Con la "frolla" questa volta, tanto per cambiare, abbiamo preparato (in realtà ha fatto tutto la mia piccola Emma) la "pasta ripiena" con la dolcezza della confettura di ciliege. Così il cuore è protagonista, come dovrebbe sempre essere, quando sa farsi dimora della bontà e delle piccole/grandi gioie.
venerdì 2 marzo 2018
FROLLINI RIPIENI DI CONFETTURA ALLE CILIEGE
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mercoledì 28 febbraio 2018
PRENDER LA VIA - FIRENZE E CIOCCOLATO
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martedì 27 febbraio 2018
VELLUTATA DI ZUCCA, CAROTE E MELE
Rimango
costantemente in cerca della “ricetta perfetta”; per me la
preparazione degna di tale titolo deve essere di facile esecuzione,
con ingredienti di stagione non costosi, ad “alto grado di
salubrità” e senz'altro piacevole al palato di tutta la famiglia.
Non c'è limite alla perfezione, ma credo che questa squisita
vellutata ne esprima un aspetto!
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ZUCCA
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lunedì 26 febbraio 2018
BISCOTTONI AI 3 CIOCCOLATI
Per gli amanti del genere, una ricetta che potrei tranquillamente definire da urlo!!! Una soddisfazione nel prepararli questi "biscottoni" che come impegno possono esser fatti anche da mani non troppo esperte e dai bambini, ma soprattutto un gran piacere per chi li mangia.
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VOLEMOSE BENE - IL FUTURO DEL CIBO
Propongo la prima parte del “Manifesto
sul futuro del cibo” perché ritengo che la lettura di testi che forniscono
informazioni in controtendenza possa essere di qualche utilità per acquisire
qualche informazione in un mondo che tende a standardizzare tutto. Purtroppo
anche la dove ci sono le migliori intenzioni spesso si finisce per collocarsi sotto
qualche etichetta, ecologismo, biologismo, biodiversità, sostenibilità, ecc.
che a mio avviso, cercando di definire e circoscrivere, riescono a complicare
ciò che invece è molto semplice e riguarda prima ancora che l’ambito sociale,
quello della coscienza personale. Basterebbe, se si vuole, recuperare uno stile
di vita consono alle reali necessità, quello che nei paesi occidentali era
ancora ravvisabile nelle nostre campagne trent’anni fa quando l’industrializzazione
spinta non le toccava ancora; si rispettava la terra e quello che produceva,
quindi non si sprecava e si rispettava la stagionalità; ma si commerciava anche
e ci si impegnava per distinguersi nell’eccellenza della produzione e della
lavorazione del prodotto. Basterebbe cominciare dal non lasciare il rubinetto
dell’acqua più aperto del necessario, o pretendere di mangiare le ciliegie d’inverno,
ma anche non lamentarsi se l’olio e il vino hanno un po’ di fondo e qualche
mela non è proprio tirata a lucido: questo confermerebbe un primo piccolo passo
in controtendenza, rispetto a una mentalità fagocitata da mille suggestioni.
Il MANIFESTO SUL FUTURO DEL CIBO
Parte Prima
INTRODUZIONE: fallimento dell'agricoltura industriale
La spinta crescente
verso l’industrializzazione e la globalizzazione del mondo agricolo e
dell’approvvigionamento alimentare mette in pericolo il futuro dell’umanità e
il mondo naturale. Efficienti sistemi agricoli costruiti dalle comunità
indigene locali hanno alimentato gran parte del mondo per millenni, mantenendo
l’integrità ecologica e continuano a farlo in molte parti del pianeta. Ma oggi
vengono rapidamente sostituiti da sistemi tecnologici e monocolture controllati
dalle multinazionali e finalizzati all’esportazione. Questi sistemi di gestione
manageriale a distanza incidono negativamente sulla salute pubblica, sulla qualità
alimentare e nutritiva, sulle forme tradizionali di sussistenza (sia agricole
che artigianali) e sulle culture indigene e locali, accelerando l’indebitamento
di milioni di agricoltori e il loro allontanamento dalle terre che hanno
tradizionalmente nutrito intere popolazioni, comunità e famiglie. Questa
transizione aumenta la fame, i senza tetto, la disperazione ed i suicidi fra i
contadini. Nel contempo degrada i processi su cui si fonda la vita sul pianeta
e aumenta l’alienazione della gente dalla natura e dai legami storici, culturali
e naturali degli agricoltori e di tutti gli altri cittadini con le fonti di
cibo e sussistenza. Contribuisce, infine, a distruggere le basi economiche e
culturali delle società, minaccia la sicurezza e la pace e crea un ambiente che
produce la disintegrazione sociale e la violenza.
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venerdì 23 febbraio 2018
BUDDHA BOWL CON CURRY DI VERDURE
Un altro modo
per divertirsi in cucina e al tavolo: è Buddha Bowl! Fa pure moda! Sono la
nuova tendenza food: grandi ciotole colme di ingredienti freschi di stagione,
perfette come piatto unico a pranzo, anche da portare con te al lavoro.
Prendete una ciotola capiente, mettete dentro gli ingredienti che vi piacciono
e poi mangiate: è come fare un piccolo viaggio esotico! Per i “precisini” ci
sono anche le proporzioni da rispettare fra le varie parti della Buddha Bowl:
ortaggi circa 70%, un cereale – 15% circa, una proteina (vegetale o animale
come pollo, uovo o pesce) – 15% circa. A parte il gusto estetico, pure
importante, questa non è una insalatona. In questa ricetta che vi propongo ho
usato il riso bollito, il curry di verdure india-style (come da lista
ingredienti), pomodori, un cetriolo e qualche manciata di spinaci freschi.
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mercoledì 21 febbraio 2018
PRENDER LA VIA - GUSTO IN SCENA
Venezia, 25/26 febbraio 2918
(Scuola grande san Giovanni Evangelista, Sestiere di san Paolo, Venezia)
Gusto in scena
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lunedì 19 febbraio 2018
GRANO SARACENO, LENTICCHIE ROSSE E PRIMO SALE
Calorie? Ci sono;
sapidità? C'è; alimenti salutari? Eccome! Ci sono anche i colori,
tenui e tanto vivaci!... E c'è pure poco impegno per la
preparazione: questo lo rende un piatto veramente valido. Forse è
più adatto per le stagioni calde, ma per divertimi a sperimentare
gusti nuovi non sto a guardare il calendario!
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venerdì 16 febbraio 2018
RICOTTINE AL FORNO CON SPEZIE E SEDANO
Una ricetta che si potrebbe definire sattvica, dati i principali ingredienti impiegati, non foss'altro che le spezie conferiscono un tocco di vivacità rajasica. Comunque un piatto salutare e gradevole, del tipo "cucina indiana", ottimo alla sera o come colazione salata.
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lunedì 12 febbraio 2018
ARANCIO
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venerdì 9 febbraio 2018
BURRO
Leggo nella mia rivista preferita:
È una vera e propria rivoluzione copernicana quella con cui gli studiosi stanno riabilitando il ruolo dei grassi nella nostra dieta. Finalmente possiamo dirlo: il burro fa bene.
Recenti studi, diffusi dall'Associazione Italiana Lattiero Casearia, dimostrano che non solo causa obesità, ma contribuisce a controllarla. Inoltre fornisce energia immediata, è molto digeribile, salutare per le ossa e per il rinnovamento delle cellule. Una svolta... anche se, naturalmente, non bisogna eccedere: la dose quotidiana consigliata è di soli 20 grammi (i "burrini" che troviamo sul tavolo apparecchiato per la colanegli negli hotels pesano 10/12,5 grammi)
In Italia ne mangiamo circa 2,5 Kg a testa all'anno: possiamo concederci un aumento!
Ho ripreso la notizia riportata ne La Cucina Italiana di febbraio 2018, perché dopo anni trascorsi sul "banco degli imputati", accusato di ogni male possibile e immaginabile, giustizia sembra essere fatta: il burro non fa male, anzi, fa bene! Del resto da quando i consumi sono determinati solo dalla "moda" e dal "profitto" che vedono negli influencer gli alfieri di una persuasione neppure troppo occulta di quello che dobbiamo dire, fare, mangiare, scrivere e testare, non stupisce che anche nel campo alimentare, per l'importanza che ha, si assista periodicamente alle alterne fortune/sfortune di cibi e stili. Ripensando alla rilevanza che avevano in una casa i grassi, sia vegetali che animali -con il burro per restare in tema, si lenivano persino i bernoccoli- una domanda mi si affaccia alla mente: al di là delle statistiche, anche esse funzionali come gli influencer a consumi pilotati, non è che questo ci ha cambiati e per rincorrere troppa innovazione abbiamo anche perso ragionevolezza e capacità di discernimento? Gli antichi, che non sono più di moda altri che come archeologia, ma detengono tutt'ora la perpetuità della saggezza, ci ricordano che "come il burro pervade il latte", in medio stat virtus.
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mercoledì 7 febbraio 2018
BLINI
Si conclude oggi in
Russia, “Masleniza” (dalla radice maslo, che richiama il burro,
quindi “burrosa”) - la settimana che precede la Quaresima - e una
caratteristica di questi giorni è quella di preparare e consumare
quotidianamente i blini, una sorta di crespelle. Questa domenica, l'ultima prima della Quaresima, si fa memoria della cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva e ci si chiede reciprocamente perdono (anche i sacerdoti lo fanno nei confronti dei fedeli) e si mangiano per
l'ultima volta i blini con il burro fuso, prima che domani cominci
l'austerità del digiuno e della penitenza, che per quanto concerne
l'ortodossia è molto più scrupolosa che nel cattolicesimo.
li fa a regola d'arte:
sottilissimi, leggermente
spugnosi, con buchini infiniti
come le stelle nel cielo
di una notte
d'inverno russa.
Per il palato sono perfetti
e la loro forma rotonda
e il colore dorato,
simboleggiano il sole che cresce.
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martedì 6 febbraio 2018
VITEL TONNÉ (RICETTA CLASSICA)
“Nasce” in Piemonte
nel '700, senza maionese né tonno, ma solo con capperi e acciughe,
l'italianissimo “vitel tonné” e servito sia come antipasto che
come secondo piatto, tuttora ha una presenza forte nei buffet delle
grandi occasioni.
Per la buona riuscita è
importante il giusto taglio di carne di vitello con forma regolare,
magro e compatto come girello, magatello, noce o pesce. Prima di
servire il piatto andrebbe lasciato insaporire per per un paio di ore
coperto dalla salsa.
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lunedì 5 febbraio 2018
VOLEMOSE BENE - COSA BOLLE IN PENTOLA?
Questo articolo, a prescindere dall'"idea che ciascuno può avere di famiglia", mi sembra degno di nota perché fa emergere che razza di politiche e interessi si nascondono dietro il cibo, ossia la cosa più "intima" che portiamo in casa e consumiamo in noi stessi. Ho documentato l'invadenza degli OGM, nell'agricoltura e nell'economia, ma questi costituiscono solo l'aspetto materiale dell'alimento; ora vediamo dal punto di vista "ideologico" cosa ispira la manipolazione di ciò che bolle nella pentola che abbiamo sul fuoco.
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martedì 30 gennaio 2018
BARBABIETOLA
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sabato 27 gennaio 2018
TORTA AL CIOCCOLATO E CONFETTURA DI ARANCIA
Questa torta si prepara
in poche “mosse” con ingredienti che di solito sono sempre
presenti in dispensa; la sua particolarità sta nell'interno un po'
umido e estremamente “scioglievole”. Una volta raffreddata si può
rendere più “chiccosa” questa torta con una farcitura di
marmellata; per parte mia suggerisco quella di arancia che col
cioccolato va a nozze, come ho fatto in questo caso, ma se preferite
il contrasto, quella di albicocche è maggiormente indicata perché
più acidula.
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giovedì 18 gennaio 2018
VOLEMOSE BENE - IL PREZZO DELLA VITA
Vero è che in questa intervista si parla
prevalentemente del cotone, ma come si potrà comprendere se si arriva a leggere
sino alla fine, questo è solo il punto d’inizio. La strategia che la Monsanto
sta perseguendo è chiara: creare un monopolio con il proprio materiale geneticamente modificato, in modo che poi
nessuno possa competere sul mercato con prodotti derivanti da sementi completamente
pure. Attenzione perché melanzane, cipolle, cavolfiori, senape ed altro sono già
in cantiere: preoccupiamoci sempre di cosa portiamo in tavola e impariamo a diffidare,
perché come dice un vecchio proverbio russo, il formaggio gratis è solo nella
trappola per i topi.
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mercoledì 17 gennaio 2018
CARCIOFO
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sabato 6 gennaio 2018
TRADIZIONE E CIBO - SATTVA, ALIMENTARE L'ARMONIA
"Di tutte le regole ascetiche, quella
relativa all'assumere cibo sattvico
in quantità moderate è la migliore; osservando questa regola la qualità sattvica della mente aumenta e questo
aiuterà l'auto-osservazione"*.
Questa nobile citazione mi perpette di introdurre un nuovo capitolo dedicato all'alimentazione tradizionale indù. Premesso che sattva è uno dei guna (attributi principiali della sostanza universale dalla cui commistione traggono origine le caratteristiche psichiche e corporee dell'essere), occorre non scordare mai, quando si considera il nutrimento secondo la prospettiva tradizionale, che siccome si diviene effettivamente quello che si mangia (e si pensa) certi cibi favoriscono delle tendenze piuttosto che altre, quindi non è casuale che vengano accolti con favore o rifiutati, a seconda che elivino o mortifichino le possibilità spirituali dell'uomo e ciò a prescindere da considerazioni su "proprietà nutrizionali", da valutazioni "scientifiche", sociali e commerciali. Prendiamone ad esempio alcuni che oggi sono molto diffusi.
*(Sri Ramanarpanam Astu)
*(Sri Ramanarpanam Astu)
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