lunedì 30 ottobre 2017

TORTA ALLA MONFERRINA DI ZUCCA E MELE

Un dolce autunnale già a partire dall'aspetto che non mostra nulla per sedurre immediatamente; ma come il bosco in questa stagione, sotto i colori spenti del fogliame secco, trovi un tesoro di profumi e sapori che per il palato sono davvero la sintesi di quella che si potrebbe definire una "leccornia d'altri tempi"... e il dessert è servito!

martedì 24 ottobre 2017

"PAELLA" VEGETARIANA DI FRUTTA E VERDURA

Che dire; senza dubbio un piatto originale, oltre che buono e salutare che se si vince qualche possibile perplessità iniziale, può dare anche grande soddisfazione.

sabato 21 ottobre 2017

TORTA ALLE NOCCIOLE

In Piemonte, soprattutto nella Langa, è molto diffusa la coltivazione del nocciolo, da cui si raccoglie la pregiata nocciola "tonda gentile" che è l'ingrediente indispensabile di numerosi e rinomati dolci, dal torrone di Alba alla crema di Gianduia, fino alla Nutella. In questa ricetta la proponiamo "a fette", parte di una torta tanto buona quanto degna di passare con disinvoltura dalla merenda alla tavola di un banchetto importante.

giovedì 19 ottobre 2017

PRENDER LA VIA - FICO



Fico: il parco tematico del cibo più grande del mondo. 

Lo scopo primario dell’iniziativa della Fabbrica italiana contadina (Fico) di Bologna è l’educazione alimentare veicolando, attraverso l’attività di formazione e promozione culturale, i valori legati alla dieta mediterranea, al corretto stile di vita e di alimentazione, alla conoscenza delle tradizioni e della storia dell’agricoltura italiana; dunque se sarà riconosciuto e raggiunto questo obiettivo non si potrà che essere soddisfatti, perché uno dei modi più subdoli con cui si corrompe l’essere umano è proprio il cibo: si diventa ciò che si mangia.

mercoledì 4 ottobre 2017

FONDUTA E FUNGHI

 Un piatto come questo non può mancare dall'archivio del blog e soprattutto se si è in autunno, con una buona polenta diventa compagno di baldoria, alla sera in famiglia o al sabato con gli amici. Abbiamo scelto tre tipi di funghi freschi (porcini, pioppini e champignons) per non far lievitare troppo i costi e mantenere questo piatto nella categoria low cost. Anche per la fonduta ci siamo serviti di formaggi di alpeggio non troppo cari, ma se preferite si può usare la classica fontina che conferisce un gusto più "robusto".

OLIVO




Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

Trattando dell'olivo, seppur con "leggerezza" come viene fatto in questa rubrica, non si può pensare immediatamente alla rilevanza che ha avuto per il genere umano, quasi fosse un "testimone" delle sue vicende, e ciò anche, ma non solo, per la sua longevità. Dall'antro delle ninfe di Omero (Odissea XIII, 102-112), al giardino del Getzemani (Giovanni 18:1-12), fino al coranico versetto della Luce (Corano 24:35), questa pianta è presente con tutta la sua realtà simbolica che fa tutt'uno di rappresentante e rappresentato.

domenica 1 ottobre 2017

ZAPEKANKA (SFORMATO DI RICOTTA)

НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

I bambini della Russia Sovietica a colazione mangiavano la Zapekanka di ricotta, poi studiavano bene a scuola e si impegnavano alle lezioni della fiskultura, diventando da adulti inventori di navi spaziali, atleti che avrebbero saltato oltre i 6 metri con un'asta e campioni in hokkei, basket e calcio. Forse può sembrare nostalgia per un'epoca, ma è solo rammarico per la buona e semplice alimentazione che è andata un po' perduta. La ricetta tratta da un classico dell'editoria gastronomica russa, “Il libro del cibo buono e sano” del 1965.

giovedì 28 settembre 2017

VOLEMOSE BENE - IL PIATTO VUOTO CHE VERRÁ

Avevo posto una domanda qualche giorno addietro, "abbiamo mangiato ieri, ma oggi e domani?" Stando al rapporto annuale di Biodiversity International non dovrà essere un'abitudine scontata quella di avere cibo nel piatto perché sono a RISCHIO DI ESTINZIONE diverse varietà alimentari che faranno scendere sempre più il numero delle speci da cui proviene il cibo. Che dire... a mio avviso se non ci sarà un radicale cambiamento della mentalità e dello stile di vita, temo che ne vedremo delle brutte. 
O Signore benedici e proteggi la Tua Terra perché ci dia sempre buoni frutti e ci offra un luogo di sosta nel nostro viaggio che riconduce a Te.

venerdì 22 settembre 2017

TRADIZIONE E CIBO - THÈ, UN PO' DI STORIA





Il thè è originario della Cina, nella regione nota come Yunnan, di questo non si dubita, tanto che si può affermare che nessuno beveva thè prima dei cinesi, men che meno gli indiani. Infatti il thè in India, lo portarono gli inglesi a seguito della così detta “guerra dell'oppio”,  quando la Cina chiuse le frontiere. Si narra che una spia inglese, Robert Fortune (a fianco), botanico scozzese del XIX° secolo, abbia aiutato la East India Trading Company a carpire i segreti della produzione di thè dalla Cina; rubò delle piantine di Camelia Sinensis e le trafugò in India dove furono coltivate e permisero agli inglesi di avere il “loro” thè. In realtà oggi sappiamo che le cose non sono proprio andate esattamente così. E sappiamo anche che secondo alcuni, la Camelia Sinensis var Assamica, è considerata una pianta autoctona della zona dell'Assam, ovviamente prove certissime non ce ne sono. Sembra comunque più ragionevole asserire che il thè come bevanda, sia nato in Cina, perché prima dei cinesi, anche se queste piante erano diffuse anche altrove, nessuno aveva avuto l'idea di usarle per farne un decotto o un infuso.

giovedì 21 settembre 2017

CONFETTURA DI FRUTTA ALL’AROMA DI LIMONE E ZENZERO


Il tempo scorre -bella scoperta-: le stagioni coi loro colori, profumi, sapori e frutti si alternano; qualche volta risulta difficile rassegnarsi, soprattutto in giornate come questa, la cui luce è talmente limpida che sembra possa attraversare i corpi e assegnare forme nuove. Per questo faccio provvista e porto in dispensa; dopo aver unito la frutta fresca a quella secca e messo tutto in vasetto. Provo così a fermare quest'attimo di stupore che raggiunge il cuore.

VOLEMOSE BENE - ABBIAMO MANGIATO IERI, MA OGGI E DOMANI?




Abbiamo mangiato ieri, ma oggi e soprattutto domani, avremo qualche cosa nel piatto? A dispetto dell'apparenza la domanda non è affatto retorica e se si considerano le politiche che quasi tutti i governi che si sono succeduti alla guida dei diversi paesi hanno perpetrato nel corso degli anni, c'è poco da stare allegri riguardo alla risposta che si potrà dare. Infatti è evidente che a parte qualche eccezione isolata, i settori che producono l'alimento, quindi in primis l'agricoltura, sono stati via via sempre più mortificati per non dire "devastati"; naturalmente pensiamo alle piccole aziende domestiche e non alle culture intensive che fanno capo alle solite multinazionali.

martedì 19 settembre 2017

PETITS-BEURRE AL CIOCCOLATO E NOCI

Variante al cacao e noci del biscotto con il nome dolce e fiabesco, tanto per non ripetersi; ottimo col thè nero o una tazza di latte intero. E via alla merenda del dopo scuola

sabato 16 settembre 2017

UOVA CON PEPERONATA AL BASILICO E MIRTILLI



Un modo insolito, ma indubbiamente originale per preparare la peperonata, con note agro-dolci e le uova che sostituiscono senza imbarazzi le carni. Il tocco dei mirtilli, ma possono essere usate anche le more, la rende davvero speciale.

venerdì 15 settembre 2017

PRENDER LA VIA - CHEESE

Bra (CN), 15-18 settembre 2017
Cheese 2017

Anche per l’undicesima edizione, la formula di Cheese non cambia: l’evento è gratuito e si svolge per le vie, le piazze e i cortili del centro storico di Bra, dove come sempre troverete il Mercato dei Formaggi, la Casa della Biodiversità, la Gran Sala dei Formaggi e l’Enoteca, lo Spazio Libero (novità di quest’anno, dedicata ai formaggi, salumi, vini e pani senza fermenti selezionati, additivi, nitriti e nitrati), la Piazza della Pizza, le Cucine di strada, la Piazza della Birra e i Food Truck, due Cinema pronti a ospitare la rassegna Cheese on the Screen, la Libreria di Slow Food Editore, i Laboratori del Gusto, gli spazi per le Conferenze, il Palco e molti altri luoghi di incontro, approfondimento e benvenuto ai vecchi e ai futuri soci di Slow Food.

giovedì 14 settembre 2017

LIMONE


Creavit Deus medicamenta de terra 
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

mercoledì 13 settembre 2017

PAPPA DI POMODORO

Questa zuppa come spesso accade con quelle toscane, è fatta con poco, ma in cambio da molto, profumo, colore, sapore e soprattutto l'allegria che unisce tutto il resto nella soddisfazione della tavola e dei commensali.


martedì 12 settembre 2017

TRADIZIONE E CIBO - LA VALENZA SIMBOLICA DEL CIBO NEL MONDO INDIANO

In un altro post ho fatto riferimento alla Traittirîya Upanishad per evidenziare come l'alimento per gli Indù sia assimilabile se non addirittura coincidente con il Brahman stesso, la Realtà Assoluta. Prima di "dare la parola"  a Laura Scopela, riportando un estratto di "Le prescrizioni alimentari di carattere religioso", vorrei aggiungere per completezza come si conclude  l'Anuvâka 2 dell'Adhyâya II della Umanishad menzionata:


In vero, al di là di quello, che è questo [corpo] costituito dall’essenza del cibo, vi è un altro e [più] interno sé [=veicolo-corpo] costituito di energia vitale. Da questo [corpo costituito di energia vitale] è riempito quello [costituito di cibo]. In vero, questo stesso [veicolo costituito di energia vitale] ha ancora fattezza umana. Questo [sé di energia vitale] dalla fattezza umana è conforme alla fattezza umana di quello [più esterno costituito di cibo].

Di questo, il prāna[1] stesso è il corpo. 
Il vyāna[2] è il lato destro [meridionale]. 
L’ apāna[3] è il lato sinistro [settentrionale]. 
Lo spazio è l’Ātmā [il tronco]. 
La Terra è l'estremità quale base stabile.  
Anche a tale riguardo vi è questo Śloka[4].

Questo consente di lasciare intravedere molto di più di quanto non possa emergere da scritti come quello della Scopel che pure hanno l'indubbio merito di sensibilizzare e avvicinare il pubblico a un argomento così importante come quello dell'alimentazione tradizionale, proponendolo inoltre in una prospettiva non molto usaule per questi tempi che il lettore interessato potrà senz'altro approfondire per conto proprio.



La valenza simbolica del cibo nel mondo indiano
di Laura Scopel



L’Induismo, confessione religiosa che in Italia conta circa cinquemila fedeli e tiene rapporti con cinquanta­mila induisti immigrati, ha fatto dell’alimentazione uno dei suoi dogmi di maggior spessore. Il cibo nelle sue diverse modalità di cottura e consumazione, sommate alle differenti fasi di elaborazione che il corpo umano gli riserva, ha assunto una valenza simbolica e spirituale fin dal Vedismo, considerato ormai unanimemente l’origine di quello che noi oggi definiamo Induismo.
Gli induisti ritengono che la posizione sociale di un uomo o di un gruppo dipenda anche dagli alimenti che rifiuta di mangiare, poiché l’appartenenza a un casta gerarchicamente superiore comporta maggiori restrizio­ni alimentari.
Il cibo è un veicolo di scambio poiché attraverso l’alimentazione si condividono meriti e demeriti sociali e, inoltre, può comportare conseguenze negative sul piano del ciclo delle rinascite poiché, se proibito, conta­mina i tessuti del corpo in cui si è trasformato. La marginalità sociale trova spesso espressione attraverso riferimenti alla sfera del cibo invero quelli che vengono chiamati “fuori casta” vengono definiti “gente che cucina cani”.