venerdì 2 marzo 2018

FROLLINI RIPIENI DI CONFETTURA ALLE CILIEGE



Con la "frolla" questa volta, tanto per cambiare, abbiamo preparato (in realtà ha fatto tutto la mia piccola Emma) la "pasta ripiena" con la dolcezza della confettura di ciliege. Così il cuore è protagonista, come dovrebbe sempre essere, quando sa farsi dimora della bontà e delle piccole/grandi gioie.

mercoledì 28 febbraio 2018

martedì 27 febbraio 2018

VELLUTATA DI ZUCCA, CAROTE E MELE




Rimango costantemente in cerca della “ricetta perfetta”; per me la preparazione degna di tale titolo deve essere di facile esecuzione, con ingredienti di stagione non costosi, ad “alto grado di salubrità” e senz'altro piacevole al palato di tutta la famiglia. Non c'è limite alla perfezione, ma credo che questa squisita vellutata ne esprima un aspetto!

ZUCCA


Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

lunedì 26 febbraio 2018

BISCOTTONI AI 3 CIOCCOLATI


Per gli amanti del genere, una ricetta che potrei tranquillamente definire da urlo!!! Una soddisfazione nel prepararli questi "biscottoni" che come impegno possono esser fatti anche da mani non troppo esperte e dai bambini, ma soprattutto un gran piacere per chi li mangia.  

VOLEMOSE BENE - IL FUTURO DEL CIBO



Propongo la prima parte del “Manifesto sul futuro del cibo” perché ritengo che la lettura di testi che forniscono informazioni in controtendenza possa essere di qualche utilità per acquisire qualche informazione in un mondo che tende a standardizzare tutto. Purtroppo anche la dove ci sono le migliori intenzioni spesso si finisce per collocarsi sotto qualche etichetta, ecologismo, biologismo, biodiversità, sostenibilità, ecc. che a mio avviso, cercando di definire e circoscrivere, riescono a complicare ciò che invece è molto semplice e riguarda prima ancora che l’ambito sociale, quello della coscienza personale. Basterebbe, se si vuole, recuperare uno stile di vita consono alle reali necessità, quello che nei paesi occidentali era ancora ravvisabile nelle nostre campagne trent’anni fa quando l’industrializzazione spinta non le toccava ancora; si rispettava la terra e quello che produceva, quindi non si sprecava e si rispettava la stagionalità; ma si commerciava anche e ci si impegnava per distinguersi nell’eccellenza della produzione e della lavorazione del prodotto. Basterebbe cominciare dal non lasciare il rubinetto dell’acqua più aperto del necessario, o pretendere di mangiare le ciliegie d’inverno, ma anche non lamentarsi se l’olio e il vino hanno un po’ di fondo e qualche mela non è proprio tirata a lucido: questo confermerebbe un primo piccolo passo in controtendenza, rispetto a una mentalità fagocitata da mille suggestioni.

Il MANIFESTO SUL FUTURO DEL CIBO


Parte Prima

INTRODUZIONE: fallimento dell'agricoltura industriale


La spinta crescente verso l’industrializzazione e la globalizzazione del mondo agricolo e dell’approvvigionamento alimentare mette in pericolo il futuro dell’umanità e il mondo naturale. Efficienti sistemi agricoli costruiti dalle comunità indigene locali hanno alimentato gran parte del mondo per millenni, mantenendo l’integrità ecologica e continuano a farlo in molte parti del pianeta. Ma oggi vengono rapidamente sostituiti da sistemi tecnologici e monocolture controllati dalle multinazionali e finalizzati all’esportazione. Questi sistemi di gestione manageriale a distanza incidono negativamente sulla salute pubblica, sulla qualità alimentare e nutritiva, sulle forme tradizionali di sussistenza (sia agricole che artigianali) e sulle culture indigene e locali, accelerando l’indebitamento di milioni di agricoltori e il loro allontanamento dalle terre che hanno tradizionalmente nutrito intere popolazioni, comunità e famiglie. Questa transizione aumenta la fame, i senza tetto, la disperazione ed i suicidi fra i contadini. Nel contempo degrada i processi su cui si fonda la vita sul pianeta e aumenta l’alienazione della gente dalla natura e dai legami storici, culturali e naturali degli agricoltori e di tutti gli altri cittadini con le fonti di cibo e sussistenza. Contribuisce, infine, a distruggere le basi economiche e culturali delle società, minaccia la sicurezza e la pace e crea un ambiente che produce la disintegrazione sociale e la violenza.

venerdì 23 febbraio 2018

BUDDHA BOWL CON CURRY DI VERDURE


Un altro modo per divertirsi in cucina e al tavolo: è Buddha Bowl! Fa pure moda! Sono la nuova tendenza food: grandi ciotole colme di ingredienti freschi di stagione, perfette come piatto unico a pranzo, anche da portare con te al lavoro. Prendete una ciotola capiente, mettete dentro gli ingredienti che vi piacciono e poi mangiate: è come fare un piccolo viaggio esotico! Per i “precisini” ci sono anche le proporzioni da rispettare fra le varie parti della Buddha Bowl: ortaggi circa 70%, un cereale – 15% circa, una proteina (vegetale o animale come pollo, uovo o pesce) – 15% circa. A parte il gusto estetico, pure importante, questa non è una insalatona. In questa ricetta che vi propongo ho usato il riso bollito, il curry di verdure india-style (come da lista ingredienti), pomodori, un cetriolo e qualche manciata di spinaci freschi.

mercoledì 21 febbraio 2018

lunedì 19 febbraio 2018

GRANO SARACENO, LENTICCHIE ROSSE E PRIMO SALE

Calorie? Ci sono; sapidità? C'è; alimenti salutari? Eccome! Ci sono anche i colori, tenui e tanto vivaci!... E c'è pure poco impegno per la preparazione: questo lo rende un piatto veramente valido. Forse è più adatto per le stagioni calde, ma per divertimi a sperimentare gusti nuovi non sto a guardare il calendario!  

venerdì 16 febbraio 2018

RICOTTINE AL FORNO CON SPEZIE E SEDANO



Una ricetta che si potrebbe definire sattvica, dati i principali ingredienti impiegati, non foss'altro che le spezie conferiscono un tocco di vivacità rajasica. Comunque un piatto salutare e gradevole, del tipo "cucina indiana", ottimo alla sera o come colazione salata.

lunedì 12 febbraio 2018

venerdì 9 febbraio 2018

BURRO



Leggo nella mia rivista preferita:

È una vera e propria rivoluzione copernicana quella con cui gli studiosi stanno riabilitando il ruolo dei grassi nella nostra dieta. Finalmente possiamo dirlo: il burro fa bene. 
Recenti studi, diffusi dall'Associazione Italiana Lattiero Casearia, dimostrano che non solo causa obesità, ma contribuisce a controllarla. Inoltre fornisce energia immediata, è molto digeribile, salutare per le ossa e per il rinnovamento delle cellule. Una svolta... anche se, naturalmente, non bisogna eccedere: la dose quotidiana consigliata è di soli 20 grammi (i "burrini" che troviamo sul tavolo apparecchiato per la colanegli negli hotels pesano 10/12,5 grammi)
In Italia ne mangiamo circa 2,5 Kg a testa  all'anno: possiamo concederci un aumento!

Ho ripreso la notizia riportata ne La Cucina Italiana di febbraio 2018, perché dopo anni trascorsi sul "banco degli imputati", accusato di ogni male possibile e immaginabile, giustizia sembra essere fatta: il burro non fa male, anzi, fa bene! Del resto da quando i consumi sono determinati solo dalla "moda" e dal "profitto" che vedono negli influencer gli alfieri di una  persuasione neppure troppo occulta di quello che dobbiamo dire, fare, mangiare, scrivere e testare, non stupisce che anche nel campo alimentare, per l'importanza che ha, si assista periodicamente alle alterne fortune/sfortune di cibi e stili. Ripensando alla rilevanza che avevano in una casa i grassi, sia vegetali che animali -con il burro per restare in tema, si lenivano persino i bernoccoli- una domanda mi si affaccia alla mente: al di là delle statistiche, anche esse funzionali come gli influencer a consumi pilotati, non è che questo ci ha cambiati e per rincorrere troppa innovazione abbiamo anche perso ragionevolezza e capacità di discernimento? Gli antichi, che non sono più di moda altri che come archeologia, ma detengono tutt'ora la perpetuità della saggezza, ci ricordano che "come il burro pervade il latte", in medio stat virtus.

mercoledì 7 febbraio 2018

BLINI




Si conclude oggi in Russia, “Masleniza” (dalla radice maslo, che richiama il burro, quindi “burrosa”) - la settimana che precede la Quaresima - e una caratteristica di questi giorni è quella di preparare e consumare quotidianamente i blini, una sorta di crespelle. Questa domenica, l'ultima prima della Quaresima, si fa memoria della cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva e ci si chiede reciprocamente perdono (anche i sacerdoti lo fanno nei confronti dei fedeli) e si mangiano per l'ultima volta i blini con il burro fuso, prima che domani cominci l'austerità del digiuno e della penitenza, che per quanto concerne l'ortodossia è molto più scrupolosa che nel cattolicesimo.



La mia cara mamma 
 li fa a regola d'arte: 
sottilissimi, leggermente spugnosi, con buchini infiniti 
come le stelle nel cielo 
di una notte d'inverno russa. 
Per il palato sono perfetti 
e la loro forma rotonda 
e il colore dorato, 
simboleggiano il sole che cresce.






martedì 6 febbraio 2018

VITEL TONNÉ (RICETTA CLASSICA)

“Nasce” in Piemonte nel '700, senza maionese né tonno, ma solo con capperi e acciughe, l'italianissimo “vitel tonné” e servito sia come antipasto che come secondo piatto, tuttora ha una presenza forte nei buffet delle grandi occasioni.
Per la buona riuscita è importante il giusto taglio di carne di vitello con forma regolare, magro e compatto come girello, magatello, noce o pesce. Prima di servire il piatto andrebbe lasciato insaporire per per un paio di ore coperto dalla salsa.

lunedì 5 febbraio 2018

VOLEMOSE BENE - COSA BOLLE IN PENTOLA?






Questo articolo, a prescindere dall'"idea che ciascuno può avere di famiglia", mi sembra degno di nota perché fa emergere che razza di politiche e interessi si nascondono dietro il cibo, ossia la cosa più "intima" che portiamo in casa e consumiamo in noi stessi. Ho documentato l'invadenza degli OGM, nell'agricoltura e nell'economia, ma questi costituiscono solo l'aspetto materiale dell'alimento; ora vediamo dal punto di vista "ideologico" cosa ispira la manipolazione di ciò che bolle nella pentola che abbiamo sul fuoco.

martedì 30 gennaio 2018

sabato 27 gennaio 2018

TORTA AL CIOCCOLATO E CONFETTURA DI ARANCIA



Questa torta si prepara in poche “mosse” con ingredienti che di solito sono sempre presenti in dispensa; la sua particolarità sta nell'interno un po' umido e estremamente “scioglievole”. Una volta raffreddata si può rendere più “chiccosa” questa torta con una farcitura di marmellata; per parte mia suggerisco quella di arancia che col cioccolato va a nozze, come ho fatto in questo caso, ma se preferite il contrasto, quella di albicocche è maggiormente indicata perché più acidula.

giovedì 18 gennaio 2018

VOLEMOSE BENE - IL PREZZO DELLA VITA



Vero è che in questa intervista si parla prevalentemente del cotone, ma come si potrà comprendere se si arriva a leggere sino alla fine, questo è solo il punto d’inizio. La strategia che la Monsanto sta perseguendo è chiara: creare un monopolio con il proprio materiale geneticamente modificato, in modo che poi nessuno possa competere sul mercato con prodotti derivanti da sementi completamente pure. Attenzione perché melanzane, cipolle, cavolfiori, senape ed altro sono già in cantiere: preoccupiamoci sempre di cosa portiamo in tavola e impariamo a diffidare, perché come dice un vecchio proverbio russo, il formaggio gratis è solo nella trappola per i topi. 

mercoledì 17 gennaio 2018

sabato 6 gennaio 2018

TRADIZIONE E CIBO - SATTVA, ALIMENTARE L'ARMONIA



"Di tutte le regole ascetiche, quella relativa all'assumere cibo sattvico in quantità moderate è la migliore; osservando questa regola la qualità sattvica della mente aumenta e questo aiuterà l'auto-osservazione"*.
Questa nobile citazione mi perpette di introdurre un nuovo capitolo dedicato all'alimentazione tradizionale indù. Premesso che sattva è uno dei guna (attributi principiali della sostanza universale dalla cui commistione traggono origine le caratteristiche psichiche e corporee dell'essere), occorre non scordare mai, quando si considera il nutrimento secondo la prospettiva tradizionale, che siccome si diviene effettivamente quello che si mangia (e si pensa) certi cibi favoriscono delle tendenze piuttosto che altre, quindi non è casuale che vengano accolti con favore o rifiutati, a seconda che elivino o mortifichino le possibilità spirituali dell'uomo e ciò a prescindere da considerazioni su "proprietà nutrizionali", da valutazioni "scientifiche", sociali e commerciali. Prendiamone ad esempio alcuni che oggi sono molto diffusi.

*(Sri Ramanarpanam Astu)