venerdì 16 marzo 2018

LIBRI - IL BANCHETTO DEGLI DEI


Bronislav Malinowski asserisce che il mito "fa rivivere una realtà originaria. Lungi dall'essere una favola, è al contrario una realtà vivente, alla quale non si cessa di ricorrere con la conseguenza che il mito, forzando l'uomo a trascendere i suoi limiti, lo colloca accanto agli dei e agli eroi", Così, per chi avesse occasione di leggere il breve saggio di Anna Rita Zara, Il banchetto degli Dèi, si potranno aprire orizzonti inaspettati, riguardo alla comprensione di cosa sia veramente la tavola e l'alimento che seppure in questo caso sono considerati prevalentemente nella prospettiva della mitologia greca, sono presenti in tutte le tradizioni in modo fondante. 
Nelle fonti mitiche e letterarie lo scenario drammatico del banchetto divino dal caos alla rigenerazione abbatte le barriere che separano questo dall'altro mondo e conferma le dinamiche che determinano, conservano e perpetrano la vita.

Pagine 117
Euro 9,00

TORTA SPEZIATA DI CIOCCOLATO


Fare una gran bella figura con poche, semplici mosse: questo è il caso della torta che propongo oggi! Non fatevi scoraggiare da parole come ganache, che lo usano, si, i gran pasticceri, ma che possiamo arrivare a farla anche noi, casalinghe valorose! Casalinghe virtuose, capaci di ottenere ottimi risultati con le ricette giuste! Un ultima cosa, questa torta è dedicata agli amanti del cioccolato...

mercoledì 14 marzo 2018

TRADIZIONE E CIBO - VALORE SPIRITUALE E SIGNIFICATO CULTURALE DELLE REGOLE ALIMENTARI EBRAICHE


         [Gli ebrei guidati da Mosè raccolgono la manna nel deserto, in un’opera di Nicolas Poussin]

La rappresentazione del cibo come dono del Creatore nella Toràh*


Nella Toràh una delle prime immagini bibliche presenta il Creatore come colui che dona il cibo a ogni creatura vivente: infatti, sul far del tramonto del sesto giorno della Creazione, dopo aver dato vita ad animali ed esseri umani, sfama allo stesso modo le bestie selvatiche, gli uccelli del cielo, gli esseri che strisciano e l’essere umano, of­frendo a ciascuno di questi lo stesso cibo: l’“erba che produce il seme”, l’“albero in cui è il frutto che produce il seme” e “ogni erba verde”[1]

martedì 13 marzo 2018

PASSATA DI PORRI E PATATE

Una ricetta con la P elevata alla potenza 3: piacevole, pratica, quasi primitiva.


VOLEMOSE BENE - IL FUTURO DEL CIBO 2



Proseguo con la pubblicazione del Manifesto sul futuro del cibo; come si vedrà, per chi ha potuto conoscere la realtà rurale solamente di 25 anni fa, si auspica un “ritorno all’antica”, quindi nulla di nuovo sotto il sole; un ritorno a quella conduzione dell’agricoltura e produzione dell’alimento che vedeva protagonista l’uomo e la famiglia, a garanzia di una sana competizione per la qualità che dopo è stata soppiantata da una subdola propaganda industriale che ha cominciato a fare concorrenza con il prezzo più “economico” e ha finito per distruggere una intera realtà produttiva. I contadini ci sono ancora, è vero, ma ormai il gran flusso di cibo che produce la terra è commissionato e convogliato verso l’industria alimentare che purtroppo cura maggiormente l’etichetta che la sostanza e la qualità. Così mi dico, mettiamo uno stop alle idee balzane che quotidianamente ci insinuano nella testa perché quando una riforma è fatta, una legge entra in vigore, una consuetudine si è affermata, anche se sono pessime, è difficile se non proprio impossibile tornare indietro. E questo a me non sembra certo progresso.

lunedì 12 marzo 2018

PORRO

Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

giovedì 8 marzo 2018

PRENDER LA VIA - PITTI TASTE

Firenze, 10/12 marzo Stazione Leopolda
Pitti Taste

TRADIZIONE E CIBO - MIMOSA (ACACIA)




Questa pianta mi è particolarmente gradita perché è fra le prime a fiorire quando è ancora inverno, preannunciando coi suoi colori e profumi a un tempo intensi e delicati, la primavera che verrà.

mercoledì 7 marzo 2018

MIMOSA



Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

sabato 3 marzo 2018

TORTA AL LIMONE CON MELE, UVETTA E RICOTTA


È una vera trovata questa torta! Perché in un'unica cottura otterrete un dessert farcito a strati già con crema e mele. Manca solo la candela al centro ed ecco a voi il dolce della festa! Il gusto della torta è delizioso e la consistenza è soffice – un vero paradiso per i palati delicati.

PRENDER LA VIA - IDENTITÁ GOLOSE






Milano, 3/5 marzo 2018
Identità golose
(in fondo i link della kermesse) 
 

venerdì 2 marzo 2018

FROLLINI RIPIENI DI CONFETTURA ALLE CILIEGE



Con la "frolla" questa volta, tanto per cambiare, abbiamo preparato (in realtà ha fatto tutto la mia piccola Emma) la "pasta ripiena" con la dolcezza della confettura di ciliege. Così il cuore è protagonista, come dovrebbe sempre essere, quando sa farsi dimora della bontà e delle piccole/grandi gioie.

martedì 27 febbraio 2018

VELLUTATA DI ZUCCA, CAROTE E MELE




Rimango costantemente in cerca della “ricetta perfetta”; per me la preparazione degna di tale titolo deve essere di facile esecuzione, con ingredienti di stagione non costosi, ad “alto grado di salubrità” e senz'altro piacevole al palato di tutta la famiglia. Non c'è limite alla perfezione, ma credo che questa squisita vellutata ne esprima un aspetto!

ZUCCA


Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

lunedì 26 febbraio 2018

BISCOTTONI AI 3 CIOCCOLATI


Per gli amanti del genere, una ricetta che potrei tranquillamente definire da urlo!!! Una soddisfazione nel prepararli questi "biscottoni" che come impegno possono esser fatti anche da mani non troppo esperte e dai bambini, ma soprattutto un gran piacere per chi li mangia.  

VOLEMOSE BENE - IL FUTURO DEL CIBO



Propongo la prima parte del “Manifesto sul futuro del cibo” perché ritengo che la lettura di testi che forniscono informazioni in controtendenza possa essere di qualche utilità per acquisire qualche informazione in un mondo che tende a standardizzare tutto. Purtroppo anche la dove ci sono le migliori intenzioni spesso si finisce per collocarsi sotto qualche etichetta, ecologismo, biologismo, biodiversità, sostenibilità, ecc. che a mio avviso, cercando di definire e circoscrivere, riescono a complicare ciò che invece è molto semplice e riguarda prima ancora che l’ambito sociale, quello della coscienza personale. Basterebbe, se si vuole, recuperare uno stile di vita consono alle reali necessità, quello che nei paesi occidentali era ancora ravvisabile nelle nostre campagne trent’anni fa quando l’industrializzazione spinta non le toccava ancora; si rispettava la terra e quello che produceva, quindi non si sprecava e si rispettava la stagionalità; ma si commerciava anche e ci si impegnava per distinguersi nell’eccellenza della produzione e della lavorazione del prodotto. Basterebbe cominciare dal non lasciare il rubinetto dell’acqua più aperto del necessario, o pretendere di mangiare le ciliegie d’inverno, ma anche non lamentarsi se l’olio e il vino hanno un po’ di fondo e qualche mela non è proprio tirata a lucido: questo confermerebbe un primo piccolo passo in controtendenza, rispetto a una mentalità fagocitata da mille suggestioni.

Il MANIFESTO SUL FUTURO DEL CIBO


Parte Prima

INTRODUZIONE: fallimento dell'agricoltura industriale


La spinta crescente verso l’industrializzazione e la globalizzazione del mondo agricolo e dell’approvvigionamento alimentare mette in pericolo il futuro dell’umanità e il mondo naturale. Efficienti sistemi agricoli costruiti dalle comunità indigene locali hanno alimentato gran parte del mondo per millenni, mantenendo l’integrità ecologica e continuano a farlo in molte parti del pianeta. Ma oggi vengono rapidamente sostituiti da sistemi tecnologici e monocolture controllati dalle multinazionali e finalizzati all’esportazione. Questi sistemi di gestione manageriale a distanza incidono negativamente sulla salute pubblica, sulla qualità alimentare e nutritiva, sulle forme tradizionali di sussistenza (sia agricole che artigianali) e sulle culture indigene e locali, accelerando l’indebitamento di milioni di agricoltori e il loro allontanamento dalle terre che hanno tradizionalmente nutrito intere popolazioni, comunità e famiglie. Questa transizione aumenta la fame, i senza tetto, la disperazione ed i suicidi fra i contadini. Nel contempo degrada i processi su cui si fonda la vita sul pianeta e aumenta l’alienazione della gente dalla natura e dai legami storici, culturali e naturali degli agricoltori e di tutti gli altri cittadini con le fonti di cibo e sussistenza. Contribuisce, infine, a distruggere le basi economiche e culturali delle società, minaccia la sicurezza e la pace e crea un ambiente che produce la disintegrazione sociale e la violenza.

venerdì 23 febbraio 2018

BUDDHA BOWL CON CURRY DI VERDURE


Un altro modo per divertirsi in cucina e al tavolo: è Buddha Bowl! Fa pure moda! Sono la nuova tendenza food: grandi ciotole colme di ingredienti freschi di stagione, perfette come piatto unico a pranzo, anche da portare con te al lavoro. Prendete una ciotola capiente, mettete dentro gli ingredienti che vi piacciono e poi mangiate: è come fare un piccolo viaggio esotico! Per i “precisini” ci sono anche le proporzioni da rispettare fra le varie parti della Buddha Bowl: ortaggi circa 70%, un cereale – 15% circa, una proteina (vegetale o animale come pollo, uovo o pesce) – 15% circa. A parte il gusto estetico, pure importante, questa non è una insalatona. In questa ricetta che vi propongo ho usato il riso bollito, il curry di verdure india-style (come da lista ingredienti), pomodori, un cetriolo e qualche manciata di spinaci freschi.

mercoledì 21 febbraio 2018

lunedì 19 febbraio 2018

GRANO SARACENO, LENTICCHIE ROSSE E PRIMO SALE

Calorie? Ci sono; sapidità? C'è; alimenti salutari? Eccome! Ci sono anche i colori, tenui e tanto vivaci!... E c'è pure poco impegno per la preparazione: questo lo rende un piatto veramente valido. Forse è più adatto per le stagioni calde, ma per divertimi a sperimentare gusti nuovi non sto a guardare il calendario!