lunedì 3 luglio 2017

VOLEMOSE BENE - DIRITTO DI MANGIARE



Sembra un paradosso e tale dovrebbe esserlo almeno per tutti coloro che contemplano l’esistenza di un Essere Superiore, di un Dio: infatti in presenza di una Fede (non faccio riferimento a specifiche confessioni, ma alla religione in senso lato), come si può accettare la propaganda martellante volta a far credere che non ci sono abbastanza risorse sul pianeta, che c’è troppa popolazione e quindi occorre ridurla? Magari proprio con la fame, le guerre, aborto, eutanasia, ecc. che se ci pensiamo bene non sono altro che “metodi” da lager a cielo aperto, seppure non vi è un ingresso come ad  Auschwitz  a sancire che Arbeit macht frei [Il lavoro rende liberi], ma i risultati sono identici in termini di devastazione dell’umanità.
Partiamo da questo se non vogliamo berci tutto quello che ci raccontano, e deglutire anche quello che non vuole andare giù, perché è palesemente falso, un alimento di gomma. Infatti come sostiene Esther  Vivas “disponiamo di una quantità notevole di cibo, maggiore che in nessun altro periodo della storia, però se non si dispone di denaro per pagarlo o per avere accesso alla terra, all’acqua, ai semi…per produrre, non si mangia. Non si tratta di produrre più cibo, ma solo di ripartire gli alimenti che già esistono. Ciò che sta fallendo è tutto il modello alimentare, ormai al servizio di pochissimi interessi privati”.
Allora facciamo meglio i conti perché sino ad oggi non tornano proprio.

Senza diritto di mangiare
di Esther Vivas

Ci dicono che vogliono farla finita con la fame nel mondo e che se questo non è stato possibile entro il 2015, lo sarà più avanti nel tempo. E ora, nel momento in cui scadono gli Obiettivi per il Millennio (ODM), senza avere sicuramente conseguito alcun risultato, si inventano nuove proposte come la Agenda per lo Sviluppo dopo il 2015 e ci dicono di sperare e di aver fiducia e di lasciare questi problemi nelle loro mani, poiché questa è la volta definitiva. E la storia o le menzogne si ripetono nuovamente.

domenica 2 luglio 2017

PEACH COBBLER (PASTICCIO DI PESCHE)




НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

Un dolce con passaporto americano che ha tutti “numeri” per essere accolto nella “Patria dei Buongustai”! Ha alcuni pregi importanti, come ad esempio non essere impegnativo nella preparazione, e quello di consentire un utilizzo oculato delle pesche mature in esubero (nel caso ne aveste). Si gusta tiepido o freddo, magari con una pallina di gelato.

PRENDER LA VIA - MIRABILIA



 Fossano (CN), 27 giugno – 2 luglio
MIRABILIA, international circus and performing arts festival

sabato 1 luglio 2017

SORBETTO AL CIOCCOLATO FONDENTE


НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

Quando l'amore è veramente forte, nessuna condizione è impossibile! Per questo malgrado le giornate calde d'estate al cioccolato non rinunciamo e prepariamo questo sorbetto, fondente of course!

TRADIZIONE E CIBO - LAVANDA


La lavanda, conosciuta anche come spighetta di San Giovanni è una delle erbe che non possono mancare nella preparazione dell'acqua di San Giovanni. Alla viglia della festa del santo a Roma si vendeva a mazzetti sulla pazza antistante la basilica Di San Giovanni in Laterano.

venerdì 30 giugno 2017

LAVANDA


Creavit Deus medicamenta de terra  
et vir prudens non abhorrebit ea

[Siracide, 38:4]

giovedì 29 giugno 2017

AGNELLO CON CIPOLLE ALLA BERLINESE

НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

Un piatto semplice e sostanzioso, da accompagnare con un fresco boccale di birra. I semi di cumino sono diffusissimi nella cucina tedesca: oltre alla carne, insaporiscono i crauti e le insalate estive.

PRENDER LA VIA - FESTA ARTUSIANA



Forlimpopoli (FC), 24 giugno - 2 luglio
Festa artusiana

MI STAI LEGGENDO NEL PENSIERO - IL VERME



Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.

William Shakespeare

mercoledì 28 giugno 2017

CAPONATA CLASSICA

Quando le verdure dell'orto incontrano l'olio e l'aceto, prende vita una delle specialità più ghiotte e tipiche della Sicilia. Melanzane, pomodori, cipolla, capperi, olive, aceto e zucchero sono gli “immancabili” della tradizione, poi ci sono le varianti. I pinoli, per esempio, possono essere sostituiti da mandorle a lamelle oppure si possono aggiungere peperoni, patate, uvetta, mollica tostata e perfino cacao amaro. In ogni caso la capunata si serve fredda, il giorno dopo.

VOLEMOSE BENE - SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO



Quando si parla di Italia nel sentimento comune affiorano idee quali Bellezza, Arte, cucina; ma più in generale di uno “stile di vita” che attraverso i secoli ha saputo recepire, applicare e tramandare, un modello con alla base un patrimonio sapienziale che non poteva non avere il suo Centro di irraggiamento terreno in quella Autorità spirituale che per l’Occidente era in parte rappresentata dal Vescovo di Roma. Italia quindi come crocevia spirituale e culturale che sapeva fare tesoro di tutto quanto incontrava fin dall’epoca dell’Impero; che sapeva mettere a frutto per un bene comune più diffuso ispirato da i suoi Santi e Poeti. A questo punto non vorremmo però esser accusati di essere troppo “bucolici”, idealisti, sulla scorta magari di una mentalità denigratoria del passato diffusa da certi “professori” che del Medioevo hanno solo cercato di proporre aspetti che facendo parte della natura umana sono presenti in ogni fase storica e certo non solo e in modo maggiore in quell’epoca, anzi! Per questo anche se non strettamente collegato al cibo e alla cucina, ma più in generale a quello “stile di vita” a cui abbiamo fatto riferimento, proponiamo questo estratto di The Overworked American, Il declino imprevisto del tempo libero, di Juliet B. Schor che per chi ha un minimo di obiettività e sa cogliere gli aspetti essenziali delle cose, mostra come è in corso da anni un’agguerrita opera di  devastazione e distruzione di una vita che ha la sola colpa di essere a misura d’uomo e che prevede ancora un'agricoltura con i contadini.



ERA MEGLIO LAVORARE NEL MEDIOEVO
Tratto da:  The Overworked American, Il declino imprevisto del tempo libero, di Juliet B. Schor.

 Il lavoratore si prenderà un lungo riposo al mattino; buona parte del giorno sarà trascorsa prima che venga al suo lavoro; poi deve fare colazione, come se non l’avesse fatta alla sua ora solita o altrimenti ci sono musi lunghi e mugugni; quando scocca l’ora abbandonerà il suo carico in mezzo alla strada e qualsiasi cosa stia facendo l’abbandonerà al suo stato, anche se molte volte si è guastata prima che torni; non può trascurare il suo pasto, qualsiasi pericolo incomba sulla sua opera. A mezzogiorno deve fare la pennichella, poi la sua bevutina nel pomeriggio, che consuma gran parte del giorno; e quando a sera arriva l’ora, al primo tocco dell’orologio getta i suoi arnesi e lascia il lavoro in qualsiasi stato o necessità si trovi”.

James Pilkington, Vescovo di Durham, circa 1570

martedì 27 giugno 2017

VOLEMOSE BENE - AGRICOLTURA SENZA CONTADINI



 “Stiamo andando verso una agricoltura senza contadini. E se questi ultimi spariscono, nelle mani di chi resterà la nostra alimentazione?” La risposta è scontata, ma paradossalmente la domanda non è retorica! Esther Vivas è una giornalista spagnola, quindi si rifà alla sua realtà nazionale, ma se ci pensiamo bene globalizzazione vuol dire distruggere le differenze a “beneficio” di una massificazione indistinta, un “proletariato post-ideologico” privato di qualsiasi valore spirituale e sociale, quindi quanto scrive la Vivas si applica bene a qualsiasi contesto nazionale, soprattutto a quelli, come l’Italia e i paesi mediterranei, in cui la piccola impresa agricola costituisce ancora e malgrado tutto, l’asse portante di questo settore produttivo. Trovare le corrispondenze, coglierne le implicazioni, comprenderne le finalità, forse potrebbe aiutare a dare dei contenuti a quella risposta che altrimenti rischia di rimanere solo una protesta “a parole”, senza alcuna seria conseguenza.

Un’agricoltura senza contadini
di Esther Vivas 

L’Unione europea sembra essersi impegnata a far scomparire i piccoli agricoltori. Questa è la conclusione cui si arriva in base alla riforma della politica agricola comune (PAC) adottata ultimamente a Bruxelles, e le relative misure che, ancora una volta, vanno a beneficio di grandi proprietari terrieri e dell’industria agro-alimentare, e a scapito di quanti effettivamente lavorano e proteggono la terra.

lunedì 26 giugno 2017

CORATELLA DI AGNELLO


НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

La ricetta ce l'ha passata un “toscanaccio” doc, il nostro caro amico Tullio, buongustaio e amante di questa pietanza fatta con le interiora dell'anello o del capretto: la coratella. È una vivanda economica, ma non per questo meno gustosa, come spesso capita nella cucina toscana; perciò tanto pepe nero e alloro per condire cuore, polmoni, fegato, ecc., accompagnati, a seconda della stagione, da una fetta di buon pane casereccio o da polenta. A Roma la preparano coi carciofi.

domenica 25 giugno 2017

POLLO ARROSTO AL LATTE


Un piatto “impegnativo” da preparare e consumare alla domenica; per condividere coi propri cari un pollo succulento, morbido, con una crosticina croccante, accompagnato da un sughetto appetitoso e digeribile malgrado la considerevole quantità di aglio. Insomma, cosa ci può essere di più stimolante per chi sta intorno a un tavolo in buona compagnia di un pollo in mezzo, da mangiare magari con le mani e poi leccarsi le dita? Deshabille alla brigantesca.

sabato 24 giugno 2017

TRADIZIONE E CIBO - ACQUA DI SAN GIOVANNI


Un nome universale come la Vita che anche per quanto riguarda la “storia sacra” trova riscontro in tutte le forme tradizionali ortodosse sotto varie vestigia. Per Ebraismo, Cristianesimo e Islam Giovanni è un Profeta e presenta sempre le stesse relazioni fondamentali con la Vita e l'acqua; figura eminente in questo mondo e nell'altro.

giovedì 22 giugno 2017

CAPRESE ALLE CILIEGE


НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ НИЖЕ

Un classico della pasticceria italiana presentato in abito "godurioso": infatti l'abbinamento cioccolato e ciliegia difficilmente lascia indifferenti. Abbiate solo l'accortezza di seguire con scrupolo poche importanti indicazioni: montare bene il burro, incorporare con delicatezza gli albumi montati al composto e non manipolare eccessivamente l'impasto per non smontarlo... et voilà les jeux sont faits! Ora potete gustarvi  la caprese perfetta ad occhi chiusi e cuor sereno.

MI STAI LEGGENDO NEL PENSIERO - FAME CHE APRE



 “Se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,