene gommoso. Ciò naturalmente non solo per l’imperizia dei panettieri che purtroppo si vedono quasi tutti costretti a lavorare con quello che passa il convento: farine di qualità sempre più scadente e preconfezionate per realizzare i diversi tipi di pane. E se da un lato in ciò si può scorgere il costante processo di infiltrazione dell’industria nelle attività produttive, agricole e artigianali, dall’altro occorre altresì tener in conto che a seguito di una esponenziale crescita dei costi di impresa, spesso per cercare di non perdere quote di mercato ci si aggiusta come si può, magari anteponendo un prezzo più economico alla qualità. Così è questa a farne le spese e i consumatori ne pagano il prezzo vedendo aumentare in modo sempre più diffuso intolleranze quali la ciliachia.

Per tali e altre ragioni, un alimento di base che ci sostiene tutti i giorni come il pane, dovrebbe essere fatto in casa come una volta, per recuperare le sue proprietà nutrizionali, sfatando così anche la “superstizione” che la sua realizzazione richieda ore e ore di faticoso lavoro: di fatto occorrono 30 minuti di impasto (per il quale ci si può avvalere di una impastatrice elettrica), 35/45 minuti per la cottura; mentre per la lievitazione che però non richiede attività da parte dell’attore, circa 10 ore.

domenica 8 novembre 2015

TRADIZIONE E CIBO - IL NUTRIMENTO

“Dall’alimento nascono le creature viventi che si trovano sulla terra. Dopo vivono ancora grazie al nutrimento e alla fine ad esso ritornano.
Per questo viene detto medicina universale.
E in verità, ottengono pienamente tutto, coloro i quali meditano sul cibo come sul Brahma. Infatti il nutrimento è il più antico degli esseri. Per questo viene detto medicina universale (sârva-osadha).
Le creature nascono dal nutrimento, gli esseri crescono grazie al nutrimento, esso è mangiato e mangia le creature, ed è perciò che lo si chiama nutrimento (anna)”.

Taittirîya Upanishad, Adhyâya II, Anuvâka 2

(Immagine: ERA DI JAHANGIR 1605 – 1627, L’albero della Vita)

venerdì 6 novembre 2015

TRADIZIONE E CIBO - LA CUCINA DEI "MORTI"

Nell’immaginario collettivo arcaico i legumi, così come i semi, erano connessi al mondo dell’Oltretomba. Ancora oggi, in alcune plaghe rurali, fave e ceci sono il classico cibo del giorno dei morti. I rari ceci neri sono i protagonisti della cisrà monferrina, come dello zimino savonese. In Irpinia, il 2 novembre, le famiglie benestanti erano solite distribuire una zuppa di ceci bolliti ai meno abbienti. “Ceci cotti per l’anima dei morti” era la triste litania che frotte di poveretti, armati di cucchiai e scodelle, intonavano dinanzi alle case dei signorotti.